In seguito all'approvazione della nuova legge 230 sull'obiezione di coscienza, in accordo con i nostri responsabili, si è pensato di effettuare una serie di incontri con le classi IV e V delle scuole superiori di Fidenza.
Ci è sembrato opportuno portare a conoscenza i giovani dei cambiamenti a livello burocratico che la nuova legge ha introdotto.
Usufruendo di materiale informativo appositamente stampato dalla Regione Emilia Romagna, ci siamo recati nelle scuole per incontri che, partendo da informazioni più strettamente tecniche, ci hanno condotto a parlare del servizio civile in generale, specificatamente delle proposte Caritas e delle motivazioni che stanno dietro una tale scelta.
Partendo quindi con l'informazione sulle diverse scadenze predisposte sia per richiedere il rinvio, sia per scegliere l'opzione del servizio civile, si è poi passati a cercare di far riflettere sul significato stesso di obiezione e di servizio.
Sia che si presti servizio nell'esercito, sia rifiutando tale servizio e scegliendo un'alternativa, si è comunque chiamati a servire una causa.
Noi infatti abbiamo cercato di focalizzare l'attenzione sul fatto che anche facendo il servizio civile non solo si presta un servizio allo stato, ma in un certo senso si difende la patria in modo nonviolento.
Un altro aspetto è che l'obiezione di coscienza nasce come un rifiuto, ma perché sia veramente autentica deve tradursi poi in qualcosa di propositivo.
In generale abbiamo riscontrato una certa attenzione dal momento che ciò rispondeva ad una loro esigenza concreta.
Oltre a fornire delle linee generali, ognuno di noi ha portato la propria esperienza di servizio in Caritas, anche per chiarire ed illustrare una delle opportunità di servizio che il nostro territorio offre.
L'unica macchia di questi incontri, che a nostro modesto parere sono stati molto utili, è data dall'unica scuola che non ha risposto al nostro "appello", ovvero l'ITIS "Berenini".
Ci è sembrato necessaria una precisazione del genere dal momento che tale istituto non è stato attento a fornire ai suoi alunni un'opportunità che le altre scuole hanno condiviso pienamente.
G. M. - R. D. M.