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(segue - CONCLUSIONI OPERATIVE
) Italiani senza l’Italia Nella sezione precedente abbiamo detto che il nostro appello per la secessione della Lombardia è rivolto a tutti i cittadini della nostra Regione, a prescindere dalle loro origini etniche. Ebbene, ora ampliamo il concetto e ribadiamo che questo manifesto si rivolge ad ogni cittadino lombardo, senza distinzione di appartenenza politica (e tantomeno religiosa, sessuale, economica). Non chiediamo a nessuno di cambiare i propri convincimenti sociali e nemmeno di abbandonare partiti e aderire ad altri; chiediamo soltanto ai cittadini lombardi di accettare l'idea che l'esperienza unitaria italiana possa e, soprattutto, debba essere superata. Per certi aspetti, ciò che proponiamo non comporta nemmeno la rinnegazione della propria italianità. Si può fare la secessione e rimanere "italiani". Esattamente come lo sono gli Svizzeri italiani, che condividono con noi la lingua, la religione prevalente e molta parte del comune retaggio culturale italico; ma che sono cittadini di un altro Stato, indipendente e non soggetto alla potestà di Roma. Nella nostra situazione le cose sarebbero ancora più semplici, come abbiamo spiegato nella seconda sezione: la secessione della Regione Lombardia dall'Italia potrebbe essere un fatto "normale", tenuto conto che entrambe le due entità nate dalla separazione si ritroverebbero comunque a far parte dell'Unione Europea (alla quale la Svizzera, invece, non aderisce). Ecco perchè potremmo persino continuare a considerarci "italiani"; perchè la secessione non ci toglierebbe la nostra cultura, i nostri riferimenti storici, la buona cucina e l'"italian way of life" conosciuto in tutto il mondo per essere improntato al gusto e alla raffinatezza; essa ci darebbe invece, questo sì, la libertà di non essere più sudditi di Roma, bensì cittadini di una Repubblica che sia davvero nostra. |