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Dott. Giovanni Pomili

Specialista in Ginecologia ed Ostetricia
Perugia

 

La sindrome di Edwards [ pag. 2 ].
Trisomia 18

 

Il quadro clinico e le caratteristiche somatiche

Nei pazienti con la sindrome di Edwards sono state descritte in letteratura oltre 130 possibili anomalie.
Le anomalie possono essere suddivise in 3 gruppi:
1. quelle che si verificano nel 50% o più dei pazienti,
2. tra il 10 ed il 50% dei pazienti
3. in meno del 10% dei pazienti.

Le anomalie riscontrabili nel 50 % o più dei neonati affetti

Generali
Feeble fetal activity, weak cry.
Altered gestational timing; one third premature, one third postmature.
Polyhydramnios, small placenta, single umbilical artery.
Growth deficiency; mean birth weight, 2340 g.
Hypoplasia of skeletal muscle, subcutaneous and adipose tissue.
Mental deficiency, hypertonicity (after neonatal period).
Diminished response to sound.

Craniofacciali
Prominent occiput, narrow bifrontal diameter.
Low-set, malformed auricles.
Short palpebral fissures.
Small oral opening, narrow palatal arch.
Micrognathia.

Mani e Piedi
Clenched hand, tendency for overlapping of index finger over third, fifth finger over fourth.
Absence of distal crease on fifth finger with or without distal creases on third and fourth fingers.
Low arch dermal ridge pattern on six or more fingertips.
Hypoplasia of nails, especially on fifth finger and toes.
Short hallux, frequently dorsiflexed.

Torace
Short sternum, with reduced number of ossification centers.
Small nipples.

Parete addominale.
Inguinal or umbilical hernia and/or diastasis recti.

Pelvi ed Anche.
Small pelvis, limited hip abduction.

Genitali.
Male: cryptorchidism.

Pelle.
Redundancy, mild hirsutism of forehead and back, prominent cutis marmorata.

Cuore.
Ventricular septal defect, auricular septal defect, patent ductus arteriosus.

Le anomalie riscontrabili tra il 10 ed il 50 % dei neonati affetti

Craniofacciali
Wide fontanels, microcephaly, hypoplasia of orbital ridges.
Inner epicanthal folds, ptosis of eyelid, corneal opacity.
Cleft lip, cleft palate, or both.

Mani e piedi.
Ulnar or radial deviation of hand, hypoplastic to absent thumb, simian crease.
Equinovarus, rocker-bottom feet, syndactyly of second and third toes.

Torace.
Relatively broad, with or without widespread nipples.

Genitali.
Female: hypoplasia of labia majora with prominent clitoris.

Ano.
Malposed or funnel-shaped anus.

Cuore.
Bicuspid aortic and/or pulmonic valves, nodularity of valve leaflets, pulmonic stenosis, coarctation of aorta.

Polmone.
Malsegmentation to absence of right lung.

Diaframma.
Muscle hypoplasia with or without eventration.

Addome.
Meckel's diverticulum, heterotopic pancreatic and/or splenic tissue, omphalocele. Incomplete rotation of colon.

Rene.
Horseshoe defect, ectopic kidney, double ureter, hydronephrosis, polycystic kidney.

Le anomalie riscontrabili in meno del 10 % dei neonati affetti

Sistema nervoso centrale.
Facial palsy, paucity of myelination, microgyria, cerebellar hypoplasia, defect of corpus callosum, hydrocephalus, meningomyelocele.

Craniofaciali.
Wormian cranial bones, shallow elongated sella turcica. Slanted palpebral fissures, hypertelorism, colobomata of iris, cataract, microphthalmos, choanal atresia.

Mani.
Syndactyly of third and fourth fingers, polydactyly, short fifth metacarpals, ectrodactyly.

Scheletro.
Radial aplasia. Incomplete ossification of clavicle. Hemivertebrae, fused vertebrae, short neck, scoliosis, rib anomaly, pectus excavatum, dislocated hip.

Genitali.
Male: hypospadias, bifid scrotum. Female: bifid uterus, ovarian hypoplasia.

Cardiovascolari.
Anomalous coronary artery, transposition, tetralogy of Fallot, coarctation of aorta, dextrocardia, aberrant subclavian artery, intimal proliferation in arteries with arteriosclerotic change and medial calcification.

Addominali.
Pyloric stenosis, extrahepatic biliary atresia, hypoplastic gallbladder, gallstones, imperforate anus.

Renali.
Hydronephrosis, polycystic kidney (small cysts).

Endocrine.
Thyroid or adrenal hypoplasia.

Altre.
Hemangiomata, thymic hypoplasia, tracheoesophageal fistula, thrombocytopenia.

La diagnosi

La diagnosi clinica di sindrome di Edwards può essere sospettata sulla base dei tratti dismorfici che, nel loro insieme, caratterizzano il fenotipo della trisomia 18.
E' importante sottolineare che i singoli segni morfologici non sono assolutamente patognomici cioè specifici: ciascuno di essi, preso singolarmente, può essere presente anche in soggetti normali.
Per questo motivo la trisomia 18 può essere definita con certezza solo dall'analisi citogenetica e cioè attraverso lo studio dei cromosomi.

  1. Prima della nascita la diagnosi si può effettuare attraverso:

    1. la villocentesi: nel I trimestre di gravidanza la diagnosi si effettua su colture di cellule derivate dai villi coriali;

    2. l'amniocentesi: nel II trimestre la coltura avviene su cellule provenienti dal liquido amniotico (amniociti);

    3. il tri-test: alcune sostanze presenti nel sangue materno (alfa-fetoproteina, estriolo non coniugato e beta-gonadotropina corionica) si modificano significativamente nel II trimestre di gravidanza se il feto è affetto da trisomia 18.
      La combinazione di questi valori (tri-test), dell'età materna e dell'epoca gestazionale consente di valutare in modo più personalizzato la probabilità di una patologia cromosomica fetale. Se il rischio attribuito è significativamente più elevato rispetto a quello atteso sulla base della sola età materna, può essere indicato eseguire l'esame del cariotipo fetale attraverso l'amniocentesi.
      E' importante sottolineare che il tri-test non è un esame diagnostico. Presenta infatti diversi risultati falsamente positivi o falsamente negativi;

    4. l'ecografia: anche l'ecografia a volte può rilevare anomalie del feto compatibili con la sindrome di Edwards, tali da consigliare un'ulteriore approfondimento diagnostico come l'amniocentesi. Le anomalie più frequenti sono ad esempio lo spessore della plica nucale, la ridotta lunghezza dell'omero e del femore, le cisti dei plessi corioidei.

  2. Dopo la nascita la diagnosi si effettua su coltura di linfociti del sangue periferico.

La terapia

Allo stato attuale purtroppo non esiste alcun trattamento farmacologico per la sindrome di Edwards.


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