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Anomalie cromosomiche fetali e mortalità intra-uterina |
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Per ogni tipo di anomalia cromosomica è possibile stimare la probabilità che il feto muoia spontaneamente nell'utero materno nel periodo compreso tra la 12° e la 40° settimana di gravidanza.
Le anomalie dei cromosomi somatici
La mortalità più elevata in assoluto è associata alla triploidia (cioè la presenza di 69 cromosomi in ogni cellula fetale invece dei normali 46 cromosomi): in questo caso la percentuale della perdita fetale "in utero" è superiore al 99 %.
Per la sindrome di Edwards (trisomia 18) il rischio raggiunge l'85 % mentre nella sindrome di Patau (trisomia 13) è circa l'80 %.
Per la sindrome di Down (trisomia 21) la mortalià intra-uterina è del 40 % circa;.
Le anomalie dei cromosomi sessuali
Anche per la sindrome di Turner (monosomia X) sussiste un rischio del 75 %, mentre altre anomalie dei cromosomi sessuali come la sindrome di Klinefelter (XXY) o la sindrome della cosiddetta superfemmina (XXX) o la sindrome del cosiddetto supermaschio (XYY) hanno una percentuale di mortalità intrauterina limitata al 5 %.
Anomalia cromosomica | Mortalità intra-uterina tra la 12° e la 40° settimana |
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Triploidia ( 69 cromosomi ) | 99 % |
Sindrome di Edwars ( trisomia 18 ) | 85 % |
Sindrome di Patau ( trisomia 13 ) | 80 % |
Sindrome di Turner ( monosomia X ) | 75 % |
Sindrome di Down ( trisomia 21 ) | 40 % |
Sindrome di Klinefelter ( XXY ) | 5 % |
Sindrome del supermaschio ( XYY ) | 5 % |
Sindrome della superfemmina ( XXX ) | 5 % |
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Questa pagina è stata visitata | Ultimo aggiornamento: 2 gennaio 1999. |