Associazione Famiglie Ripabottonesi
Le origini di Ripabottoni sono antichissime.
Trovandosi
lungo uno dei più importanti tratturi, il paese divenne sin dai tempi dei
sanniti un luogo di servizi e di scambio. Ciò è confermato dai numerosi
reperti archeologici (monete greche e latine, statuette e lucerne) trovati nei
territori circostanti.
Ripabottoni è mezionato nel "Catalogo dei Normanni" intorno agli anni 1150-1168.
In tale epoca il feudo apparteneva a Giuliano di Castropignano, signore di Castropignano e Morrone al quale successivamente, durante il regno di Guglielmo il normanno detto "il Buono", succedette Roberto Avalerio.In epoca angioina il borgo subì incendi e razzie da parte dei contadini di Centocelle e di Pianisi, territori circostanti, che protestarono contro le "pretese territoriali dei confinanti" e contro le mire dei baroni per la difesa della libertà "di pascere, di far legna e di attingere acqua nel territorio".
Nel 1303 Francesco Acquaviva riunì la proprietà del feudo, che per diversi anni rimase ripartito tra diversi titolari e la sua famiglia mantenne il dominio per quasi due secoli.
In seguito il paese fu dominato da signori provenienti dall’alta nobiltà del Regno di Napoli tra i quali Giacomo Conte di Montagano e Gherardo di Appiano.
Nel 1495 Re Ferrante II d’Aragona trasferì la proprietà a Andrea de Capua la cui dinastia rimase titolare di Ripabottoni sino al XVI secolo.
Tra il 1512 e il 1523 Ripabottoni passò ai Carafa e da questi, nel 1675 a Paolo Francone marchese di Salcito e principe di Pietracupa.
La famiglia Francone rimase feudataria sino dal 1806 anno della morte dell’ultimo membro della famiglia. Ad ereditare il feudo fu Ambrogio Caracciolo principe di Torchiarolo e nipote dei Francone.
Nonostante il diritto di eredità, Ambrogio non riuscì a intestarsi il feudo. Egli, infatti, alla venuta dei francesi nel 1799, aveva seguito la corte in Sicilia. Rimpatriò, solo dopo la Restaurazione Sanfedista e quindi con la sopravvenuta abolizione della feudalità che non gli permise di diventare signore di Ripabottoni.
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