Per gentile concessione dell'autrice, Alessia Martini, vi propongo la recensione e la prima parte del libro-saggio:
All'ombra del Fuji-yama
Recensione
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ALESSIA MARTINI - All'ombra del Fuji-Yama. Euro 8,00 pagine 218 Un completo dizionario riccamente
illustrato di tutti i cartoni animati giapponesi dal 1978 al 1988. L’anima
degli anime Uno studio esauriente sui manga giapponesi dal 1978 al 1988. Da Capitan Harlock ad Atlas Ufo Robot sino a I Cavalieri dello Zodiaco, passando per Devilman, Kiss me Licia e Lupin III. Una ricerca delle fonti accurata e un lavoro unico nel suo genere. Il linguaggio è piano e accessibile a tutti. Un’opera per gli appassionati del settore e per tutti i curiosi della produzione nipponica. Disponibile da marzo. |
I libri possono essere richiesti presso la Redazione (Il Foglio Letterario - VIa Boccioni 28 - 57025 Piombino - LI). I pagamenti vanno effettuati per contanti, con assegno non trasferibile o vaglia postale. In alternativa si può fare una distinta di versamento sul ccp 19232586 intestato a Gordiano Lupi Editore - Piombino. Aggiungere 1 euro di spese postali. Sconti per chi acquista più copie. |
Introduzione
No,
no, non temere.
Tu
sei il fanciullo eterno, che vede tutto con meraviglia, tutto come per la prima
volta.
Il
fanciullo è colui che popola l’ombra di fantasmi e il cielo di dei, alla luce
sogna, o sembra sognare, ricordando cose non vedute mai…
che
parla alle bestie, agli alberi, ai sassi, alle nuvole e alle stelle…
che
piange e ride senza perché, di cose che sfuggono ai nostri sensi e alla nostra
ragione…
“
Pensieri e Discorsi ” - Giovanni Pascoli
Con
queste poche pagine intendo regalare a tutti quelli che hanno più di 20 anni la
sensazione di averne ancora 7 e raccontare a tutti quelli che hanno meno di 20
anni la storia dei primi “ anime ” trasmessi in Italia.
Tutto ebbe inizio nell’inverno del 1978.
Erano gli anni di piombo, gli anni del rapimento di Aldo Moro e
di Pertini Presidente della Repubblica, dell’aborto legalizzato e di Papa
Woytila, di Zorro e del goffo sergente Garcia, di Super Gulp e
dell’indomito Furia, del dolce forno e del circo Orfei, di Happy
Days e Portobello, della Girella e della casa di Barbie con
l’ascensore!
A luglio avrei compiuto 4 anni!
Sono passati più di 20 anni, 24 per la precisione.
Mi accorgo che la memoria, con l’andare del tempo, gioca dei gran brutti
scherzi.
Le
facce inevitabilmente si
sovrappongono, i personaggi inesorabilmente si confondono e le storie
inestricabilmente si intrecciano.
Ti sforzi di ricordare con la triste consapevolezza
che i tuoi ricordi potrebbero non corrispondere a verità.
E così è stato!
Sfogliando le pagine dei tanti siti Internet dedicati
ai manga mi sono resa conto, con comprensibile stupore, di non ricordare
un bel niente!
Pensavo al Grande Mazinga come fosse Maginza Z, ero certa che Alcor non
avesse mai avuto nulla a che fare con entrambi e che Tetzuya, reso dalla matita
di Go Nagai non troppo attraente, avesse il volto del bellissimo Hiroshi.
Un autentico sfacelo, tutto poco chiaro, poco
nitido…tutto così sfocato come in una vecchia foto!
Perché intitolare questa meravigliosa carrellata di
ricordi “ All’ombra del Fuji-Yama ” ? Perché il vulcano è il simbolo più
rappresentativo, sul piano internazionale, del paese del Sol Levante, da cui
provengono tutti gli anime catalogati in questa raccolta…Perché,
ripensando ai cartoni, mi è improvvisamente tornata alla mente la prima strofa
della sigla della serie Madmoiselle Anne:
Il Fuji-Yama vegliava su di me
sui miei pensieri riflessi
in un bicchiere di profumato the
che c’è sotto i mandorli in fiore…
Accendo il computer ed inizio in conto alla rovescia,
28, 27, 26,… 11, 10, 9…, 5, 4 anni… I manga possono magicamente
riportarti indietro nel tempo, facendoti rivivere i momenti più belli della
vita, quelli dell’infanzia, caratterizzati da un’assoluta e totale felicità.
Allora era tutto più semplice, niente problemi, niente pensieri, niente ansie.
Ti svegliavi e la tua unica preoccupazione era decidere a cosa giocare. Ti
addormentavi stanco ma sereno, certo di avere dalla tua eroi del calibro di
Goldrake , sempre pronti a proteggerti, preservandoti da ogni pericolo. Sembra
assurdo ma ci credevamo davvero. Se hai bisogno puoi chiamarlo
e come un fulmine verrà, non è forse così che ci rassicurava la sigla del
Grande Mazinga ?! Vivevi in una realtà dorata in cui ogni desiderio prendeva
forma ed ogni cosa diventava straordinariamente possibile; gli animali erano
perfettamente in grado di parlare, Jeeg
Robot si librava abitualmente nei nostri cieli, il buffo E.T. era casualmente
sceso sulla terra, il buio e i vampiri erano decisamente da evitare mentre
Metropolis e Gotham City erano senza dubbio un puntino su qualche carta
geografica. Ci sono cose che non tornano più. L’indescrivibile eccitazione
fuori del tendone di un circo, l’incontenibile emozione, velata da una sottile
inquietudine, la mattina del 25 Dicembre,
l’incommensurabile gioia nel ricevere in regalo un cucciolo. Queste cose non
tornano più.
Gli anime possono, almeno in parte,
restituirmi quelle sensazioni che
un tempo mi appartenevano, allontanandomi per qualche ora dalla solita routine.
Hanno il potere di tele-trasportami in una dimensione dove nulla, proprio nulla,
è impossibile. Penso al regno di Fantàsia de La storia infinita, a L’
isola che non c’è di Peter Pan,
al Paese dei Balocchi di Pinocchio, semplicemente a Disneyland, lì dove ogni bambino vorrebbe avere una
seconda casa.
Mezzanotte in punto di una sera di ottobre, alla periferia di Parigi. Le
immagini si susseguono una dietro l’altra sugli schermi giganti montati ai
quattro lati della pista, mentre dalle gigantesche casse, piazzate a pochi metri
una dall’altra, parte una musica assordante. In pochi minuti centinaia di
metri di strada si trasformano in un’enorme discoteca. Ci sono già 5 mila
persone. Prima dell’alba diventeranno 20 mila. Fin qui tutto normale, direte
voi, siamo di fronte a uno dei soliti rave party dove i giovani si ritrovano per
ballare e sballare tutti insieme. Non proprio. I filmati trasmessi sono quelli
dei più celebri cartoni animati degli anni Settanta. Di droga qui non c’è
neanche l’ombra. Le uniche sostanze ammesse sono il Nesquik e lo sciroppo di
fragola. “ I trentenni di oggi sono cresciuti guardando Candy Candy e Mazinga
” spiega l’organizzatore della serata “ Gli eroi dei cartoni animati sono
i loro idoli e ritrovarli infonde sicurezza ”
“ L’Espresso ” del 24 gennaio 2002.
Prima di proseguire in questo straordinario tuffo nel
passato è opportuno effettuare una piccola precisazione.
Nelle pagine che seguiranno mi troverò spesso ad
utilizzare in modo pressoché equivalente i termini manga
e anime.
Pur essendo erroneamente considerate dei sinonimi, queste parole stanno ad
identificare, in realtà, due
generi simili ma diversi, dal momento che il termine manga si
riferisce ai fumetti mentre con la parola anime vengono designati
esclusivamente i cartoni animati. Il
termine
manga sta a
significare letteralmente immagine in movimento ed
ha origine dalla fusione di due parole:
-
man:
immagine
- ga: veloce.
La caratteristica dei fumetti giapponesi è che si
leggono al contrario, cioè da destra a sinistra, come se si iniziasse
dall’ultima pagina. Il termine anime deriva,
invece, dalla contrazione della parola inglese animation.
Molti
sono i siti Internet che hanno provvidenzialmente assistito la mia memoria in
questo lungo viaggio a ritroso. Spero di riuscire a ricordare almeno i più
significativi…anche una memoria di ferro come la mia può perdere di tanto in
tanto un colpo, tornando indietro di oltre 20 anni!
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www.comune.modena.it/mij/prometeo.htm
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www.ldf.plion.it/nagai/grande_mazinga.htm
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www.members.xoom.virgilio.it/animecrazy/
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www.droni.it/lordmurder/htm/jeeg.htm
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www.italway.it/lupin/index_it.html
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www.members.xoom.it/XOOM/CasadiPony/index.htm
-
www.digilander.iol.it/margheri/index.html
-
www.icavalieridellozodiaco.it
Nell’eventualità,
affatto remota, in cui avessi dimenticato qualcuno…non me ne vogliate, non era
assolutamente nelle mie intenzioni!
Grazie a tutti, menzionati e non…senza di voi non avrei mai portato a termine questa straordinaria avventura!