Associazione Famiglie Ripabottonesi

 

 



CENNO STORICO 



SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO RIPABOTTONESE 


In alto da sinistra, Tonino Vinciarelli, fondatore; Domenico Sauro, fondatore; Lorenzo Venditti, fondatore; Michele Paduano, fondatore; Francesco Barbieri, compositore delle parole dell'inno Ripese, Giuseppe Paduano, compositore della musica dell'inno Ripese.




Per capire l’importanza delle Associazioni Ripesi di Montreal, (la Società Ripabottonese di Mutuo Soccorso, nata dopo la prima guerra Mondiale é l’Associazione Famiglie Ripabottonesi,nata dopo la seconda guerra mondiale) occorre risalire agli inizi del novecento, quando non si parlava né di Associazioni e nemmeno di Federazioni, quanto Arturo Giovannitti arrivo a Montreal i Ripesi erano già numerosi e si accorse subito che i nostri Ripesi erano senza alcuna protezione, non conoscevano le lingue del paese, ignorati da parte del Governo italiano e senza alcun riconoscimento da parte dei governi locali, quello che trovavano una volta sbarcati in quella che era considerata la (terra promessa), non era affatto piacevole. Si lavorava duramente, spesso sfruttati dai padroni, é ancor più spesso derubati dalle proprie misere paghe da gente senza scrupoli.
Nessuno osava ribbellarsi per paura di perdere il lavoro, rabbia e scontento circolava tra i vari gruppi tanto che, ad un certo punto, venne fuori l’idea di mettersi insieme per difendersi. Alcuni emigrati italiani trasferitisi a Montreal dagli Stati Uniti importarono l’idea di creare qualcosa che assomigliasse all’Ordine Figli d’Italia che era stato fondato nel 1905 negli Stati Uniti che aveva per motto : libertà, uguaglianza e fratellanza.

Il 9 marzo del 1919 nacque la loggia Piave che é stata la primogenita dell’Associazione dell’Ordine Figli d’Italia in Canada. Purtroppo come in tutte le buone famiglie crescevano i contrasti e lo scontento a tal punto che nel 1924, i Casacalendesi fondarono la loro Società di Mutuo Soccorso

Anche i Ripesi, a seguito di questa scissione nell’ottobre del 1927, nel negozio di Michele Paduano si riunivano i quattro promotori : Tonino Vinciarelli, Domenico Sauro, Lorenzo Venditti, Michele Paduano ed alcuni nuovi arrivati per compilare lo statuto della Società di Mutuo Soccorso Ripabottonese e nel luglio del 1928 si eleggeva il primo Consiglio Amministrativo riconosciuto dal Governo Canadese.

La terza domenica di ottobre del 1928 il Sig. Francesco Barbieri consegnava al Presidente una copia dell’Inno per la Società stessa, inno ideato e scritto da lui stesso e musicato dal Sig. Giuseppe Paduano.

Il 29 luglio 1929 una ventina di musicisti, sotto la direzione di Giuseppe Paduano, intonava per la prima volta l’Inno della Società, mentre varcava la porta della Chiesa Nostra Signora della Difesa, ove venivano benedette le due bandiere : la Canadese e l’Italiana con lo stemma di Ripabottoni.

Il 18 dicembre dello stesso anno veniva data la prima serata ricreativa con canti e danze. Tale serata veniva denominata (NATALE RIPABOTTONESE), che si effettuò ogni anno.

Poi arrivò la guerra, nel 1940 la casa d’Italia, l’Ordine Figli d’Italia e le Associazioni, furono messo al bando e dichiarate associazioni ostile dal governo Canadese. Parecchi dei loro membri furono internati nei campi di concentramento.

Per i fondatori della Società fu un colpo duro, al punto che nessuno volle più sapere, così la Società di Mutuo Soccorso Ripabottonese venne sciolta. 


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INNO DELLA SOCIETÀ DI MUTUO SOCORSO RIPABOTTONESE .

Fratelli d'Italia di un solo paese, amiamoci a vicenda oh Ripabottonesi, il gruppo dei quattro l'appello lanciò, ad ognuno di noi nel cuor penetrò, 

Uniamoci, amiamoci, l'unione, l'amore,
farà gran furore di questa Società,


Risposi all'appello con grande orgoglio, che a tutti il buon cuore invogliati ci ha, ed ogni ammalato soccorso sarà, se egli non usa nessun falsità, 


Uniamoci, amiamoci, l'unione, l'amore,
farà gran furore di questa Società,


Quel quadro ch'al muro vedete sospeso, e il gruppo dei quattro Ripabottonesi, e siamo lor grati e molto cortesi, pel grande risveglio del nostro paese, 


Uniamoci, amiamoci, l'unione, l'amore,
farà gran furore di questa Società,


L'emblea che in giacca noi tutti portiamo, la Patria al paese natio ha donato, e noi lo giuriamo con grande fedeltà, per fine di vita vogliamo portar, 


Uniamoci, amiamoci, l'unione, l'amore,
farà gran furore di questa Società,


Oh Tito Barbieri, Paolo Gamba, Pietro Ramaglia, sorgete vedete, l'uccello che d'anni dormiva al suo nido, volando va in aria cantando lui dice, 


Uniamoci, amiamoci, l'unione, l'amore,
farà gran furore di questa Società,


Il popolo di Ripa riunendo si và, da Enti stranieri apprezzato sarà, mandiamo un saluto al lontano paese, di evviva l'Italia e i Ripabottonesi,


Uniamoci, amiamoci, l'unione, l'amore,
farà gran furore di questa Società,






CENNO STORICO DELL'ASSOCIAZIONE FAMIGLIE RIPABOTTONESI 


da sinistra, Matteo Fiorito, Tony Barbieri, Mario Mattia, Andrea Di Lauro, Pasquale Sauro, Michele Barbieri, Giovanni Venditti, Vittorio Laltrella, Gabriele Trivisonno, Giovanni Ciarla.

La presenza dei Ripesi a Montreal negli anni cinquanta diventava sempre più massiccia ed il bisogno di incontrarsi tra paesani per parlare della famiglia e del lavoro si faceva sentire sempre di più.
Le frasi comuni erano sempre le stesse, dove lavori, quanto guadagni e quando pensi di far venire la famiglia. La risposta era semplice, appena metto da parte i soldi per il viaggio.

Bisognova mettere da parte al più presto possibile i soldi necessari per pagare il viaggio alla moglie ed ai figli che erano rimasti in paese in attesa della famosa lettera che conteneva i dollari per poter pagare il biglietto.

All’epoca non esisteva l’obbligo legale del preavviso ai fini della cessazione di lavoro, il datore di lavoro ed il lavoratore avevano il diritto di licenziare o di licenziarsi (non é cambiato molto da allora ad oggi),l'eccesiva offerta di lavoro, era diventata quasi una abitudine che uno cambiasse lavoro con una certa frequenza nell’arco dell’anno.

I luoghi di incontro dei Ripesi ed altri corregionali era davanti alle due chiese italiane della zona nord di Montreal, Madonna della Difesa e Madona della Consolata, spesso durante le conversazioni si affacciava qualche lacrimuccia, pensando ai ricordi, agli affetti, dove il nostro animo si é formato, ha gioito e ha sofferto come tutti coloro che come noi vi sono stati educati, vi custodiscono cose e affetti e portano in eredità i valori.

Purtroppo il clima invernale canadese é molto rigido, non é possibile conversare all’aperto e quindi bisognava fare qualcosa, così su iniziativa di Matteo Fiorito si riunivano nella casa domicilio di Mario Mattia i Signori, Michele Barbieri,Arcangelo Vannelli, Andrea Di Lauro, Giovanni Venditti di Michele e Giovanni Venditti fu Michele, Nicola Daddario, Tony Trivisonno.

Erano tutti emigranti, senza una preparazione ma spinti da una reciproca comprensione.
Da veri pionieri, con il solo patrimonio di fermi e sani propositi e di una volontà tenacissima, riuscirono ad organizzare per il 27 marzo 1965 una grande serata, dando cosi la possibilià a giovani e anziani di rivedersi dopo anni di vita canadese.

In quella serata bastava guardare nei loro volti per leggere quella sodisfazione intima, forse perché erano riuniti come in una famiglia, parenti, amici, nuovi arrivati, gente che da anni non si vedeva, si intuivano i loro dialoghi, dialoghi di dolci rimembranze di gente conosciuta, amicizia comune e tanti discorsi che facevano ricordare il paese e la bella terra del Molise. Fù proprio in quella sera, che si decise di fondare l’Associazione Famiglie Ripabottonesi, mettendo a disposizione un locale per le riunioni e per gli incontri domenicali.

Per dare una veste ufficiale all’Associazione nel 1967 venne formato un comitato composto da Michele Barbieri, Pasqualino Sauro, Domenico Cristofaro, Arcangelo Vannelli, Gabriele Trivisonno, Luigi Campolieto e Giuseppe Carlone, ed il 16 gennaio 1968 venne riconosiuta dal Governo del Quebec.

Ogni Associazione ha una vita propria , una propria storia, una propria grandezza, la nostra Associazione, con la collaborazione di tutti, ha saputo in questi 35 anni, affermarsi , progredento e superando con energia ed entusiasmo i difficili ostacoli per la buona riuscita di ogni festa.





POEMA DEDICATO AI RIPABOTTONESI DI MONTREAL 

AUTORE Prof. Eduardo Orlando


É sorta in Montreal una famiglia,
di Cittadini onesti e laboriosi,
emigrati dal suolo ove ingiglia,
l'italica Nazione, Generosi.


verso il paese che gli dié i natali,
ma dargli non poté un avvenire,
si uniscono con vincoli leali,
in una Società pronta ad offrire.


la solidarietà reciproca e l’amore,
di chi, solcati i monti i piani il mare,
sa stendere – bagnata di sudore,
la mano a chi patì del suo dolore.


ospiti degni là dove i Caboto,
svelarono l’arcano, ecco i Ripesi,
lanciare il cuore all’avvenire ignoto,
insieme e a gara con il Canadese.


affinche il mondo progredisca e libera,
la Pace imperi ovunque la Giustizia,
sia fondamento a quanti apprezzan l’opera,
dell’uomo, in santità ed amicizia.


É sorta in Montreal una Famiglia,
di Ripabottonesi Molisani,
Gente brava, onorata, che assomiglia,
A un’arnia popolata, d’Italiani.


Api d’oro i suoi Soci, ed il lavoro,
- ch’essi amano - il loro miele, profumaato.
Dona ad essi. Signore, quercia e alloro,
Ed un vivere in Te Santificato,






 

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