LUCREZIA (HWV 145)



O Numi eterni! — cantata en italiano para soprano
  • Libreto del Cardenal Benedetto Pamphili
  • Música compuesta en agosto de 1708
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RECITATIVO
O Numi eterni! o stelle, stelle!
che fulminate empii tiranni,
impugnate a miei voti orridi strali
voi con fochi tonanti incennerite
il reo Tarquinio e Roma;
dalla superba chioma,
omai trabocchi
il vacillante alloro
s'apra il suolo in voragini,
si celi, con memorando essempio,
nelle viscere sue
l'indegno e l'empio.

ARIA
Già superbo del mio affanno,
Traditor dell'onor mio
Parte l'empio lo sleal.

Tu punisci il fero inganno
Del fellon, del mostro rio,
Giusto Ciel, parca fatal.

RECITATIVO
Ma voi forse nel Cielo,
per castigo maggior del mio delito,
state oziosi, o provocati Numi;
se son sorde le stelle,
se non mi odon le sfere,
a voi tremende Deità,
Deità del abisso mi volgo,
a voi, a voi s'aspetta del traditto onor mio
far la vendetta.

ARIA
Il suol che preme, l'aura che spira
L'empio Romano, s'apra s'infetti.
Se il paso move, se il guardo gira,
Incontri larve, ruine aspetti.

RECITATIVO
Ah! che ancor nell'abisso
dormon le furie,
i sdegni e le vendette.

Giove dunque per me non ha saete,
e pietoso l'inferno?
Ah! ch'io già sono in odio al Cielo
ah! dite: e se la pena non piomba
sul mio capo a' miei rimorsi
è rimorso il poter di castigarmi.

ARIA
Questi la disperata anima mia
puniscan, sì, sì, puniscan, sì.

Ma il fero che già intrepida stringo.

ARIA
Alla salma infedel porga la pena

RECITATIVO
A voi, a voi,
padre, consorte, a Roma,
al mondo presento il mio morir;
mi si perdoni il delitto
essecrando ond'io macchiai
involontaria il nostro onor,
un'altra più detestabil colpa
di non m'aver uccisa pria
del misfatto mi si perdoni.

ARIOSO
Già nel seno comincia,
comincia a compir questo ferro i duri uffizii;
sento ch'il cor si scuote più dal dolor
di questa caduta in vendicata,
che dal furor della vicina morte.

Ma se qui non m'è dato castigar il tiranno,
opprimer l'empio con più barbaro essempio,
per ch'ei sen cada estinto stringero
a danni suoi mortal saetta, e furibonda
e cruda nell'inferno farò, farò la mia vendetta.



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