ARIOSO DE SIROE
Deh! voi mi dite, o Numi! se quale il mio fu mai core da tanti quai, e affanni oppresso! Dite...

ARIA DE LAODICE
Mi lagnerò tacendo del mio destino avaro, mà ch'io non t'ami, o caro, non lo sperar da me. Crudele! in che t'offende se resta a questo petto il misero diletto di sospirar per te.

ARIA DE SIROE
Mi credi infedele, sol questo m'affana. Chi sa chi t'inganna? (Che pena è tacer!) Sei padre, son figlio; mi scaccia, mi sgrida: mà pensa al periglio, mà poco ti fida, mà impara a temer.

ARIA DE EMIRA
Sgombra dell'anima tutto il timor, più non ti palpiti dubbioso il cor; riposo, e credimi ch'io son fedel. Se al mio regnante, se al dover mio per un istante mancar poss'io, con me si vendichi sdegnato il Ciel.

ARIA DE MEDARSE
Fra l'orror della tempesta che alle stelle il volto imbruna, qualche raggio di fortuna già commincia a scintillar. Dopo sorte sì funesta sarà placida quest'alma e godrà tornata in calma i perigli a rammentar.

ARIA DE COSROE
Tu di pietà mi spogli, tu desti il mio furor; tu solo, o traditor, mi fai tiranno. Non dirmi, nò, spietato, è il tuo crudel desio, ingrato, nò, non son io che ti condanno

ARIA DE SIROE
Frà dubii affetti miei risolvere non sò. Tu pensaci; tu sei l'arbitro del mio cor; Vuoi che la morte attenda? la morte attenderò. Vuoi che per lei m'accenda? Eccomi tutto amor.

ARIA DE LAODICE
L'aura non sempre spira a favore di nave ardita che scorre il mar. Così ad un core non sempre amore da forza e vita per bene amar.

ARIA DE EMIRA
Non vi piacque ingiusti Dei, ch'io nascessi pastorella, altra pena or non avrei che la cura d'un' agnella, che l'affetto d'un pastor. Mà chi nasce in regia cuna più nemica ha la fortuna, che nel trono ascosi stanno e l'inganno ed il timor.

Atto Primo Atto Terzo