Campi d'estate
    agosto '99

    Il campeggio a Caderzone con la comunità "Fede e Luce".

    [Un'esperienza positiva] [Divertimento e approfondimento]


    UN'ESPERIENZA POSITIVA

    Nella prima decade di agosto si è svolto l'ormai consueto "campeggio" del Gruppo Condivisione di S. Michele nella casa della diocesi di Fidenza a Caderzone, e come obiettore in servizio alla Cooperativa Arcobaleno, ne ho preso parte .
    Una volta arrivati sul posto, il gruppo si è riunito per discutere e programmare i successivi 9 giorni in questo modo : sono stati formati tre gruppi, uno per le gite, uno per preparare i momenti di preghiera e uno per l'animazione delle serate; io facevo parte del "gruppo gite".
    La giornata era così strutturata: sia al mattino che al pomeriggio, c'erano due momenti di preghiera che avevano come tema il giubileo.
    Durante questi momenti venivano inoltre rappresentati con la tecnica del mimo episodi appena letti del Vangelo, in modo da aiutare i ragazzi del gruppo ad una più immediata comprensione; inoltre venivano letti e commentati brani scritti da Jean Vanier, fondatore del gruppo Fede e Luce.
    Le gite erano programmate al mattino, dalle 10 alle 12 circa; scegliere gli itinerari da svolgere non era compito semplice, dal momento che nel gruppo erano presenti ragazzi su sedie a rotelle, per cui dovevamo scegliere mete il più possibili percorribili in auto, o con strade asfaltate.
    Nonostante questo un'uscita di un giorno è stata fatta: ci siamo recati a visitare il Lago Nambino, sopra Madonna di Campiglio.
    Durante le serate si cercava di animare con giochi e canti coinvolgendo veramente tutti, e anche io mi sono lasciato coinvolgere a suonare per cui ho apprezzato la cosa...
    Per me era la prima esperienza di questo tipo e devo dire che ho potuto convivere senza problemi sia con gli altri che con me stesso e ho capito cosa vuol dire avere in casa un ragazzo portatore di handicap; è esagerato, lo so, pretendere di capire subito una cosa simile, ma durante questi dieci giorni che ho vissuto con loro, beh mi sento di dire che è stato molto utile...
    Forse l'anno prossimo non lo rifarò (come "esterno"), comunque, è un'esperienza che consiglio e spero che in futuro i prossimi obiettori in Caritas possano prenderne parte.

    R. D. M.




    DIVERTIMENTO E APPROFONDIMENTO

    Lo scenario che si presentava uscendo dalla Casa per Ferie, con una vetta delle Dolomiti del Brenta che fa capolino dietro ad un immenso e riconciliante bosco di conifere, era ideale per ritemprare l'animo e il corpo come hanno deciso di fare la comunità di Fede e Luce di Fidenza e alcuni amici di Parma nei dieci giorni passati a Caderzone.
    La bellezza del paesaggio non ha però rapito tutta l'attenzione che serviva per riflettere sul grande evento che aspetta la Chiesa nel 2000. Anche i ragazzi, i genitori e gli amici di Fede e Luce hanno infatti avuto modo di pregare, meditare e, in un certo senso, pregustare il Grande Giubileo del prossimo anno. Guidati da don Lino e invitati da un clima di fraternità, hanno saputo riconoscere nella festa, nella grazia e nel rinnovamento, tre momenti pienamente giubilari, l'aspirazione di tutta la nostra vita ma anche l'esperienza di chi sa vivere un campeggio con cuore aperto a Dio e ai fratelli. Attorno all'annuncio-preghiera del pomeriggio ruotava un po' tutta la giornata: esso era strutturato in modo che il brano di Vangelo, prima proclamato e poi rappresentato scenicamente da tutti, facesse seguito alle domande che nascono dal limite, dalla fragilità e povertà della nostra condizione di uomini.
    E' soprattutto con una fede autentica e semplice che si riesce a scorgere nella sofferenza degli ultimi, il luogo privilegiato in cui Dio infonde la sua grazia.
    Ma ovviamente il campeggio ha offerto anche l'opportunità di trarre i benefici di un soggiorno tra le Alpi: l'aria pura, la frescura inimitabile dei boschi., una vista panoramica delle Dolomiti magari raggiunta dopo l'emozione forte, ma non per tutti scontata, di salire in funivia. E se il tempo non è stato proprio clemente e ha costretto qualche volta a restare nella casa, la comunità ha saputo fare di necessità virtù, cogliendo l'occasione per approfondire delle amicizie, per rendere partecipi gli uni gli altri della propria esperienza o per stare semplicemente insieme scherzando intorno a un mazzo di carte. Quest'anno poi la vacanza di Fede & Luce a Caderzone si è arricchita di un dono speciale: la presenza di un gruppo di giovani della diocesi che ha vissuto un ritiro spirituale guidato dal Vescovo. Con loro si è condiviso il momento solenne della messa di celebrazione della Madonna delle Nevi a cui è dedicata la Casa, e alcune serate di allegria e convivialità. La comunione vissuta con il Pastore e con i giovani ha significato la possibilità di rendersi maggiormente conto di quanto sia importante riconoscersi nella Chiesa locale e capire che tutti siamo parte di un'unica grande famiglia in cammino nella costruzione del Regno. Una famiglia che non esclude nessuno, e predilige i deboli.
    Per quanto riguarda il campeggio vissuto nei panni di obiettore devo dire che è stata un'esperienza significativa. Il rapporto di uno a uno vissuto con Giorgio, un ragazzo del Gruppo Condivisione, benché talvolta mostri i limiti di un legame particolare che può estraniare dalla vita di gruppo, ha offerto però la possibilità di godere fino in fondo delle doti umane di dolcezza e di senso di gratitudine che solo Giorgio mostra con inarrivabile spontaneità.
    Per me poi è stata, al pari di altre esperienze come Sulzano e Caderzone '98, un'occasione particolare di vivere il servizio al fianco di Roberta.
    Parlando invece della convivenza con Raffaele, durante il campeggio ho avuto modo di approfondire la sua conoscenza e l'amicizia con lui e di confrontarmi con un modo diverso dal mio di stare con i ragazzi. Molto positiva mi sembra essere stata la presenza della sua ragazza Michela che ha saputo integrarsi perfettamente nella vita del gruppo, facendosi coinvolgere nelle iniziative e spesso agevolando il compito di Raffaele.

    G. M.

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