BOLLETTINO SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI
n° 57
Poichè tutti i cittadini sono eguali, essi debbono poter accedere in modo eguale a tutti gli impieghi pubblici,
secondo le loro capacità e senza altro criterio che quello delle loro virtù e dei loro talenti.
Caro Collega,
buona "Pasquetta", come si dice. Ieri sera sono riuscito a spedire un bollettino ridotto però, quando ho tentato un secondo invio, ho avuto il solito messaggio di errore.
Stamattina provo di nuovo, prendendo materiale nuovo nella speranza di eliminare il "baco" che da qualche parte deve pur esserci. Se qualcuno dei Colleghi ha particolari limitazioni nella qualità o nelle dimensioni dei messaggi dovrebbe avvertirmi per darmi modo di eliminare il problema.
Provo quindi ad inviarvi due pezzi brevi:
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Un Segretario al prezzo di due: il gustoso contributo di un Collega al nuovo sistema che - tra le altre cose - da una mano al crescere della spesa pubblica ... (il Ministro Ciampi, mio conterraneo, evidentemente pensa ad altro).-
Una sottoscrizione organizzata dall'Unione: un Collega che, evidentemente, non gradisce molto alcune iniziative presentate nell'ultimo numero della rivista periodica (?) de l'Unione SCP.*******
1 Segretario Comunale al prezzo di 2.
Si sarebbe portati a ritenere che nessuno vorrebbe 1 segretario comunale pagandone 2 ovvero mezzo segretario comunale pagandolo per intero. E evidente che sarebbe tacciato di scarsa furbizia chi dovesse optare per una scelta del genere. Caso mai , si dirà, potrebbe essere conveniente il contrario, ossia potere ottenere 2 segretari comunali pagandone uno solo. Allora si che verrebbero dei dubbi!!! Gli stessi dubbi che in un famoso spot televisivo assalivano e lasciavano perplessa la signora che acquistava detersivi
Malauguratamente, laffermazione "un segretario comunale al prezzo di due", non è uno slogan pubblicitario ma fotografa esattamente quanto è avvenuto e rischia di avvenire anche in futuro in tanti Comuni a seguito della riforma "Bassanini". La questione è rilevante, specie se valutata nellambito di una più ampia analisi a tuttoggi non effettuata con il necessario approfondimento - relativa agli oneri economici connessi e conseguenti alla suddetta riforma.
Insomma, i provvedimenti dellex-Ministro per la Funzione Pubblica, quanto sono costati o costeranno alla collettività? A mio parere troppo, anche se non è questa la sede per una dettagliata disamina della questione. Per certo, segnali di malumore e grida dallarme provengono, purtroppo inascoltati, da più parti. Si veda, ad es., lintervista del presidente della Consulta ANCI Giuseppe Torchio pubblicata su ITALIA OGGI del 12-03-99.
Limitiamoci alla questione dellaccesso alla dirigenza, non nei suoi termini giuridici(brillantemente evidenziati dallarticolo di Luigi Olivieri-I.O.del 17 c.m.- e dallintervento di Carlo Saffioti I.O. del 24 c.m.-) ma in relazione alle sue conseguenze di carattere economico.
Quanti sono i segretari comunali assurti alla dirigenza a seguito di "investitura politica"? Nessuno può dirlo con precisione, presumibilmente però più delle poche decine riferite dal dott.Saffioti nel citato intervento. Infatti, oltre ai segretari comunali che, senza rivestire la qualifica di dirigenti, sono stati nominati in segreterie generali(ossia in Comuni con più di 10.000 abitanti) occorre considerare:
1.
da un lato i segretari divenuti dirigenti al seguito del "convenzionamento" di 2 opiù Comuni. Esempio. Il Comune
a di 7.000 abitanti e il Comune b di 3.100 abitanti hanno stipulato convenzione per il servizio di segreteria , nominando segretario comunale Tizio, in ipotesi già in servizio presso il Comune a . La nuova sede di segreteria comunale ha più di 10.000 abitanti e pertanto a Tizio spetta la retribuzione ben più elevata di segretario generale ossia di dirigente. Il Comune a , pertanto, che prima poteva contare su un segretario comunale a tempo pieno, spenderà più o meno la stessa somma per lo stesso segretario a part- time e lo stesso "mutatis mutandis" dicasi per il Comune b . Ossia, come volevasi dimostrare, 1 segretario al costo di 2 ovvero mezzo segretario al costo di uno. Lipotesi descritta è tuttaltro che infrequente e per giunta risulta al momento ardua una quantificazione esatta del fenomeno in quanto, sulla scorta di una deliberazione del Consiglio Nazionale di Amministrazione dellAgenzia(si veda linfelicissima formulazione di cui alla lettera b-punto 3 del dispositivo della deliberazione n.4/4 del 16-03-1998) (ossia .. la procedura può ...partire ..sic dal provvedimento di individuazione sic ..), le nuove segreterie generali non sono state per lo più pubblicizzate;2.
dallaltro la facoltà attribuita ai Comuni anche con meno di 10.000 abitanti(e che molti enti hanno già esercitato) di poter nominare, previa adozione di un mero atto deliberativo, un segretario comunale di fascia superiore e, quindi ,dirigente.Al costo dei dirigenti promossi sul campo occorre aggiungere quello dei segretari in disponibilità. Tornando allesempio precedente, se il segretario del Comune
b , Mevio, non è stato nominato da un altro Comune, potrà restare in disponibilità fino a un massimo di 4 anni. Ossia, percepirà ugualmente la retribuzione pur non svolgendo le proprie funzioni presso un Comune. A carico di chi? Ma dei Comuni ovviamente, ai sensi dellart.17-comma 73-della legge n.127/97. Una delle tante novità negative causate dalla riforma è laver creato un notevole numero di segretari comunali e provinciali in disponibilità (sono più di trecento!) , numero preoccupante e , con gli inevitabili balletti delle prossime amministrative, destinato a mio parere a crescere.Gradirei conoscere il parere di colleghi sulle questioni accennate.
Saluti
Carlo Meale
carloemme@iol.it******
Caro Collega, Ti prego di far da tramite con i Colleghi della mailing
list.
31.03.1999
Carissimi colleghi,
credo che sia pervenuto a tutti, come è pervenuto al sottoscritto, un periodico intitolato "Unione dei Segretari Comunali e Provinciali" suppl. al n. 1/99.
Ho cominciato a leggere il primo articoletto "Strategia e fondo di
solidarietà per il futuro della categoria" a firma di un non meglio precisato "Direttore" e, se ve la devo dire tutta, mi sono leggermente incazzato, non tanto per la richiesta di fondi, quanto per le cose riferite nellarticolo.
Sulle prime sembrava unargomentazione portata avanti in senso ironico e, quindi, non rispondente ai fatti o al vero pensiero dellautore, ma continuando la lettura mi sono dovuto ricredere. Vorrei conoscere il pensiero di altri colleghi, perché ho il dubbio di non avere più la serenità danimo per leggere tra le righe il vero significato di quanto ivi affermato.
Siamo poi tutti così sicuri e convinti che i principi costituzionali sono superati e che la legittimità degli atti, lobbligo di motivare i provvedimenti e il rispetto dei canoni della buona amministrazione sono solo vecchi arnesi della burocrazia, come espresso dallineffabile "Direttore"?.
Ma è vero che i colleghi che non hanno scelto la mobilità in altre p.a. hanno accettato "le nuove regole" ? E, soprattutto, dove sono codificate queste regole ?
Se è così allora sono stato tratto in inganno (ancora una volta!) e credo che veramente abbiamo chiuso con lo Stato di diritto. Scordiamoci tutti gli insegnamenti dei nostri Maestri e andiamo a fare i pizzaioli o i venditori di "cocco" sulle spiagge che è meglio!
R. N.
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