Veglia per la Pace 1998: il rapporto tra pace e salvaguardia del creato
La Veglia per la Pace di quest'anno si è svolta presso la chiesa di S. Francesco e aveva come tema il rapporto tra Pace e Salvaguardia della natura e del creato, nato in riferimento ai recenti disastri e sciagure "ecologiche" che hanno colpito diversi Paesi nel giro di poco tempo.
Sembrava quasi che la natura si stesse ribellando ad uno stupro di massa che l'essere umano stava compiendo; molti sono infatti i dati che ci ricordano quanto male stiamo facendo alla nostra Terra.
Comunque non bisogna essere troppo pessimisti nell'affrontare l'argomento, don Tonino Bello, in uno dei suoi discorsi, sentenziava così: "Tra diluvio e arcobaleno: il titolo è splendido. (...) E' un titolo che fa credito alla speranza".
La Veglia per la pace si articolava su due binari distinti ma allo stesso tempo complementari; da un lato c'era il racconto biblico della creazione della Terra e dall'altro il discorso della "distruzione" della medesima da parte del 'progresso' umano.
Parecchi dati e sono stati letti durante la Veglia, a testimonianza del degrado ambientale: rifiuti tossico-nocivi, effetto serra, deforestazione, desertificazione; sono tutti aspetti che dobbiamo tenere presente:
"Nel 2005 la popolazione mondiale avrà raggiunto gli 11 miliardi: è materialmente impossibile che tutte queste persone possano godere degli standard di vita attualmente propri dei paesi ricchi".
Così dopo l'onere di un debito economico, ci ritroviamo ad avere anche un debito ecologico.
Possiamo solo metterci nelle mani di popolazioni come gli indiani d'America, la cui sensibilità a questi argomenti è immensa, come testimoniano i loro canti e preghiere, e speriamo che davvero "il Signore ci conceda comunque di contemplare a lungo la curva luminosa dell'arcobaleno e di prendere atto che, nel cielo, il rosso di sera non si era ancora scolorito". (don Tonino Bello).
R. D. M.