ORGANIZZAZIONE
DEL CANTIERE
La fase di installazione del cantiere è stata inserita dunque del programma dei lavori allegato, quale fase iniziale, avendo essa una sua propria durata che condiziona i tempi di esecuzione dell’intero intervento;ma è stata trattata separatamente nel presente capitolo in considerazione dellasuadisomogeneitàecomplessità(in quanto insieme di lavorazioni diverse tra loro)chenonconsentediassimilarlaaunadellefasielementariomogeneerelativeallospecificointerventopiùavantianalizzate.
All’inizio ed alla fine del turno di lavoro, i mezzi che lavorano al secondo tratto di scavo e posa della condotta (dall’attraversamento della strada provinciale al pozzetto di consegna), dovranno attraversare la strada percorsa dal traffico ordinario servendosi di un addetto a terra e tenendo i lampeggianti accesi.
Refettorio
e locale ricovero
Deve essere predisposto un refettorio composto da uno o più ambienti a seconda delle necessità e arredato con sedili e tavoli.
Esso
sarà illuminato, aerato e riscaldato nella stagione fredda. Il pavimento
non deve essere polveroso. I locali devono essere dotati di idonei spazi
per conservare le vivande dei lavoratori, per riscaldarle e per lavare
recipienti e stoviglie. Sarà vietato l'uso di bevande alcoliche
salvo l'assunzione di modiche quantità di vino e birra in refettorio
durante l'orario dei pasti. Il locale refettorio può anche svolgere
la funzione di luogo di ricovero e riposo, dove gli addetti possono
trovare rifugio durante le intemperie o nei momenti di riposo. Se il locale
ricovero è distinto dal refettorio, esso deve essere illuminato,
aerato, ammobiliato con tavolo e sedili con schienale e riscaldato nella
stagione fredda. Nei locali di riposo si devono adottare misure adeguate
per la protezione dei non fumatori contro gli inconvenienti del fumo passivo.
Servizi
igienico-assistenziali
L'entità dei servizi varia a seconda dei casi (dimensioni del cantiere, numero degli addetti contemporaneamente impiegati). Nel caso specifico si terrà presente che il numero di addetti contemporaneamente impiegati è al massimo pari a 40.
La
qualità dei servizi è finalizzata al soddisfacimento delle
esigenze igieniche ed alla necessità di realizzare le condizioni
di benessere e dignità personale indispensabili per ogni lavoratore.
I
servizi igienico-assistenziali sono indispensabili. Essi debbono essere
ricavati in baracche opportunamente coibentate, illuminate, aerate, riscaldate
durante la stagione fredda e comunque previste e costruite per questo uso.
Acqua
Deve
essere messa a disposizione dei lavoratori in quantità sufficiente,
tanto per uso potabile che per lavarsi. Per la provvista, la conservazione,
la distribuzione ed il consumo devono osservarsi le norme igieniche atte
ad evitarne l'inquinamento e ad impedire la diffusione delle malattie.
L'acqua da bere, quindi, deve essere distribuita in recipienti chiusi o
bicchieri di carta onde evitare che qualcuno accosti la bocca se la distribuzione
dovesse avvenire tramite tubazioni o rubinetti.
Docce
e lavabi
Docce sufficienti ed appropriate devono essere messe a disposizione dei lavoratori per potersi lavare appena terminato l'orario di lavoro. Docce, lavabi e spogliatoi devono comunque comunicare facilmente fra loro. I locali devono avere dimensioni sufficienti per permettere a ciascun lavoratore di rivestirsi senza impacci e in condizioni appropriate di igiene.
Docce
e lavabi vanno dotati di acqua corrente calda e fredda, di mezzi detergenti
e per asciugarsi. Le prime devono essere individuali e riscaldate nella
stagione fredda. Per quanto riguarda il numero dei lavabi, un criterio
orientativo è di 1 ogni 5 dipendenti occupati per turno.
Gabinetti
In prossimità dei posti di lavoro i lavoratori devono disporre di locali di riposo e di locali speciali dotati di un numero sufficiente di gabinetti e di lavabi, con acqua corrente, calda se necessario, dotati di mezzi detergenti e per asciugarsi.
Almeno
una latrina è sempre d'obbligo. In linea di massima, attenendosi
alle indicazioni della ingegneria sanitaria, ne va predisposta una
ogni 30 persone occupate per turno.
Presidi
sanitari
Un
pacchetto di medicazione contenente quanto previsto dalle norme di legge
dovrà essere disponibile in cantiere.
Uffici
Vanno
ubicati in modo opportuno, con una sistemazione razionale per il normale
accesso del personale e del pubblico. È buona norma, per questo
motivo, tenerli lontani dalle zone operative più intense.
Tutti
gli impianti devono essere realizzati a regola d'arte. Gli impianti
realizzati secondo le norme CEI sono considerati a regola d'arte.
I
collegamenti elettrici devono essere effettuati da personale qualificato
ai sensi della legge46/90, che deve provvedere alla verifica
dell'impianto prima dell'utilizzo.
In
prossimità dei quadri elettrici devono essere esposti i cartelli
inerenti i primi soccorsi da prestare agli infortunati in caso di contatto
con le parti in tensione.
Posizionamento
cavi e linee di alimentazione
Le linee interrate vanno eseguite ad adeguata profondità per impedire danneggiamenti meccanici dovuti al passaggio di automezzi. Le linee aeree devono essere realizzante evitando di sottoporre i cavi a sforzi di trazione. I cavi devono essere sorretti utilizzando idonei tiranti, ai quali devono essere fissati evitando legature di fil di ferro che sottoporrebbero a traumi e compressioni la guaina isolante. Le linee posizionate in luoghi di passaggio devono essere collocate ad altezza tale da eliminare ogni possibilità di contatto accidentale con i mezzi in manovra.
Le
linee di alimentazione devono essere opportunamente identificate con
l'ausilio di specifica segnaletica conforme a quanto disposto dal D.Lgs.
493/96.
Le carpenterie metalliche dei quadri elettrici e tutte le parti metalliche delle attrezzature e degli impianti elettrici che possono entrare in tensione per contatto diretto o indiretto con le parti in tensione devono essere connesse tra loro e all'impianto di terra per assicurare l'equipotenzialità.
Tutti i conduttori di terra devono essere verificati per assicurare la continuità elettrica dei collegamenti.
Entro 30 giorni dalla messa in servizio l'impianto di terra deve essere denunciato al dipartimento ISPESL competente per territorio su apposito modello B in duplice copia. Al modello B devono essere allegati la dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico comprensiva degli allegati obbligatori, il prospetto per la determinazione delle competenze spettanti all'ente verificatore e la domanda di omologazione. Copia delle denunce di terra deve essere conservata in cantiere a disposizione degli organi ispettivi.
IMPIANTO
CONTRO LE SCARICHE ATMOSFER1CHE
Deve
essere verificata la necessità di esecuzione dell'impianto contro
le scariche atmosferiche mediante valutazione del rischio di accadimento
eseguendo il calcolo di fulminazione basato sulle prescrizioni delle norme
CEI 81/1 terza edizione. Se dal calcolo risulterà necessario l'impianto
si dovrà far redigere il relativo progetto esecutivo. Il progetto
dovrà stabilire il dimensionamento
dell'impianto
base e/o di quello integrativo e le caratteristiche delle protezioni da
eseguire. Il collegamento incondizionato dalle masse metalliche di grosse
dimensioni senza verifica attraverso il calcolo di fulminazione costituisce
situazione peggiorativa in quanto aumenta il rischio di accadimento.
Entro
30 giorni dalla messa in servizio l'impianto di terra deve essere denunciato
al dipartimento ISPESL competente per territorio su apposito modello A
in duplice copia. Al modello A devono essere allegati il prospetto per
la determinazione delle competenze spettanti all'ente verificatore e
la domanda di omologazione. Copia delle denunce di terra deve essere
conservata in cantiere a disposizione degli organi ispettivi.
È
necessario predisporre un piano di intervento con precise indicazioni operative
sulle procedure da seguire in caso di incendio o di emergenza.
Devono
essere predisposte idonee squadre antincendio e di gestione emergenze,
i cui componenti devono essere adeguatamente formati ed informati sulle
modalità di intervento. La composizione delle squadre deve essere
nota ai lavoratori e ai responsabili per la sicurezza dei lavoratori. In
luogo di facile consultazione esporre un cartello con indicazione dei numeri
telefonici del più vicino Comando dei Vigili del Fuoco, delle ambulanze
e in generale degli enti da interpellare in caso di emergenza. Nell’area
del cantiere è indispensabile la presenza di un telefono o in alternativa
di un cellulare per consentire la chiamata dei soccorsi esterni.
E’ obbligatorio proteggere e segregare gli elementi pericolosi delle macchine, per evitare ogni pericolo di cesoiamento, schiacciamento, trascinamento; munire di idonei schermi protettivi le macchine che, nell’utilizzo, possono rompesi con conseguente proiezione di materiali.
Si deve rendere impossibile la rimozione delle protezioni quando la macchina è in moto, provocandone l’arresto automatico allo smontaggio delle protezioni e l’impossibilità della rimessa in moto se non dopo il ripristino.
E’ vietato rimuovere anche temporaneamente dispositivi di sicurezza e pulire, oliare, ingrassare e svolgere operazioni di registrazione e/o riparazione su organi in moto.
Qualora sia indispensabile procedere a tali operazioni adottare adeguate cautele per la sicurezza dei lavoratori.
Mantenere in efficienza le macchine, impianti ed attrezzature con manutenzione preventiva e programmata.
I comandi per la messa in moto degli organi lavoratori delle macchine devono essere chiaramente individuabili, conformati e disposti in modo da garantire manovre sicure ed essere protetti contro azionamenti accidentali.
Gli ingranaggi e gli altri organi o elementi di trasmissione vanno segregati o protetti qualora costituiscano pericolo.
Le protezioni devono essere appropriate e conformi all’organo da proteggere.
I passaggi e i posti di lavoro vanno protetti contro la rottura di organi di trasmissione, cinghie, ecc. che comportano pericolo di trascinamento, di strappamento e di schiacciamento.
Gli organi lavoratori delle macchine e relative zone di operazione che presentino pericoli per l’incolumità dei lavoratori, devono essere protetti e segregati.
Se per esigenze di lavorazione o per motivi tecnici non si possono adottare carter, vanno adottati accorgimenti quali dispositivi automatici di arresto, delimitazione degli organi lavoratori e delle zone di operazioni pericolose, sistemi di arresto e di blocco automatico, ecc.
Le protezioni devono essere fisse e di opportuna robustezza anche in relazione alle sollecitazioni cui sono sottoposte. Le protezioni amovibili devono essere dotate di un sistema di blocco in grado di arrestare la macchina se rimosse e di impedire l’avviamento fino a loro riposizionamento.
L’equipaggiamento e l’impiantistica elettrica relativi alle macchine ed agli impianti devono rispondere alle norme CEI ed avere adeguate protezioni.
Le macchine elettriche devono avere un interruttore di comando generale facilmente accessibile e deve essere garantito il collegamento a terra di tutte le masse metalliche.
Il deposito dei materiali in cataste deve essere effettuato in maniera razionale e in modo da evitare crolli o cedimenti pericolosi. E’ opportuno allestire depositi di materiali che possono costituire pericolo in zone appartate del cantiere e delimitate in modo conveniente.