La PACE e i BAMBINI: facciamoli crescere!
    dicembre ‘97

    Una veglia di riflessione e preghiera.

    La tradizionale Veglia per la Pace, che si è svolta quest’anno il 18 dicembre presso la cappella del Cenacolo, ha toccato un problema oggi molto d’attualità, ma spesso poco conosciuto e approfondito: ossia come la costruzione della pace riguardi anche il ruolo dato ai piccoli, ai bambini. Un’infanzia che però talvolta in Italia e nel mondo è ancora negata, sfruttata, inascoltata, violata...
    Con una serie di riflessioni, preghiere, dati e testimonianze dei presenti, abbiamo ripercorso un difficile itinerario, fra scandali ma anche tanti segnali di presa di coscienza e di speranza...
     
    BAMBINI  VENDUTI

    In Messico, ogni anno vengono “venduti” illegalmente 20.000 bambini. Molti di questi vengono comprati per sottrarre loro organi da destinare ai trapianti e poi vengono facilmente abbandonati...
     

    BAMBINI DI STRADA

    Nel mondo ci sono circa 2 miliardi di bambini. 
    Di essi, 85 milioni sono senza famiglia. 10 milioni si trovano in situazione di abbandono nei paesi industrializzati, 72 milioni nei paesi in via di sviluppo. In Italia una percentuale del 1,25 % abbandona la scuola.
     

    BAMBINI SEQUESTRATI

    Nella civilissima Italia, in 15 anni sono stati sequestrati 25 bambini, prevalentemente a scopo di estorsione.
    Il sequestro di un bambino provoca spesso danni irreversibili nella sua psiche.
     

    BAMBINI VIOLATI

    40 mila bambini muoiono ogni giorno per fame, sete, malattie e violenze. Il record delle violenze è tenuto dall’America Latina; in Bolivia si hanno notizie di bambini morti in seguito a torture.
    Ogni anno sarebbero 1 milione i bambini costretti ad entrare nel mercato del sesso che alimenta prostituzione e pornografia.
     

    BAMBINI SFRUTTATI

    Secondo l’Organizzazione Mondiale del Lavoro, nel mondo ci sono circa 200 milioni di bambini lavoratori.
    Solo in India sono 30 milioni: lavorano 12 ore al giorno, guadagnano 500 lire la settimana, soffrono di denutrizione, infiammazioni, deformazioni ossee...
     

    Amo i bambini, dice Dio. Voglio che rassomigliate a loro... Bambini storpi, bambini, gobbi, bambini rugosi, bambini dalla barba bianca, ogni specie di bimbi che credete, ma bambini, solo bambini...
    Amo i bambini, perché stanno ancora crescendo, perché stanno ancora formandosi... Dai grandi invece, dice Dio, non si può più cavar nulla, sono un disastro, si credono degli arrivati...
    Amo i bambini alti, dice Dio, perché stanno ancora lottando, perché commettono ancora peccati... perché sanno di commetterli, e lo dicono, e si sforzano di non commetterli più. Ma i grandi, dice Dio, non li amo, non hanno mai fatto male ad alcuno, non hanno nulla da farsi perdonare...
    Ma soprattutto, dice Dio, amo i bambini per il loro sguardo. Lì leggo la loro età...

    Madre Teresa di Calcutta
     

    Signore, le mie bambole sono
    diventate improvvisamente brutte.
    Non mi divertono più.
    Il loro sorriso si è spento nel rogo di Nakon Pathon, il 12 maggio
    insieme alle ceneri di Giada,
    la lavoratrice bambina.
    Signore, per la mia amica Giada,
    morta per costruire giocattoli,
    prepara in cielo un giardino,
    un’altalena,
    una corda,
    una chitarra.
    Non le regalare una bambola,
    le ricorderebbe
    le cose tristi della terra.

    Francesca
     

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