Versione 1.3
[1] INTRODUZIONE ALLA FAQ
[1.1] Cos'è questo documento?
[1.2] Chi sono gli autori di questa FAQ?
[1.3] Dove posso trovare questa FAQ?
[1.4] Come posso contribuire alla stesura di questa FAQ?
[1.5] Storia della FAQ
[2] INTRODUZIONE AL GIOCO
[2.1] Cos'è Grand Prix 2?
[2.1.1] Quante versioni di Grand Prix 2 esistono?
[2.1.2] Qual è la differenza fra versione europea e la versione
americana?
[2.2] Su che computer gira Grand Prix 2?
[2.2.1] Qual è la configurazione hardware richiesta per Grand
Prix 2?
[2.3] Parametri per l'avvio
[2.4] Hotkeys
[3] CONFIGURAZIONE DEL GIOCO
[3.1] Metodi di controllo
[3.2] Livello dettagli grafici
[4] COME INIZIARE
[4.1] Qualche consiglio per i principianti
[4.2] Abitacolo
[5] TEORIA GENERALE
[5.1] Note introduttive
[5.1.1] Regolazione del joystick
[5.2] Assetto
[5.3] Tenuta di strada e stabilità
[5.4] Aerodinamica
[5.5] Elementi della sospensione
[5.6] Trasferimento dei pesi
[5.7] Pneumatici
[6] CONFIGURAZIONE
BASE
[6.1] In generale
[6.2] Alettoni
[6.3] Ripartizione di frenata
[6.4] Cambio
[7] CONFIGURAZIONE
AVANZATA 1 E 2
[7.1] In generale
[7.1.1] Chiarimenti sul manuale (versione italiana)
[7.2] Barre antirollio
[7.3] Molle
[7.4] Altezze da terra
[7.5] Ammortizzatori ascendente e rallentato
[7.6] Ammortizzatori disco e disco rallentato
[7.7] Packer
[7.8] Consigli finali
[8] ANALISI DELLE
PRESTAZIONI
[8.1] Giri del motore
[8.2] Velocità
[8.3] Marcia
[8.4] Utilizzo dell'acceleratore
[8.5] Utilizzo dei freni
[8.6] Utilizzo dello sterzo
[8.7] Altezza dalla vettura da terra
[8.8] Corsa delle sospensioni
[8.9] Slittamento delle ruote
[9] CONCETTI DI
GUIDA GENERALI
[9.1] Note introduttive
[9.2] Controsterzo
[9.3] Sottosterzo
[9.4] Sovrasterzo
[9.5] Testacoda
[9.6] Consigli per chi usa la tastiera
[10] STILI DI GUIDA
[11] TATTICHE DI
GARA
[11.1] In generale
[11.2] Qualifiche
[11.3] Gara
[11.3.1] Partenza
[11.3.2] Soste ai box
[11.4] Effetto scia
[11.5] Sorpassi
[11.5.1] Doppiaggi
[11.6] Cordoli
[11.7] Uscite di pista e "taglio" di chicane
[11.8] Incidenti
[11.9] Guasti meccanici
[11.10] Usura e cambio gomme
[11.11] Usura scalino
[11.12] Bandiere gialle
[12] ANALISI DEI
CIRCUITI (in fase di sviluppo)
[12.1] Interlagos
[12.2] Aida
[12.3] Imola
[12.4] Monaco
[12.5] Barcellona
[12.6] Montreal
[12.7] Magny-Cours
[12.8] Silverstone
[12.9] Hockenheim
[12.10] Hungaroring
[12.11] Spa-Francorchamps
[12.12] Monza
[12.13] Estoril
[12.14] Jerez
[12.15] Suzuka
[12.16] Adelaide
[13] LE UTILITIES
[13.1] In generale
[13.2] Cosa si può modificare
[13.2.1] Grafica
[13.2.2] Aspetti tecnici della vettura e dei piloti
[13.2.3] Aspetti tecnici del gioco
[13.3] I programmi
[13.4] File pronti per l'uso
[13.5] Trucchi e curiosità
[14] IMPOSTAZIONI ORIGINALI
[15] RECORD E COMPETIZIONI
[16] I LINKS
[1.1] Cos'è questo documento?
Quella che state leggendo è l'unica FAQ non-ufficiale
completamente in lingua italiana attualmente disponibile su Grand
Prix 2 della Microprose.
Una FAQ è una raccolta da Frequently Asked Questions
(letteralmente "domande chieste frequentemente")
riguardo ad un certo argomento. Questo documento si propone di
svelare tutti i segreti di Grand Prix 2, offrendo, per quanto
possibile, una dettagliata raccolta di informazioni, consigli,
trucchi e suggerimenti la cui intenzione è quella di essere
utili tanto ai principianti quanto agli esperti più smaliziati.
Per poter rendere questa FAQ la più completa possibile ed allo
stesso tempo pratica da consultare, abbiamo pensato di dividerla
in quattro parti : la prima, per i principianti, contiene notizie
utili per l'installazione ed un primo approccio al gioco; la
seconda, per i più esperti, contiene le spiegazioni tecniche
generali e quelle relative al gioco per la configurazione delle
auto; la terza illustrerà le tecniche di guida e le tattiche di
gara; la quarta e ultima parte cercherà di addentrarsi nel mondo
delle curiosità riguardanti il gioco, degli editor diffusi sulla
Rete, delle utility per modificare il programma, e di tutto
quello che, per mancata attinenza di argomenti, non è stato
possibile inserire nelle prime tre parti.
[1.2] Chi sono gli autori
di questa FAQ?
La FAQ di Grand Prix 2 è a cura della Redazione di LUDUS, la prima rivista
elettronica presente su Internet interamente in lingua italiana
dedicata al mondo dei videogiochi.
I diretti responsabili di questo documento sono Paolo Cardoni e Marco Manera.
Un ringraziamento particolare a Sauro Bacchiocchi per il prezioso
contributo tecnico.
[1.3] Dove posso trovare questa FAQ?
Attualmente, questo documento è presente solo su Internet in
formato HTML all'indirizzo http://www.pair.com/luduswg/TRUCCHI/PC/gp2/gp2_0.htm.
Stiamo inoltre considerando l'ipotesi di rendere disponibile su
un sito FTP una versione di questa FAQ in formato in formato TXT.
Lo staff di Ludus si occuperà di aggiornare periodicamente e di
pubblicare di volta in volta le varie sezioni rinnovate della
FAQ: qualsiasi altra versione possiate trovare di questo
documento potrebbe perciò non essere adeguatamente aggiornata.
[1.4] Come posso contribuire alla stesura di questa FAQ?
Suggerimenti, consigli e correzioni sono ben accetti, anzi,
necessari, vista la complessità del gioco. Se ritenete di essere
in possesso di informazioni che dovrebbero essere inserite in
questa FAQ, se trovate degli errori, se avete commenti o critiche
da fare, o qualsiasi altra cosa vi venga in mente, non esitate a
contattarci.
Potete scrivere via E-Mail alla redazione
di LUDUS o, preferibilmente, ai diretti responsabili
della FAQ.
[1.5] Storia della FAQ:
14/11/96 - Versione 1.0: Prima release.
25/11/96 - Versione 1.1: Corretti tutti gli errori di
battitura; ampliata e modificata la struttura di alcune sezioni
del documento; aggiunta la sezione "1.5: Storia della
FAQ"; aggiunta la sezione "5.1.1: Regolazione del
joystick"; aggiunto l'indice della quarta parte della FAQ.
2/01/97 - Versione 1.2: Ultimata la seconda parte della
FAQ con l'aggiunta di tutti i consigli per joystick/volante per
quanto riguarda l'assetto di base della vettura (sezione 6);
modificata la struttura del quarto documento; aggiunta la sezione
13 riguardante le utilities per modificare il programma;
modificata la numerazione delle varie sezioni (che ora sono
strutturate in maniera continua).
16/04/97 - Versione 1.3: Correzioni errori di
battitura; aggiornamento delle sezioni 5.7 (pneumatici), 6.4
(marce), 11.9 (rotture) e 11.10 (usura e cambio gomme); modifica
del collegamento delle utilities della sezione 13 (da Masa Yard'
Home Page a Pieter's Home Page); aggiunta delle sezioni 14
(impostazioni originali), 15 (record e competizioni) e 16
(links).
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[2.1] Cos'è Grand Prix 2?
Grand Prix 2 della Microprose è il seguito ufficiale di
Formula One Grand Prix uscito nel 1991 per Amiga e un anno dopo
per PC. Si tratta di un completo, realistico e dettagliato
simulatore di guida che vi mette nei panni di un pilota di
Formula 1 durante il campionato del mondo 1994. Il gioco è stato
programmato da Geoff Crammond (già autore di Formula One Grand
Prix), ed è stato salutato dalla critica di tutto il mondo con
una serie di elogi e -soprattutto- con un volume impressionante
di vendite fin dalla prima settimana della sua pubblicazione.
[2.1.1] Quante versioni di Grand Prix 2 esistono?
L'unica versione di Grand Prix 2 disponibile è la 1.0b, che
è stata tradotta (sia nel programma che nel manuale) nelle
principali lingue europee (fra cui anche l'italiano).
Inoltre, come già era successo per Formula One Grand Prix, il
gioco è stato pubblicato differentemente negli Stati Uniti e in
Europa.
[2.1.2] Qual è la differenza fra versione europea e la
versione americana?
La versione europea e la versione americana non presentano
alcuna differenza per quanto riguarda il programma vero e
proprio. Le uniche differenze stanno nell'immagine presente sulla
confezione e nella presenza nella versione europea di un
supplemento tecnico aggiuntivo che contiene una descrizione dei
requisiti di sistema necessari al corretto funzionamento del
programma e delle diverse procedure di installazione possibili,
una guida riassuntiva di tutti i tasti impiegati dalla
simulazione e una presentazione di tutti i tracciati presenti
all'interno del gioco.
[2.2] Su che computer gira Grand Prix 2?
Grand Prix 2 gira unicamente su IBM-PC compatibili, sotto DOS
o Windows 95.
Non sono previste versioni per Macintosh o Amiga.
[2.2.1] Qual è la configurazione hardware richiesta per
Grand Prix 2?
CONFIGURAZIONE MINIMA :
486DX2-66
8MB RAM
Lettore CD-ROM doppia velocità
Scheda grafica VGA
MS-DOS 5.0 o superiore (Windows 95 con 16MB ram)
9-15MB liberi su hard disk
(9MB installazione minima + file swap per registrazione dati)
CONFIGURAZIONE RACCOMANDATA :
Pentium
16MB RAM
Scheda grafica 2MB PCI
SUPPORTATI:
Joystick
Volante
Pedaliera
Gioco multiplayer via modem
Gioco multiplayer via seriale
Schede sonore Sound Blaster (o 100% compatibili),
Gravis UltraSound e ProAudio Spectrum
Il gioco è stato provato su:
486DLC-40 con coprocessore matematico e 8MB RAM: è
guidabile in VGA disabilitando tutti i dettagli e con frame rate
a 8 fps.
486DX4-100 VLB con 16MB RAM: non si riesce a giocare in
SVGA nemmeno disabilitando tutti i dettagli, mentre in VGA è
possibile inserire qualche dettaglio ed avere un frame rate
decente.
PENTIUM 133 PCI con 16 MB RAM: si può giocare in SVGA
togliendo diversi dettagli ed avendo un buon frame rate.
PENTIUM 200 con 16 MB RAM e Matrox MGA Millenium da 2 Mb:
si può giocare in SVGA tenendo quasi tutti i dettagli attivati
(magari escludendo il bellissimo ma inutile cielo e la
visualizzazione delle texture negli specchietti retrovisori) con
una media di 18-20 fotogrammi al secondo o in VGA con tutti i
dettagli attivati (cielo e specchietti compresi) garantendosi in
questo modo 25 fps in ogni situazione di gioco (circuito di
Monaco escluso).
[2.3] Parametri per l'avvio:
Nel file GP2.EXE sono disponibili i seguenti parametri:
- Es.: GP2 [parametro [parametro [...]]] -
help |
Visualizza l'elenco dei parametri |
video:[vesa],[vga],[all],[para] |
Imposta la modalità grafica all'avvio |
nostateload |
Imposta tutte le opzioni di default |
log:[on]/[off]/[safe] |
Abilita o meno la registrazione delle operazioni di
avvio |
cd:[drive] |
Imposta la lettera del drive per il CD-ROM |
noenvironment |
Non cerca le variabili di impostazione |
nortscts |
Non usa rts/cts nel collegamento via modem (per
vecchi modem) |
menukeys:udlr |
Imposta l'utilizzo di tasti alternativi (per chi ha
una tastiera non-standard) |
nosound |
Disabilita i rumori |
nointro |
Disabilita l'animazione iniziale |
setmanualdetail |
Copia le impostazione grafiche automatiche in manuale |
linkonmouseport |
Usa la porta del mouse per il collegamento seriale |
use16550 |
Usa il 16550 Uarts se lo trova |
nomouse |
Disabilita l'uso del mouse |
minram |
Usa il minimo della RAM (potrebbero peggiorare le
prestazioni) |
echo |
Echo dei comandi di linea |
nomusic |
Disabilita la musica di sottofondo |
È possibile impostare i parametri utilizzando le variabili di
sistema utilizzando il comando
set gp2=[testo] (es.: set gp2=log:on)
[2.4] Hotkeys:
(I tasti fanno riferimento alla tastiera italiana)
IN GARA:
A |
Acceleratore |
Z |
Freno |
, |
Sterza a sinistra |
. |
Sterza a destra |
F1 |
Frenata automatica |
F2 |
Cambio automatico |
F3 |
Recupero automatico dai testacoda |
F4 |
Indistruttibilità |
F5 |
Traiettoria ideale |
F6 |
Marcia consigliata |
F7 |
Aiuto trazione |
Invio |
Avvisa i meccanici ai box del vostro
imminente arrivo |
Q |
Ritorno ai box immediato (solo qualifiche
e prova) |
Esc |
Esce dai menu |
P |
Pausa |
Spazio |
Pausa (solo controllo via joystick) |
N |
Visualizza nome pilota |
O |
Visualizza percentuale di occupazione
della CPU |
R |
Replay (solo quando è in pausa) |
' / ì (+/- tast. americana) |
Opzioni del sonoro |
ALT+D |
Livello di dettaglio degli oggetti a
bordo pista |
NEI MENU:
SPAZIO |
Seleziona |
A |
Su |
Z |
Giù |
, |
Sinistra |
. |
Destra |
VISUALE TELECAMERE:
Freccia Destra |
Abitacolo |
Freccia Sinistra |
Telecamera a bordo pista |
Pag Su |
Passa al camera-car successivo |
Pag Giù |
Visuale da dietro |
Canc |
Visuale frontale |
Freccia Su |
Sposta le visuale all'auto successiva |
Freccia Giù |
Sposta la visuale all'auto precedente |
Fine |
Riporta la visuale alla vostra auto |
Ins |
Modalità regista attivata/disattivata |
Ctrl+I |
Fa apparire una finestra di informazioni |
Ctrl+J |
Passa il controllo al joystick solo se già calibrato |
NEI COLLEGAMENTI:
Ctrl+M |
Per inviare messaggi all'altro computer |
Ctrl+R |
Passa il controllo all'altro computer
(solo master) |
Ctrl+H |
Per chiudere il collegamento |
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Anche se la maggior parte delle voci contenute nel menu
OPZIONI sono facilmente comprensibili è bene soffermarsi sulla
configurazione dei dispositivi di controllo e su come definire i
dettagli grafici e il frame rate perché incidono
considerevolmente sul gioco.
[3.1] Metodi di controllo:
I dispositivi di controllo incidono moltissimo sullo stile di
guida, in quanto possono essere di due tipi: digitali (tastiera,
joypad) e analogici (joystick, volante e pedaliera). Con i
dispositivi digitali è praticamente impossibile guidare senza
l'aiuto trazione (F7), che rallenta leggermente le uscite dalle
curve ma permette di essere più progressivi nella guida. I
dispositivi analogici permettono invece una simulazione di guida
più realistica, consentendo ad esempio di parzializzare
l'accelerazione.
La finestra della scelta del sistema di controllo si può
presentare in due modi: ridotta (in cui è possibile solamente
selezionare il metodo di controllo e calibrare il joystick)) o
avanzata (in cui è possibile avere un maggiore controllo sui
dispositivi). Due metodi (tasti e joystick) sono pre-impostati
mentre altri quattro sono personalizzabili. È possibile (per chi
ha molta fantasia) combinare anche più sistemi (es.: sterzo con
i tasti e acceleratore e freno con il joystick).
Finestra METODO DI CONTROLLO
STERZO |
|
Dispositivo sterzo |
Tasti (, .), Joystick A,
Joystick B |
Modalità sterzo |
Acceso (digitale), Analogico |
Zona a bassa sensibilità
(solo joystick) |
0-100% |
Aiuto sterzo |
Attivato, Disattivato |
Aiuto controsterzo |
Attivato, Disattivato |
Limite massimo (gradi) |
3-35 |
Riduce con velocità auto |
0-100% |
|
|
ACCELERATORE / FRENI |
|
Dispositivo acceleratore |
"A", Joystick A,
Joystick B |
Modalità acceleratore |
Acceso (digitale), Analogico |
Zona a bassa sensibilità
(solo joystick) |
0-100% |
Dispositivo freni |
"Z", Joystick A,
Joystick B |
Modalità freni |
Acceso (digitale), Analogico |
Zona a bassa sensibilità
(solo joystick) |
0-100% |
|
|
FRIZIONE |
|
Dispositivo frizione |
"Usa cambio
marce", Joystick A, Joystick B |
Zona a bassa sensibilità
(solo joystick) |
0-100% |
|
|
CAMBIO MARCE |
|
Salire marcia |
"SPAZIO",
"ALT", Joystick A, Joystick B |
Scalare marcia |
"SPAZIO",
"ALT", Joystick A, Joystick B |
Se decidete di usare la tastiera non avrete molto da
modificare, semmai potete personalizzarla utilizzando tasti
diversi per le marce, uno per salire (ALT) uno per scalare
(SPAZIO).
Per il joystick è possibile definirne la sensibilità in maniera
molto precisa. La voce "zona a bassa sensibilità"
permette di calibrare la sensibilità della leva da costante (0%)
a decrescente lungo tutta la corsa del joystick (100%) man mano
che ci si allontana dal centro. La voce "riduce con
velocità auto" fa sì che con l'aumentare della velocità
lo sterzo diventi progressivamente meno sensibile. Tutto questo
permette di personalizzare in maniera pressochè totale l'uso del
joystick.
Molti preferiscono usare la tastiera, anche se l'uso del joystick
è molto migliorato dalla precedente versione. Questo perchè le
molteplici regolazioni che è possibile fare circa la
sensibilità dello sterzo, del freno e dell'acceleratore possono
a prima vista scoraggiare l'utente inesperto e lasciare
inizialmente un senso di confusione (uno potrebbe ad esempio
chiedersi se la causa dell'errato comportamento della vettura sia
da attribuirsi ad un assetto sbagliato o ad una cattiva
calibrazione e regolazione del joystick). Il menu' di
personalizzazione del sistema di controllo offre però così
tante possibilità che chiunque può trovare il metodo di
controllo più adatto a sÈ. Una cosa è certa: giocare con la
tastiera È PIU' FACILE, in quanto giocando con la tastiera non
è possibile disabilitare l'aiuto-sterzata e
l'aiuto-controsterzata. Se giocate con un buon joystick analogico
(o -meglio!- con un volante e una pedaliera), vale davvero la
pena di perdere qualche minuto per regolarlo a dovere secondo le
proprie esigenze, in quanto questo vi consentirà di avere il
controllo diretto sulla monoposto e di ricavarne soddisfazioni
incredibilmente maggiori (e comunque, de gustibus...).
[3.2] Livello dettagli grafici:
I dettagli grafici e il frame rate incidono nella sensazione
che si ha di andare veloci. Sembra cosa da poco ma non lo è. Per
chiarire meglio questo concetto cercheremo di spiegare in che
modo GP2 gestisce la grafica. Entrando nel menu dei dettagli
grafici si nota che il programma si limita a proporre determinate
opzioni ed il frame rate da usare, ma è anche possibile, pur
avendo una CPU "scarsa", settare tutto al massimo
(anche in SVGA). Questo è possibile perché il programma si
adeguerà, comunque, alla potenza della CPU dilatando il tempo
internamente al gioco. Facciamo un esempio: se si è impostato il
frame rate a 20 fps (frame per secondo) e la CPU è in grado di
visualizzarne solo 10, allora verranno disegnate sempre 20
immagini ma in un tempo che per noi sarà di 2 secondi. In
definitiva si vedrà andare tutto più lentamente (il tempo in
pista sarà comunque giusto). Tutte le volte che in pista,
premendo il tasto "O", le percentuale di occupazione
della CPU è superiore al 100%, significa che il tempo del gioco
non è reale.
È quindi consigliabile avere meno dettagli e più frame rate per
avere più fluidità possibile. Bisogna tenere presente poi che
il valore del frame rate proposto è una media e quindi è meglio
impostarlo 4-6 fps in meno.
I dettagli attivano le texture sugli oggetti e non la presenza
o meno di questi. Gli "oggetti sul percorso" (ALT-D),
invece, inseriscono o tolgono gli oggetti (colline, alberi, case,
ecc.) fuori dal circuito.
DETTAGLI GRAFICI |
|
Automatico |
|
Manuale |
|
|
|
VISUALIZZAZIONE
TRIDIMENSIONALE |
|
Bassa risoluzione (VGA) |
|
Alta risoluzione (SVGA) |
|
|
|
VISUALIZZAZIONE DETTAGLI /
SPECCHIETTI |
|
Cordoli |
Dettaglio dei cordoli lungo
la pista |
Transenne |
Dettaglio dei guardrail (in
alcune piste è importante per avere dei riferimenti più
precisi) |
Banchina |
Dettaglio terreno e asfalto
(escluso pista) |
Circuito |
Dettaglio asfalto pista |
Sponda |
Dettaglio terreno a ridosso
della pista (fuori dalle transenne) |
Colline |
Dettaglio terreno in secondo
piano (fuori dalle transenne) |
Fumo |
Dettaglio fumo auto (N.B.:
nell'immagine p.43 del manuale, al posto di
"fumo" c'è scritto "auto" !!! Che si
riferisca alle texture delle auto?) |
Oggetto sul percorso |
Dettaglio dei box,
cartelloni pubblicitari, semaforo, ecc. |
Cielo |
Dettaglio del cielo |
Tutto |
Tutti i dettagli |
|
|
OGGETTI SUL PERCORSO (ALT-D) |
|
Niente, basso, medio, tutto |
Quantità di oggetti visibili fuori dal circuito
(alberi, colline, case, ecc.) |
|
|
VELOCITA' FOTOGRAMMI (al secondo) |
da 8 (meno fluido) a 25,6 (più fluido). È
consigliabile impostare a 4-6 fps in meno del valore
proposto senza, possibilmente, scendere sotto i 10 fps. |
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[4.1] Qualche consiglio per i principianti:
Per chi è alle prime armi è molto importante prendere
confidenza con il gioco. Prima di preoccuparsi delle regolazioni
e delle tecniche di guida, è bene acquisire sensibilità ed
esperienza. Non è difficile, anzi! Vi garantisco che c'è di che
divertirsi a qualsiasi livello giochiate.
Alcuni consigli per cominciare:
- impostate nel menu OPZIONI DI GUIDA la lunghezza della gara e
delle qualifiche a 10%
- Impostate il livello di difficoltà a principiante
- inserite tutti gli automatismi (F1, F2, F3, F4, F5, F6, F7)
Provate con queste impostazioni un intero campionato senza
preoccuparvi troppo dei risultati. Questo vi permette di imparare
i circuiti e capire le traiettorie da utilizzare. Il passo
successivo è quello di disabilitare i freni automatici (F1)
così da capire i punti di frenata e di accelerazione dai vari
circuiti. Se volete, potete aumentare la percentuale di durata
della gara e rifare un'intera stagione. Se tutto procede per il
meglio disabilitate il cambio automatico (F2). All'inizio vi
troverete impacciati, ma con un po' di impegno riuscirete a
coordinarvi bene ed avrete, finalmente, la monoposto
completamente sotto il vostro controllo. Comunque, questa è una
cosa molto personale e soggettiva, l'importante è che vi
sentiate sicuri nella guida.
A questo punto avrete acquisito abbastanza esperienza e
sensibilità da "sentire" il comportamento della
vettura e poter così provare a migliorarne le prestazioni
cambiandone la configurazione. Se decidete di farlo, cambiate una
regolazione alla volta, così che possiate capire in che modo
questa influenza il comportamento della vettura.
Piano piano diventerete anche voi dei veri piloti. Tenete
presente che alcuni piloti ufficiali di F1 hanno usato questo
gioco (così come era successo con la versione precedente) per
imparare piste su cui non avevano mai corso.
[4.2] L'abitacolo:
Sull'abitacolo sono presenti diversi indicatori per tenere
sotto controllo lo stato dell'auto e la situazione della gara.
Sulla sinistra ci sono 5 luci che indicano il livello di abilità
degli avversari (principiante, dilettante, semi-professionista,
professionista, asso) che onestamente hanno un'utilità molto
limitata, così come l'indicatore della distribuzione delle
prestazioni, sempre a sinistra, che indica se gli avversari hanno
tutti la stessa abilità oppure no (prestazioni identiche -
relative al 94 - casuali). Fondamentale è, invece, l'indicatore
dei giri del motore e l'indicatore della marcia inserita (in alto
sopra il volante). La luce di controllo del pilota è utile solo
nel gioco multiplayer. Le spie degli aiuti alla guida (a destra)
ci ricordano quali automatismi abbiamo inserito. Le luci
d'avvertimento (in alto a destra) e l'indicatore dei danni (a
destra) meritano particolare attenzione. La prima luce di
avvertimento a sinistra (rossa) indica un problema meccanico (a
dire il vero è poco utile visto che si accende a guasto
avvenuto) e contemporaneamente compare il motivo del guasto sul
display centrale. La seconda luce (rossa) indica che il
carburante rimasto è insufficiente per completare 2 giri. La
terza luce (gialla) si accende ad ogni tempo intermedio, visibile
sul display (in qualifica) e per mostrare i distacchi tra gli
avversari (in gara). La quarta (gialla) avvisa che sul display
c'è un messaggio dai box. Sempre a destra c'è l'indicatore dei
box che si accende automaticamente quando si deve rientrare per i
rifornimenti (possono essere definiti nella finestra di assetto
dell'auto) oppure mostra una croce rossa quando i box sono
occupati dal compagno di squadra. L'indicatore dei danni è
abbastanza chiaro: quando si accende una parte della macchina
significa che abbiamo subito un danno in quel punto. La barra
centrale dell'indicatore dei danni è il fondo piatto. La spia è
divisa in due parti: anteriore e posteriore. Se una delle due o
entrambe diventano rosse significa che il fondo piatto è stato
consumato per più di 1 millimetro. Nella realtà si verrebbe
squalificati, nel gioco invece la velocità viene ridotta, tanto
da non poter proseguire la gara. Il danno non è riparabile a
differenza di tutto il resto (tranne in qualifica). Sul display
centrale si possono leggere le informazioni circa la velocità, i
giri possibili con il carburante caricato, la posizione in gara o
in qualifica, i giri totali e quelli compiuti, le auto
partecipanti e quelle ancora in gara, il tempo sul giro e il
miglior tempo.
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[5.1] Note introduttive:
Un buon pilota, oltre a saper domare i 700 cavalli della sua
monoposto, deve essere anche in grado di configurarla al massimo
delle sue potenzialità. Ciò può essere fatto solo conoscendo a
fondo il modo in cui una vettura di F1 è strutturata, quali sono
le sue potenzialità e come sfruttarle. Ecco perché, prima di
entrare nel merito di ogni regolazione, è bene capire, almeno a
grandi linee, cosa sono e come funzionano tutti i meccanismi per
il controllo dell'assetto e della velocità.
Si tenga fra le altre cose presente che il comportamento della
vettura, e di conseguenza la sua configurazione, dipendono
moltissimo dallo stile di guida e soprattutto dal tipo di
controllo utilizzato (tastiera, joystick, volante/pedaliera). Per
ogni regolazione, quindi, verrà illustrato il concetto generale
e, successivamente, i consigli suddivisi per tipo di controllo.
[5.1.1] Regolazione del joystick:
Per chi usa un joystick analogico come sistema di controllo è
bene fare alcune precisazioni.
La risposta dell'auto ai nostri comandi dipende MOLTISSIMO dal
modo in cui si configura il joystick nel menù del "Sistema
di controllo". Ad esempio, un settaggio troppo basso per la
sensibilità dello sterzo potrebbe in alcuni casi essere causa di
sottosterzo per la vettura, o comunque di una risposta di guida
decisamente meno pronta; viceversa, un'eccessiva sensibilità
rischierebbe di mandare l'auto in testacoda ad ogni minimo
movimento dello sterzo. È quindi di fondamentale importanza
regolare al meglio le impostazioni del joystick.
In particolare, è importante distinguere le regolazioni per un
normale joystick analogico da quelle utilizzate per un kit di
volante e pedaliera. In quest'ultimo caso, infatti, si avrà un
campo d'azione decisamente maggiore, specialmente per quanto
riguarda il volante: tenete infatti presente che la leva di un
normale joystick analogico ha in genere un raggio d'azione che va
dai 15 ai 20 gradi di distanza dal centro, mentre, per esempio, i
volanti della Thrustmaster possono ruotare di oltre 120 gradi per
lato!
REGOLAZIONE |
JOYSTICK ANALOGICO |
VOLANTE/PEDALIERA |
Zona a bassa sensibilità
dello sterzo: |
È bene settare questo
parametro ad un valore compreso fra il 30/35 e il 50/55 %
(a seconda del joystick utilizzato), in modo da far sì
che la corsa "ridotta" della leva rispetto ad
un volante di F1 non causi bruschi ed indesiderati
movimenti della macchina |
Regolate questo parametro
intorno al 25-30 % per ottenere una risposta di guida
sempre pronta; aumentatene il valore se siete abituati a
sterzare bruscamente. |
Limite massimo di sterzata
(in gradi): |
L'ideale sarebbe regolare il
limite massimo di sterzata secondo il medesimo valore del
limite massimo di "piega" (per ogni lato) della
leva del joystick. Un buon valore è intorno ai 12-15
gradi, ma anche qui dipende molto dal joystick che si
utilizza. Cercate solo di non avere troppa sensibilità
sullo sterzo (nel qual caso i testacoda sono assicurati). |
Regolate questo valore
intorno ai 20 gradi. Se vi sentite pronti e siete
abbastanza esaltati, potete spingervi anche fino ai 30
gradi, a condizione però di avere una perfetta
padronanza della vettura. |
Riduci con velocità della
macchina: |
Regolate questo valore
intorno al 50 % per ottenere dei buoni risultati. |
Regolate questo valore
intorno al 50 % per ottenere dei buoni risultati. |
Zona a bassa sensibilità
dell'acceleratore: |
Se siete bravi nel modulare
l'acceleratore manualmente, un 15-20 % dovrebbe andare
più che bene. Inserite un valore più alto (es. 40-45 %)
se vedete che le ruote posteriori pattinano
eccessivamente ogni volta che accelerate. |
Qui dipende molto dal vostro
stile di guida. Un buon valore "di partenza" è
intorno al 30 %, anche se alcuni potrebbero avere
l'esigenza di diminuirlo. |
Zona a bassa sensibilità
del freno: |
Cominciate con un valore
intorno al 25-30 %, ed eventualmente aumentate man mano
che vedete che in frenata bloccate le ruote. Questo
valore dovrebbe essere regolato insieme alla ripartizione
di frenata (vedi sezione 6.3) per ottenere la massima
efficienza. |
Inserite un valore di circa
20 % se in genere riuscite a modulare le frenate,
aumentate tale valore se troppo spesso in frenata
bloccate le ruote (anche qui la regolazione andrebbe
fatta insieme a quella della ripartizione di frenata). |
Ad ogni modo, il metodo migliore per trovare la giusta
regolazione per ogni parametro del nostro joystick è andare per
tentativi, e tenete presente che, a volte, anche una variazione
di una o due unità può risultare determinante. Non sono poche
le persone che addirittura usano configurazioni diverse a seconda
del tipo di circuito che si deve affrontare.
[5.2] Assetto:
Per assetto si intende la configurazione strutturale di un
veicolo, che ha per obiettivo l'ottimizzazione della sua guida e
delle prestazioni. Nel caso della F1 si cerca di ottimizzare, in
particolare, la capacità del veicolo di mantenere le traiettorie
impostate dal pilota. L'assetto è strettamente correlato alle
sospensioni, al sistema sterzante, al telaio, ai pneumatici ed
agli alettoni. Ognuna di queste parti, se modificata, influenza
il comportamento delle altre. Ecco perché si parla di
"bilanciamento della vettura": tutto deve essere
mantenuto in equilibrio per evitare improvvise perdite di
controllo.
[5.3] Tenuta di strada e stabilità:
La tenuta di strada è la capacità di un veicolo di assumere
e mantenere la traiettoria voluta dal pilota. Ci sono due motivi
perché una vettura possa perdere questa capacità: ribaltamento
e strisciamento. A parità di condizioni (peso, velocità, fondo
stradale, usura dei pneumatici) la tenuta dipende dall'altezza da
terra del baricentro della vettura e dal grado di efficienza
delle sospensioni. Quando si percorre una curva, l'auto, sotto
l'azione della forza centrifuga, tende a "ribaltarsi"
verso l'esterno. In F1 questo tipo di perdita di aderenza è
estremamente improbabile, in quanto il baricentro della vettura
è molto basso. Più frequente è invece la perdita di stabilità
per "strisciamento", cioè quel caso in cui la forza
centrifuga supera la forza d'attrito dei pneumatici sull'asfalto
e l'auto tende a sbandare. Se a perdere aderenza sono le ruote
posteriori si ha il cosiddetto "sovrasterzo" (l'auto
tende a girarsi e ad andare in testacoda); se invece sono quelle
anteriori, si ha il cosiddetto "sottosterzo" (l'auto
tende ad andare diritta).
[5.4] Aerodinamica:
Una vettura di F1, come concetto, è più vicina ad un aereo
che a un'automobile. Tutta la struttura esterna è studiata per
usare o tenere sotto controllo i flussi d'aria, che, soprattutto
alle alte velocità, influenzano notevolmente il comportamento
della vettura. Gli alettoni, anteriori e posteriori, sono i
protagonisti principali. Essi determinano la quantità di spinta
verso il basso che l'aria esercita sulla vettura e, di
conseguenza, influenzano un po' tutto: la velocità, la tenuta di
strada, la trazione e la frenata.
Anche l'altezza dal suolo influisce sull'aerodinamica, in quanto
un baricentro più basso permette un maggior carico aerodinamico
e quindi una maggior velocità in curva.
È da tenere presente che in frenata, sebbene i pesi si
trasferiscano sulle ruote anteriori abbassando l'avantreno, il
carico aerodinamico diminuisce a causa della minore velocità,
facendo alzare l'auto. In pratica se su un rettilineo l'auto
tocca il fondo piatto, frenando non si abbassa ulteriormente ma
si alza.
[5.5] Elementi della sospensione:
Nel manuale di GP2 i termini ammortizzatore, sospensioni e
molle sono usati in modo non sempre chiaro. Per evitare ulteriore
confusione proveremo a chiarirli definitivamente.
In pratica l'unico contatto dell'auto con l'asfalto sono i
pneumatici. È chiaro che più questi aderiscono a terra e meglio
è. Ogni disallineamento col terreno (saltelli, inclinazioni,
pattinamento), porta a diminuire le prestazioni dell'auto. Oltre
a questo, gli elementi della sospensione, devono essere in grado
di sostenere l'auto quando questa viene schiacciata a terra dai
flussi d'aria alle alte velocità, e devono saper reagire agli
spostamenti di peso, in particolare a quelli più bruschi che ad
esempio avvengono quando si percorre una chicane; in definitiva
hanno un compito importantissimo e una buona regolazione è
fondamentale sia per la velocità che per la sicurezza.
I meccanismi che si occupano di questo aspetto, usando la
terminologia del gioco, sono: molle, barre antirollio e
ammortizzatori (che a loro volta hanno 4 regolazioni
indipendenti). Vediamoli in dettaglio:
- SOSPENSIONI : sono cosiddetti i bracci che partendo dalle
ruote le collegano alla vettura.
- MOLLE: sopportano il peso della vettura; la loro
rigidità influenza principalmente le altezze da terra,
soprattutto alle alte velocità sui rettilinei.
- AMMORTIZZATORI: dissipano il carico energetico a cui
vengono sottoposte le molle quando vengono sollecitate,
in particolare quando si tratta di assorbire le
irregolarità dell'asfalto come nel caso di buche o
dossi.
- BARRE ANTIROLLIO: mantengono equilibrate le auto nella
percorrenza di curve evitando un eccessivo inclinamento
verso l'esterno attorno al loro asse longitudinale.
In base a quanto rigide o morbide sono le varie regolazioni,
le forze esercitate sulla ruota vengono trasferite in maniera
diversa ai meccanismi interni, modificando così il comportamento
della vettura.
Giusto per farci un'idea di quello che stiamo dicendo,
immaginiamo la parte anteriore di una vettura di F1.
Immaginiamo ora la vettura ferma su un piano e una delle ruote
che fa un movimento verticale, come se prendesse prima una buca e
poi un dosso: questo movimento è controllato dagli
ammortizzatori.
Immaginiamo ora, sempre con l'auto ferma su un piano, di poter
premere con una mano il musetto verso il basso, e fare in modo
che la vettura si alzi e si abbassi: in questo caso, sono le
molle a controllarne il movimento.
Infine, per capire la funzione delle barre antirollio,
immaginiamo un'auto che percorre una curva a destra: il telaio
non rimarrà allineato all'asfalto ma tenderà ad adagiarsi a
sinistra, ruotando in senso antiorario (guardando da dietro la
vettura) attorno all'asse longitudinale della vettura stessa
(cioè quella linea immaginaria che attraversa tutta la monoposto
dal musetto alla coda): questo movimento è il rollio. In
pratica, si assiste ad un fenomeno di rollio quando l'angolo
formato dagli alettoni dell'auto e dall'asfalto è diverso da
zero. Per accentuarlo o limitarlo si interviene, appunto, sulle
barre antirollio.
In pratica le MOLLE reggono l'auto lungo i rettilinei e vengono
aiutate dalle BARRE ANTIROLLIO in curva. Gli AMMORTIZZATORI
apportano il loro contributo in entrata e in uscita di curva e
sulle superfici irregolari.
L'ammortizzatore e le molle sono indipendenti sulle quattro
ruote, mentre vi è una barra antirollio anteriore e una
posteriore.
Più le regolazioni sono morbide più le ruote seguiranno
l'asfalto, ma ciò non è sempre positivo, come vedremo più
avanti.
[5.6] Trasferimento dei pesi:
Ogni volta che si modifica la direzione o la velocità della
vettura, i pesi e le forze si spostano, scompensando l'assetto:
FRENATA |
Il peso si sposta in avanti; maggior
carico sulle ruote anteriori. |
ACCELERAZIONE |
Il peso si sposta all'indietro;
alleggerimento del carico sulle ruote anteriori. |
CURVA A DESTRA |
Il peso si sposta a sinistra; maggiore
carico sulle ruote di sinistra e minore su quelle di
destra. |
CURVA A SINISTRA |
Il peso si sposta a destra; maggiore carico sulle
ruote di destra e minore su quelle di sinistra. |
Ci sono alcune considerazioni importanti da tenere presente:
- Più una ruota (rispetto alle altre) è rigida, maggiore
sarà il carico che dovrà sopportare, di conseguenza è
più facile che perda aderenza.
- Più rigida è l'auto (tutte le regolazioni), maggiore è
la velocità di trasferimento del peso. Questo permette
una risposta di guida più pronta, controbilanciata però
da un comportamento più brusco della monoposto.
- Più morbida è l'auto (tutte le regolazioni), minore è
la velocità di trasferimento del peso. Si avrà, quindi,
una risposta di guida più lenta, ma un comportamento di
guida più "dolce".
[5.7] Pneumatici:
I pneumatici, come già detto, sono l'unico contatto dell'auto
con l'asfalto. La loro efficienza e fondamentale per ottenere
ottime prestazioni. Nel 1994 (anno a cui fa riferimento il gioco)
la Goodyear metteva a disposizione delle scuderie 4 tipi di
mescole: A, B, C, D. La mescola A è la più dura (si consuma
meno ma ha anche meno aderenza) e la D è la più morbida
(migliori prestazioni ma consumo elevato). Avendo il monopolio,
la Goodyear offriva per ogni gran premio un solo tipo di mescola
a tutti i team. È per questo motivo che il gioco non permette di
scegliere quale gomma montare. Per ogni circuito, comunque
vengono usate mescole diverse ed è possibile controllarne il
tipo nella finestra "ispeziona veicolo".
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[6.1] In generale:
Cerchiamo ora di capire come sfruttare quanto detto sopra per
avere un'auto stabile e veloce.
L'assetto di base permette di configurare:
- Gli alettoni posteriori
- Gli alettoni anteriori
- La ripartizione della frenata
- I rapporti delle marce
Queste variabili sono estremamente importanti perché
caratterizzano in maniera determinante il comportamento della
vettura. Prima di qualsiasi modifica bisogna necessariamente
raccogliere informazioni sul circuito da affrontare, sulle sue
caratteristiche e soprattutto analizzare curve e rettilinei.
Bisogna quindi rendersi conto, perlomeno a grandi linee, se un
circuito necessita di più o meno carico aerodinamico, se ha
bisogno di forti accelerazioni oppure alte velocità, ecc.
Nelle tabelle degli effetti vengono riportate le variazioni
sul comportamento dell'auto. Gli effetti secondari possono essere
più o meno presenti in rapporto alle regolazioni delle altre
parti della macchina.
Nelle tabelle dei controlli (tastiera, joystick, volante e
pedaliera) i consigli sono riportati solo quando vi è
un'evidente differenza rispetto agli altri.
Si tenga presente che quando si parla di "Joystick" si
intende sempre joystick ANALOGICO, inclusi i kit di volante e
pedaliera.
[6.2] Alettoni:
Gli alettoni servono per creare carico aerodinamico e fare in
modo che la vettura rimanga "incollata" a terra. È
chiaro che, sfruttando l'aria, maggiore è la velocità e più
alto è il carico. I valori vanno da 1 a 20. A 1 il carico è
minimo, mentre a 20 il carico è massimo.
ALETTONE |
EFFETTI PRINCIPALI |
EFFETTI SECONDARI |
Posteriore più carico |
Velocità maggiore in curva
e minore in rettilineo; maggiore stabilità e tenuta di
strada nelle curve veloci. |
Sottosterzo (in misura
minore); migliore efficienza della frenata; può
richiedere marce più corte; potrebbe spingere troppo la
parte posteriore dell'auto verso il basso facendo così
toccare il fondo piatto. |
Posteriore meno carico |
Velocità maggiore in
rettilineo e minore in curva. |
Sovrasterzo nelle curve
veloci; minore efficienza della frenata; può richiedere
marce più lunghe; si può tenere il baricentro dell'auto
più basso. |
Anteriore più carico |
Migliore percorrenza in
curva. |
Sovrasterzo (in misura
minore); potrebbe spingere troppo l'anteriore dell'auto
verso il basso facendo così toccare il fondo piatto. |
Anteriore meno carico |
Sottosterzo (generalmente si
usa il valore più alto possibile in rapporto
all'alettone posteriore) |
Si può tenere il baricentro
dell'auto più basso. |
CONSIGLI:
La prima volta che si prova una pista, bisogna cercare di
individuare la coppia dei valori degli alettoni
anteriore/posteriore più opportuna (es.: Monaco molto carico
mentre Monza molto scarico). Dopo aver preso la mano con questi
valori, provare con un carico minore e successivamente con un
carico maggiore fino a trovare valori ottimali. Questa è una
delle procedure principali che può far guadagnare anche qualche
secondo al giro. È da tenere presente che l'alettone anteriore
ha incidenza solo nella percorrenza in curva e sbagliarne il
valore non pregiudica eccessivamente il comportamento della
vettura. L'alettone posteriore, al contrario, può portare a
differenze di tempo di qualche secondo.
TASTIERA |
È meglio tenere sempre
l'alettone anteriore più carico di quello posteriore.
Questo permette di percorrere più velocemente sia le
curve che i rettilinei. Troppa differenza, però, può
portare ad un eccessivo sovrasterzo che riduce la
trazione in uscita di curva (pattinamento delle ruote in
accelerazione). L'assetto standard sottosterzante
proposto dal gioco non è adatto alla guida con la
tastiera e i controlli digitali in genere, in quanto non
è possibile aumentare o diminuire l'angolo di sterzata. |
JOYSTICK |
Giocando con un joystick
analogico potrete aumentare o diminuire l'angolo di
sterzata (curvare di più o di meno), e di conseguenza
potete per i primi tempi accontentarvi dell'assetto
sottosterzante proposto di default dal gioco, in quanto
è possibile correggere il sottosterzo della vettura
(quando non è eccessivo) con un maggiore uso dello
sterzo. Vi renderete però presto conto che alla lunga
questo comporta un usura eccessiva dei pneumatici
(soprattutto di quelli anteriori). È pertanto
consigliabile aumentare quanto più possibile il carico
sull'anteriore. Aumentare "quanto più
possibile" significa che bisogna evitare di
sbilanciare gli alettoni anteriori e posteriori
(caricando i primi e lasciando scarichi i secondi), pena
sbandamento ed eventuale testa-coda ad ogni curva.
La tattica ideale consiste nel configurare inizialmente
l'alettone posteriore in modo da trovare un buon
compromesso tra velocità e stabilità, e successivamente
regolare l'anteriore per correggere il
sottosterzo/sovrasterzo. |
[6.3] Ripartizione di frenata:
La ripartizione dei freni serve per spostare l'efficienza
della frenata verso le ruote anteriori o posteriori, e di
conseguenza può correggere un eventuale sottosterzo o
sovrasterzo, specie se dovuti al rispettivo bloccaggio (anche
parziale) delle ruote anteriori o posteriori. I valori vanno
(posteriore-anteriore) da 50%-50% a 25%-75%. Si può notare come
l'anteriore sia sempre più efficiente, questo perché in frenata
il carico dei pesi della vettura si sposta sempre in avanti.
% DI RIPARTIZIONE |
EFFETTI PRINCIPALI |
EFFETTI SECONDARI |
Verso l'anteriore |
Sottosterzo/minor
sovrasterzo |
Può bloccare le ruote
anteriori, con conseguente maggiore spazio di frenata. |
Verso il posteriore |
Sovrasterzo/minor
sottosterzo |
Può bloccare le ruote
posteriori, con conseguente maggiore spazio di frenata. |
CONSIGLI:
Questa regolazione è efficace solo in frenata. Modificarla se si
ha sovrasterzo o sottosterzo in entrata di curva.
TASTIERA |
È più facile avere
sottosterzo che sovrasterzo, quindi spostare la
percentuale verso il posteriore. |
JOYSTICK |
Assolutamente l'opposto. Con
un joystick è fin troppo facile bloccare le ruote
posteriori in frenata e causare l'ennesimo testa-coda
durante la percorrenza di una curva lenta (questo è
particolarmente evidente nelle chicane se si curva mentre
si sta contemporaneamente frenando): è consigliabile
quindi spostare inizialmente la ripartizione di frenata
verso l'anteriore (facendo attenzione a non causare
sottosterzo), lavorando eventualmente di sterzo per
aumentare l'angolo di sterzata. |
[6.4] Cambio:
Modificare il rapporto delle marce permette di avere più o
meno accelerazione o velocità. I valori vanno da 16 a 80 dove 64
è il rapporto diretto.
Nel menu realismo è possibile abilitare i guasti al motore e
alla trasmissione. Questi guasti sembrano casuali e non
dovrebbero avere rapporto con le regolazioni delle marce. Questo
significa che non dovete preoccuparvi se il motore rimane
fuorigiri per troppo tempo. Al contrario, le marce influiscono
sul consumo di carburante.
MARCE |
EFFETTI PRINCIPALI |
EFFETTI SECONDARI |
Corte |
Maggiore decelerazione
(freno motore), minore velocità su lunghi rettilinei. |
Maggiore accelerazione,
maggiore consumo di carburante. |
Lunghe |
Minore decelerazione (freno
motore), maggiore velocità sui lunghi rettilinei. |
Minore accelerazione, minore
consumo di carburante. |
CONSIGLI:
Nei circuiti lenti (es.: Monaco, Hungaroring) è bene usare marce
corte che consentono forti accelerazioni e decelerazioni, mentre
in circuiti veloci (es.: Monza, Hockenheim) marce lunghe
permettono maggiori velocità sui rettilinei. Come consiglia il
manuale, regolare la 1 marcia per la curva più lenta e la 6 per
il rettilineo più veloce (deve andare fuorigiri poco prima della
frenata). Le altre marce vanno successivamente regolate
considerando le curve presenti nel circuito. Se, ad esempio, c'è
una curva che va presa in 4 marcia, regolate la marcia per essere
ottimale in quella curva. L'importante è, una volta regolate la
prima e la sesta marcia, trovare un giusto bilanciamento fra le
altre, in modo da non ritrovarsi con rapporti eccessivamente
lunghi fra alcune marce, ed eccessivamente corti fra altre.
È importante ricordare che tutte le marce (ad esclusione della
sesta) possono inoltre venire usate come freno motore (effetto
che nel gioco si nota moltissimo), ed è molto importante evitare
che, scalando le marce, l'auto freni troppo inserendosi in curva
più lentamente di quanto si potrebbe. Se ad esempio in una curva
si scala fino in prima e la percorrenza ottimale è di 100 km/h,
usando una prima troppo bassa per avere più accelerazione si
può avere troppa frenata e scendere sotto i 100 km/h, così per
tutte le altre marce. Questo principio vale per qualsiasi sistema
di controllo. In linea di massima, fissata la 6 marcia, è meglio
avere rapporti molto vicini tra loro anche a scapito delle prime
marce che potrebbero rivelarsi molto lunghe; questo su alcune
piste paga moltissimo in termini di prestazioni, perché consente
forti accelerazioni.
TASTIERA |
Per chi usa la tastiera,
essendo abilitato l'aiuto trazione, è basso il rischio
di pattinamento in uscita di curva, ma è bassa anche la
velocità di accelerazione. Perciò è meglio avere le
prime marce lunghe ma vicine tra loro.
(era: meglio marce corte piuttosto che lunghe.
L'esperienza ci ha fatto però notare che l'influenza del
freno motore è maggiore di quella dell'accelerazione
alzando di conseguenza i tempi sul giro.) |
JOYSTICK |
Qui i rapporti delle marce
c'entrano poco: DOVETE imparare a modulare
l'accelerazione, soprattutto se giocate con
l'aiuto-trazione disabilitato (il che dà molte più
soddisfazioni). La possibilità di parzializzare
l'acceleratore ci consente di sperimentare liberamente
diverse configurazioni delle marce per adattarle al tipo
di circuito: la quantità di accelerazione progressiva
dovrà venire dal nostro piede (pardon, mano), e non dal
motore (che comunque ci aiuterà non poco se è
configurato a dovere). |
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[7.1] In generale:
Una volta che abbiamo impostato la configurazione base,
possiamo migliorare ulteriormente la vettura ottimizzando le
regolazione in assetto avanzato 1 e 2. Queste ultime regolazioni
migliorano le prestazioni esclusivamente in entrata e in uscita
di curva.
La differenza tra assetto avanzato 1 e 2 consiste solo nella
suddivisione dell'ammortizatore in 4 controlli separati, con
l'aggiunta del controllo dei packer. Da ora in avanti parleremo
quindi solo considerando le regolazioni dell'assetto avanzato 2.
Nell'assetto avanzato si regolano:
- Le barre antirollio (anteriore e posteriore)
- Le molle (1 x ruota)
- Le altezze dal suolo (1 x ruota)
- Le fasce elastiche o "packer" (1 x ruota)
- Gli ammortizzatori ascendenti (1 x ruota)
- Gli ammortizzatori disco (1 x ruota)
- Gli ammortizzatori rallentati (1 x ruota)
- Gli ammortizzatori disco rallentati (1 x ruota)
Anche se la maggior parte delle regolazioni sono indipendenti
per ogni ruota, considereremo modifiche differenti solo tra
l'anteriore e il posteriore , quindi simmetriche tra destra e
sinistra (salvo diversamente specificato).
[7.1.1] Chiarimenti sul manuale (versione italiana):
Cerchiamo di fare un po' di chiarezza sui nomi delle varie
regolazioni degli ammortizzatori. Il manuale, in questo caso, usa
definizioni diverse da quelle che sono nel gioco. Per evitare
equivoci faremo riferimento esclusivamente al gioco e alle voci
presenti nella finestra "Menu di allestimento auto
avanzato" che riportiamo con accanto, per dovere di cronaca,
le definizione usate nel manuale:
- Ammortizzatore Ascendente = Ammortizzatore di salto
veloce
- Ammortizzatore Disco = Ammortizzatore di rimbalzo veloce
- Ammortizzatore Rallentato = Ammortizzatore di salto lento
- Ammortizzatore Disco Rallentato = Ammortizzatore di
rimbalzo lento
[7.2] Barre antirollio:
Le barre antirollio servono per controllare in curva il
trasferimento di peso della vettura dall'interno verso l'esterno
(rollio). Di conseguenza sono molto importanti in curva. I valori
(libbre x pollice) vanno: per le anteriori da 0 a 12.500, per le
posteriori da 0 a 1.250.
BARRE ANTIROLLIO |
EFFETTI PRINCIPALI |
EFFETTI SECONDARI |
Posteriori più rigide |
Perdita di trazione in
uscita dalle curve, sovrasterzo. |
Minore aderenza su superfici
irregolari; maggior consumo dei pneumatici posteriori;
risposta di guida più pronta. |
Posteriori più morbide |
Maggiore trazione in uscita
dalle curve. |
Sottosterzo; maggiore
aderenza in curva su superfici irregolari; minore consumo
dei pneumatici posteriori; risposta di guida meno pronta. |
Anteriori più rigide |
Sottosterzo, risposta di
guida più pronta. |
Minore aderenza su superfici
irregolari; maggiore consumo pneumatici anteriori. |
Anteriori più morbide |
Maggior aderenza in curva. |
Sovrasterzo; minore consumo
dei pneumatici; risposta di guida meno pronta. |
CONSIGLI:
Il principale effetto è quello di dare trazione in uscita di
curva. Più sono morbide, sia le anteriori che le posteriori,
meglio è: avrete più aderenza e più trazione. Evitare di
sbilanciare troppo tra l'anteriore e il posteriore. Gli
inconvenienti che può creare troppa "morbidezza" sono
l'eccessivo movimento del telaio che può far toccare il fondo
piatto, richiedendo maggiore altezza, e una risposta di guida
meno pronta che può creare fastidi nelle chicane veloci. Le
barre antirollio sono in stretta correlazione con le molle e in
genere è sempre meglio irrigidire queste ultime e ammorbidire le
barre.
[7.3] Molle:
Le molle controllano i movimenti verticali della vettura. I
valori (libbre x pollice) vanno: per le anteriori da 800 a 1.600,
per le posteriori da 600 a 1.400.
MOLLE |
EFFETTI PRINCIPALI |
EFFETTI SECONDARI |
Posteriori più rigide |
Risposta di guida più
pronta; perdita di trazione in uscita dalle curve;
possibilità di abbassare le altezze da terra. |
Sovrasterzo; minore aderenza
su superfici irregolari; maggior consumo dei pneumatici
posteriori. |
Posteriori più morbide |
Maggiore trazione in uscita
dalle curve; necessità di aumentare le altezze da terra. |
Sottosterzo; maggiore
aderenza in curva su superfici irregolari; minore consumo
dei pneumatici posteriori; risposta di guida meno pronta. |
Anteriori più rigide |
Risposta di guida più
pronta; possibilità di abbassare le altezze da terra. |
Sottosterzo; minore aderenza
su superfici irregolari; maggiore consumo pneumatici
anteriori. |
Anteriore più morbide |
Maggior aderenza in curva;
necessità di aumentare le altezze da terra. |
Sovrasterzo; minore consumo
dei pneumatici; risposta di guida meno pronta. |
CONSIGLI:
Le molle e le barre antirollio, in pratica, fanno la stessa cosa
in situazioni diverse. Le molle hanno efficacia soprattutto nei
rettilinei e le barre in curva. Entrambe le regolazioni, se
ammorbidite, migliorano la trazione. Siccome, generalmente, si
inizia ad accelerare prima della fine della curva, è la barra
antirollio che da maggiori benefici in trazione. Per questo
motivo è preferibile privilegiare la morbidezza delle barre
piuttosto che delle molle. L'eventuale perdita di trazione dovuta
a molle più rigide si noterebbe solo con accelerazioni da fermo,
come in partenza.
[7.4] Altezze da terra:
La regolazione delle altezze da terra regola la distanza tra
il telaio e l'asfalto in funzione delle molle, barre e
ammortizzatori, per avere un baricentro più basso e di
conseguenza più carico aerodinamico. Il valore in millimetri è
riferito alla vettura ferma e va da 15 a 50 per l'anteriore e da
20 a 80 per il posteriore. Quando l'auto è in movimento le
altezze variano e il fondo piatto può toccare l'asfalto
consumandosi e riducendo la velocità. Per ottimizzare le altezze
l'unico sistema è provare l'auto in pista.
ALTEZZE |
EFFETTI PRINCIPALI |
EFFETTI SECONDARI |
Aumentare posteriori |
Sovrasterzo dovuto ad un
minore carico aerodinamico posteriore. |
Consente di ammorbidire gli
elementi della sospensione posteriore per aumentare le
prestazioni. |
Diminuire posteriori |
Sottosterzo/minor
sovrasterzo dovuto ad un maggior carico aerodinamico
posteriore. |
Possibilità di
deterioramento del fondo piatto posteriore; limita l'uso
degli elementi della sospensione posteriore morbidi. |
Aumentare anteriori |
Sottosterzo dovuto ad un
minore carico aerodinamico anteriore. |
Consente di ammorbidire gli
elementi della sospensione anteriore per aumentare le
prestazioni. |
Diminuire anteriori |
Sovrasterzo/minor
sottosterzo dovuto ad un maggiore carico aerodinamico
anteriore. |
Possibilità di
deterioramento del fondo piatto anteriore; limita l'uso
degli elementi della sospensione anteriore morbidi. |
CONSIGLI:
Cercate di tenere la macchina più bassa possibile
compatibilmente con le altre regolazioni. Ridurre l'altezza per
avere maggiore carico è preferibile piuttosto che aumentare il
carico degli alettoni, in quanto minori altezze da terra non
comportano una riduzione della velocità dell'auto nei rettilinei
(al contrario di alettoni più inclinati).
[7.5] Ammortizzatori ascendente e rallentato:
Gli ammortizzatori, in genere, svolgono la loro funzione in
entrata e in uscita di curva. Questi due controlli, in
particolare, dissipano l'energia delle molle e sono più
efficienti su superfici irregolari. Il manuale li chiama "di
salto" perché praticamente "spingono" la ruota in
basso cercando di tenerla il più possibile incollata all'asfalto
evitando che si sollevi.. L'ammortizzatore ascendente è per le
alte velocità e va da 0 a 8, mentre quello rallentato è per le
basse velocità e va da 0 a 24, entrambi hanno gli stessi valori
sia per l'anteriore che per il posteriore.
ASCENDENTE
RALLENTATO |
EFFETTI PRINCIPALI |
EFFETTI SECONDARI |
Posteriori più rigidi |
Sovrasterzo. |
Minore trazione; maggiore
consumo dei pneumatici posteriori. |
Posteriori più morbidi |
Sottosterzo. |
Maggiore trazione; minore
consumo dei pneumatici posteriori. |
Anteriori più rigidi |
Sottosterzo. |
Maggiore consumo dei
pneumatici anteriori. |
Anteriori più morbidi |
Sovrasterzo. |
Minore consumo dei
pneumatici anteriori. |
CONSIGLI:
Una buona regolazione di questo tipo di ammortizzatore è utile
in particolare sui cordoli. Anche se questi sarebbero da evitare,
spesso è necessario salirci sopra, soprattutto in uscita di
curva. In casi come questo avere le ruote ben aderenti
all'asfalto, malgrado gli scossoni, consente di avere più
stabilità e più trazione.
[7.6] Ammortizzatori disco e disco rallentato:
Rispetto ai precedenti hanno un'ulteriore efficacia in entrata
e in uscita di curva e danno più controllo in caso di sbandate,
che durano più a lungo se gli ammortizzatori sono rigidi.
Immaginate per esempio di frenare bruscamente: le ruote,
bloccandosi, strisciano sull'asfalto. È come se il telaio
continuasse la sua direzione e le ruote si volessero aggrappare
all'asfalto rimanendo indietro. Gli ammortizzatori disco
controllano, quindi, il movimento orizzontale delle ruote.
Anche questo controllo dell'ammortizzatore è regolabile in
maniera indipendente per le alte e basse velocità. Le prime
vanno da 0 a 8 e le seconde vanno da 0 a 24 sia per l'anteriore
che per il posteriore.
DISCO
DISCO RALLENTATO |
EFFETTI PRINCIPALI |
EFFETTI SECONDARI |
Posteriori più rigidi |
Sovrasterzo. |
Minore trazione; maggiore
consumo dei pneumatici posteriori. |
Posteriori più morbidi |
Sottosterzo. |
Maggiore trazione; minore
consumo dei pneumatici posteriori. |
Anteriori più rigidi |
Sottosterzo. |
Maggiore consumo dei
pneumatici anteriori. |
Anteriori più morbidi |
Sovrasterzo. |
Minore consumo dei
pneumatici anteriori. |
CONSIGLI:
Se avete problemi di sottosterzo o sovrasterzo in entrata e in
uscita di curva, cioè, nei momenti in cui vi è un notevole
trasferimento di pesi, queste regolazioni consentono di
correggerli. Tenete presente che di solito, come dice anche il
manuale, il valore degli ammortizzatori disco e disco rallentato,
devono essere 2/3 di quelli ascendente e rallentato (es.:
ascendente 6 e disco 4, rallentato 15 e disco rallentato 10).
[7.7] Packer:
I packer sono dei distanziatori che servono per limitare la
corsa delle molle. Il valore, espresso in millimetri, va da 0 a
40 per l'anteriore e da 0 a 80 per il posteriore.
PACKER |
EFFETTI PRINCIPALI |
EFFETTI SECONDARI |
Posteriori più rigidi |
Sovrasterzo. |
Minore trazione; maggiore
consumo dei pneumatici posteriori. |
Posteriori più morbidi |
Sottosterzo. |
Maggiore trazione; minore
consumo dei pneumatici posteriori. |
Anteriori più rigidi |
Sottosterzo. |
Maggiore consumo dei
pneumatici anteriori. |
Anteriori più morbidi |
Sovrasterzo. |
Minore consumo dei
pneumatici anteriori. |
CONSIGLI:
Per ottenere un maggior carico aerodinamico, come abbiamo gia
detto, è bene tenere le altezze da terra le più basse
possibili. Questo si ottiene irrigidendo le molle, le barre
antirollio o gli alettoni. Se però volete mantenere una certa
"morbidezza" degli elementi della sospensione e allo
stesso tempo tenere bassa la vettura, potete usare i packer che
spesso permettono di ottenere ottimi bilanciamenti della vettura.
[7.8] Consigli finali:
Per concludere questa sezione sull'assetto vogliamo darvi
alcune ulteriori informazioni. Quando provate un'auto in pista,
fatelo nella sezione "Allenati su un circuito" in modo
che non ci sia nessun altro pilota a darvi fastidio; inoltre, in
questo modo, potrete avere a disposizione set di gomme nuove ogni
volta che rientrate ai box. Cercate di essere costanti nelle
prestazioni e ad ogni modifica provate diversi giri, sempre con
gomme nuove e stessa quantità di carburante. Oltre a cercare di
girare più velocemente, cercate soprattutto di
"sentire" il comportamento della macchina. Se apportate
modifiche sostanziali, come ad esempio un aumento del carico
degli alettoni, cercate di girare a lungo. Spesso capita,
infatti, che si affronti una curva sempre allo stesso modo.
Abituarsi a cambiare i punti di riferimento e la velocità di una
curva non è facile e può capitare che un miglioramento di
assetto non si noti a causa della nostra scarsa capacità di
adattamento. Comunque non preoccupatevi più di tanto e date
tempo al tempo. Vedrete che quando affronterete lo stesso
circuito, dopo aver provato anche tutti gli altri, migliorerete i
tempi, a parità di assetto, e riuscirete a trovarne di migliori.
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L'analisi delle prestazioni è una sezione del programma molto
utile per poter "analizzare" (appunto) i dati
registrati durante un giro di warm up oppure durante una sessione
di qualifica o di prove libere. L'analisi ovviamente non è fine
a sé, ma serve per poter apportare alcune correzioni all'assetto
della vettura, soprattutto in quei casi in cui è difficile
capire di quali correttivi la macchina ha bisogno ed evitare
perciò di dovere andare troppo per tentativi.
Questa sezione è raggiungibile in due maniere differenti: dal
Menu di guida, scegliendo Opzioni di guida e quindi Analisi delle
prestazioni; oppure dal posto di guida durante una qualsiasi
sessione di prove, ritornando ai box e selezionando Messa a
punto. Nel primo caso si può accedere solo ai quei dati sui giri
già precedentemente archiviati. Nel secondo caso, invece, il
programma estrae i dati di tutti i giri disponibili della
sessione di prove in corso.
La registrazione dei dati telemetrici inizia da quando la
macchina esce dai box ed i giri vengono registrati ogni volta che
si supera la linea del traguardo oppure quando si rientra ai box.
Dalla prima videata si possono scegliere uno o due giri, fra
quelli disponibili, per la successiva analisi grafica dei dati.
È possibile salvare i giri più significativi e richiamare
quelli in precedenza salvati. Suggeriamo di memorizzare i files
con un nome che ne richiami con facilità una caratteristica
peculiare (es. il tempo sul giro, un assetto particolare degli
alettoni oppure un diverso stile di guida). Purtroppo potete
analizzare i grafici solo sul monitor in quanto non è possibile
stamparli.
Una volta selezionati i giri da analizzare, vediamo quali sono i
dati che possiamo rendere più leggibili grazie all'aiuto della
grafica:
- Giri del motore
- Velocità
- Marcia
- Utilizzo dell'acceleratore
- Utilizzo dei freni
- Utilizzo dello sterzo
- Altezza da terra della vettura (per ogni singola ruota)
- Corsa delle sospensioni (per ogni singola ruota)
- Slittamento delle ruote (per ogni singola ruota)
N.B.: Per chi utilizza la tastiera, i dati relativi
all'acceleratore, ai freni ed allo sterzo hanno un'importanza
relativa, in quanto non è possibile gestire queste funzioni
della vettura in modo progressivo, ma solo attivandole o
disattivandole (on-off).
[8.1] Giri del motore:
A conferma di quanto visualizzato sul nostro display durante
il giro veloce, si può vedere se e in quale punto il motore va
fuori giri. Questa analisi ci permette principalmente di definire
il miglior rapporto per la sesta marcia (in funzione del maggiore
o minore carico aerodinamico). È interessante notare come questa
curva vari ogni qualvolta si cambia il rapporto delle marce. A
questo tipo di analisi, però, alcuni preferiscono un controllo
visivo (led dei giri del motore sul cruscotto) direttamente in
pista. Entrambi i metodi vanno più che bene.
[8.2] Velocità:
Mostra la velocità nei singoli punti del circuito. Questo
grafico ci permette di trovare il punto più veloce del circuito,
per il quale adattare la sesta marcia (vedi "giri del
motore"). Se nel punto di maggior numero di giri del motore,
la velocità massima non ci sembra sufficiente, possiamo
intervenire sugli alettoni (o sul baricentro) della vettura per
renderla più veloce in rettilineo. Dal confronto della curva di
due giri diversi, possiamo vedere quali punti del circuito sono
stati percorsi a velocità più o meno elevata.
Anche se in realtà questa lettura non ci dice effettivamente e
direttamente quanto "tempo" abbiamo guadagnato o perso
a causa della differente velocità, tramite un'attenta analisi
del grafico è invece possibile capire le cause, in termini di
velocità pura, di un tempo migliore o peggiore su due giri
differenti (è sufficiente controllare i "picchi" della
curva del grafico in relazione ai vari punti del circuito).
[8.3] Marcia:
Ci viene mostrato in quale punto è avvenuto il cambio del
rapporto. Confrontando l'analisi di più giri con la curva della
velocità, è possibile valutare se è preferibile -ad esempio-
percorrere una determinata curva in seconda piuttosto che in
terza, e quindi di capire quale nostro stile di guida è più
"redditizio".
[8.4] Utilizzo dell'acceleratore:
Per chi dispone di volante o joystick, è utile per valutare
quale curva di accelerazione produce gli effetti migliori grazie
ad una minore perdita di aderenza, dovuta soprattutto ad una
accelerazione troppo brusca (oppure a sospensioni troppo rigide).
[8.5] Utilizzo dei freni:
Confrontando i dati di due giri, ci permette di vedere quale
punto di frenata comporta una migliore velocità in curva.
Ovviamente il risultato ottimale dell'assetto della vettura si ha
quando questo ci permette di ritardare il più possibile il punto
di frenata.
[8.6] Utilizzo dello sterzo:
Visualizza graficamente quando e di quanto abbiamo sterzato
verso sinistra (curva verso l'alto) o verso destra (verso il
basso), e consente di confrontare due (o più) modi diversi di
impostare la traiettoria in curva.
[8.7] Altezza da terra della vettura:
Visualizza la distanza del punto più basso della vettura da
terra. I dati sono relativi alle singole ruote, per cui vedremo
ad esempio per le ruote posteriori due curve identiche sul
grafico quando si viaggia in rettilineo, mentre le due curve si
discosteranno notevolmente quando si percorrerà una curva.
L'analisi di questi dati ci permette di regolare le altezze
dell'anteriore e del posteriore ed eventualmente anche la
rigidità delle molle oppure la quantità di packer affinché la
macchina sia la più bassa possibile, senza però toccare a
terra. Al fine di avere una vettura migliore ripetiamo che è
necessario avere un baricentro il più basso possibile. La
distanza visualizzata non dovrebbe mai toccare lo
"zero" (contrariamente al manuale secondo il quale non
dovrebbe mai scendere sotto 10 mm.) perché indicherebbe che in
quel punto lo scalino ha toccato il fondo stradale. Il valore
visualizzato, inoltre, si riferisce al centro della macchina;
quindi quando diminuite, ad esempio, l'altezza dell'anteriore di
5 mm., l'altezza globale della vettura non diminuirà dello
stesso valore perché nel frattempo voi non avete abbassato il
posteriore (lo stesso dicasi nel caso di assetto diverso fra
destra e sinistra della macchina). Per una migliore stabilità,
è consigliabile tenere il posteriore leggermente più alto da
terra rispetto all'anteriore.
[8.8] Corsa delle sospensioni:
Il grafico visualizza la lunghezza della corsa rimanente alle
sospensioni in relazione ai packer installati, e ci informa su
quanti packer sono necessari per mantenere alto lo scalino
rispetto all'asfalto. L'analisi di questo dato ci permette di
ridurre questa distanza al minimo utilizzando tanti packer quanto
il valore della corsa rimanente alle sospensioni. Se vengono
aggiunti più packer di quanto richiesto, otterremo l'effetto che
in alcuni tratti del circuito correremo al massimo della
compressione, e la curva del grafico in quei punti sarà piatta.
Una volta installati i packer, ogni volta che riducete l'altezza
di 3 mm. dovrete aggiungere 3 mm. di packer per evitare che lo
scalino tocchi a terra. L'analisi del consumo dello scalino
permetterà di verificare se si è operato bene.
[8.9] Slittamento delle ruote:
Ci permette di verificare la corretta aderenza delle quattro
ruote in tutti i punti del circuito. I valori visualizzati
rappresentano la velocità dei pneumatici sul circuito. È ovvio
che la ruota esterna nella percorrenza di una curva dovrà fare
più strada, così come la ruota che si blocca in frenata
mostrerà un picco verso il basso nel grafico. È possibile
quindi intervenire sull'assetto della macchina per migliorare la
trazione su un fondo irregolare o in curva, utilizzando
ammortizzatori più o meno rigidi.
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[9.1] Note introduttive:
Prima di affrontare le problematiche di una gara, è bene
ricordare il significato di alcuni termini che ricorrono
frequentemente, quali sottosterzo, sovrasterzo e controsterzo. La
conoscenza del loro significato e delle tecniche di guida per
correggerli sono estremamente importanti: padroneggiare con
questi termini significa riuscire a rimanere in pista!
Ricordatevi che un buon pilota cerca sempre di spingere ad ogni
giro la macchina al massimo delle sue potenzialità, ma le
condizioni della pista, della vettura e anche del pilota, non
sono sempre ottimali ed è molto facile superare il limite: solo
i migliori riescono ad uscire da questi "momenti di
crisi" e a portare la macchina in fondo alla gara.
[9.2] Controsterzo:
Il controsterzo è una manovra che serve a compensare la
perdita di aderenza del posteriore. La macchina si comporta come
se le ruote anteriori andassero maggiormente verso l'interno e
quelle posteriori verso l'esterno, mandando l'auto in testacoda.
Per correggere questa situazione bisogna controbilanciare la
rotazione sterzando verso l'esterno della curva e
contemporaneamente usando l'acceleratore per controllare la
sbandata. Appena si "sente" che i pneumatici hanno
ripreso aderenza, questi vanno immediatamente riallineati,
altrimenti la vettura sbanderà dalla parte opposta (ottenendo
così il famigerato "effetto pendolo"). Questa manovra
dev'essere eseguita rapidamente ma con molta delicatezza e
sensibilità. La buona conoscenza del controsterzo è
fondamentale per un pilota.
[9.3] Sottosterzo:
Il sottosterzo avviene quando la macchina, invece di seguire
la traiettoria impostata, tende ad andare diritta. Può avvenire
in tre punti diversi della curva: in entrata, in percorrenza e in
uscita. Il sottosterzo in entrata di curva può essere dovuto ad
un'eccessiva frenata che blocca i pneumatici anteriori. In tal
caso, per correggere la manovra e riallineare l'auto sulla
traiettoria ideale i piloti di Formula 1 tendono a
"modulare" la frenata rilasciando leggermente il pedale
del freno, in modo da evitare il blocco delle ruote (sperando di
non uscire di pista) e riacquistare così aderenza sull'asfalto.
A questo punto è bene fare una precisazione: in GP2 questo è
possibile solo se si usa un joystick analogico. Se si guida con
la tastiera, l'unica soluzione è quella di rilasciare il
pulsante del freno e premerlo di nuovo in sequenza continua, fino
ad ottenere i risultati desiderati.
Se la perdita di aderenza è invece dovuta ad un'eccessiva
sterzata (l'angolo delle ruote supera i 30 gradi), bisogna
cercare di raddrizzare lo sterzo per dare la possibilità ai
pneumatici di aderire alla pista.
In tutti gli altri casi generalmente c'è una perdita di aderenza
dovuta a poco carico sulle ruote anteriori (per esempio in
accelerazione o se l'alettone anteriore ha poca incidenza), unito
ad un'eccessiva velocità in entrata di curva. In questo caso
dovrebbe bastare rilasciare l'acceleratore ed eventualmente
toccare leggermente il pedale del freno per trasferire il peso
sull'avantreno.
[9.4] Sovrasterzo:
Il sovrasterzo avviene quando la macchina, invece di seguire
la traiettoria impostata, tende a chiudere troppo la curva
facendo sbandare il posteriore. Può avvenire in tre punti
diversi della curva: in entrata, in percorrenza e in uscita. Se
il sovrasterzo avviene in entrata o in percorrenza di curva, è
dovuto ad un alleggerimento del carico posteriore; se avviene in
uscita è dovuto, più frequentemente, ad un'eccessiva
accelerazione. In qualsiasi caso la correzione più opportuna è
quella del controsterzo, cercando sempre di non essere troppo
bruschi nella manovra. In taluni casi può essere utile
"aiutare" il controsterzo riducendo inizialmente
l'accelerazione durante la percorrenza della curva, trasferendo
parte del carico sulle ruote anteriori per garantire una miglior
aderenza in fase di controsterzata: tale manovra deve però
essere IMMEDIATAMENTE seguita da un controsterzo accelerato,
altrimenti avrete solo favorito la sbandata della vettura (si
tratta comunque di movimenti misurati in infinitesimi di
secondo).
[9.5] Testacoda:
Quando non riusciamo a controllare il sovrasterzo, molto
probabilmente l'auto finisce per girare su se stessa, cioè va in
testacoda. Se siamo fortunati, e preparati, possiamo utilizzare
il testacoda a nostro favore. Infatti se ci rendiamo conto che
ormai non c'è più niente da fare per evitare il testacoda
possiamo, a condizione di non essere finiti fuori pista,
accentuare l'effetto accelerando bruscamente, in modo da
completare un angolo di 360 gradi (anche due se la velocità è
molto elevata) e recuperare la giusta posizione (se è necessario
è opportuno aiutarsi anche con lo sterzo). Chiaramente è più
facile a dirsi che a farsi ma, data la situazione, tanto vale
provare: le prime volte è fin troppo facile perdere l controllo
del mezzo e finire fuori pista, ma con un po' di allenamento (e
con un po' di pazienza) è possibile ottenere ottimi risultati.
[9.6] Consigli per chi usa la tastiera:
A differenza di chi gioca con un controllo analogico, con la
tastiera non è possibile usare le stesse tecniche di guida
(acceleratore a metà, frenata più o meno accentuata, ecc.). È
però possibile "pompare" sui tasti. In frenata, per
esempio, invece di tenere premuto il tasto del freno dall'inizio
alla fine, potete premerlo e rilasciarlo molto velocemente. In
questo modo riuscirete ad avere una frenata più efficace senza
bloccare le ruote. In accelerazione, generalmente, non serve
perché è abilitato l'aiuto trazione. Questa tecnica non è
semplice da applicare, ma una volta appresa può dare molte
soddisfazioni (è perchè non hai mai provato con un
volante...;-) NdMarco). A proposito di volante,
è bene ricordare ancora una volta come sia di fondamentale
importanza per la corretta riuscita di tutte le manovre la
regolazione del sistema di controllo per chi usa un joystick
analogico. Per ulteriori chiarimenti, si consulti la sezione
2.1.1 del secondo documento.
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Logicamente, ognuno ha il suo. È possibile però distinguerli
in aggressivo e progressivo. Uno stile di guida aggressivo
presuppone un comportamento della macchina più rigido, più
pronto ma anche più nervoso. Uno stile di guida progressivo, al
contrario, necessita di un'auto più morbida, più dolce.
Chiaramente si sta parlando di F1, le differenze quindi sono
minime, ma evidenti. Per semplificare si può dire che, un pilota
aggressivo frena più tardi e con maggior decisione, affronta la
curva a velocità ridotta e accelera velocemente in uscita; un
pilota progressivo inizia a frenare prima, ma prende la curva
più velocemente e accelera senza esagerare. Non esiste uno stile
migliore dell'altro: tutto dipende dalla personalità del pilota.
Semmai l'unica differenza può essere nella maggiore
sollecitazione meccanica di una guida aggressiva. Bisogna poi
tenere presente che anche i circuiti possono richiedere
differenti stili di guida, di conseguenza un pilota si troverà
meglio in alcuni e peggio in altri.
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[11.1] In generale:
Ci sono piloti calcolatori e piloti improvvisatori, piloti
sempre all'attacco e altri d'attesa, c'è chi non rinuncia ad un
sorpasso azzardato, chi preferisce andare sul sicuro. Insomma
c'è ne sono di tutti i tipi e voi potete immedesimarvi in ognuno
di loro. Una certa pianificazione, però, è utile, o meglio, è
bene avere le idee chiare sui rischi e i benefici di ogni
manovra.
Tutti i consigli e i commenti fanno riferimento ad una completa
simulazione della gara: due giorni di qualifiche, lunghezza della
gara al 100%, invulnerabilità (F4) disabilitata, tutti i guasti
abilitati... e quello che succede, succede! Non si ricomincia
quando si sbaglia. In questo modo si imparano a valutare tutti i
rischi prima di agire, come nella realtà.
[11.2] Qualifiche:
Un buon tempo nelle qualifiche significa una buona posizione
di partenza e maggiori probabilità di vittoria. Cominciate
quindi senza puntare al record ma solo ad un buon tempo. Se
riuscirete ad ottenerlo vi sentirete più tranquilli perché,
male che vada, avrete già in tasca una buona posizione. Per
cercare la pole position dovete tenere presente che le migliori
condizioni della vettura sono:
Gomme nuove |
Stabilite da subito quante
soste fare in gara e se volete che vi montino ogni volta
gomme nuove. In tal caso usate per le qualifiche i set
rimanenti. |
Poco carburante |
Meno carburante avete a
bordo, meglio è. La quantità ottimale è quella per 4
giri: 1 di lancio e 2 cronometrati. Il carburante
rimanente, molto probabilmente, non è sufficiente per
rientrare ai box, ma non è importante perché potete
usare il tasto Q. |
Attenzione a non superare i 12 giri consentiti, altrimenti vi
verranno annullati tutti i tempi di quella sezione di prove.
[11.3] Gara:
Finalmente è giunto il momento più impegnativo ma anche il
più emozionante: la gara. Vedremo, nei dettagli, ogni momento ed
ogni situazione della gara e cercheremo di capire come sfruttarli
al massimo. Ricordatevi che vincere un gran premio dà
soddisfazione, ma vincere il campionato mondiale ne dà ancora di
più! :)
È quindi necessario valutare ogni situazione anche in
riferimento all'intera stagione, e non solamente alla corsa che
si sta disputando..
[11.3.1] Partenza:
È la fase forse più delicata di tutta una gara. Partire tra
i primi, se non addirittura in pole position, offre buone
possibilità di vittoria. Attenzione quindi a saper sfruttare un
eventuale vantaggio sulla griglia di partenza.
Se non partite
in pole position |
Gli avversari tendono quasi
sempre ad impostare la prima curva dopo la partenza nel
modo più corretto possibile. Praticamente, anche se si
sorpassano, tendono a stare da un lato piuttosto che
dall'altro, offrendo, quindi, un "canale" in
cui potete recuperare diverse posizioni, soprattutto se
partite molto indietro.
Un buon esempio è costituito dalla prima curva (a
sinistra) del circuito di Monza, in cui è spesso
sufficiente stare sulla parte sinistra della pista per
entrare all'interno della curva e tagliare di conseguenza
fuori numerosi avversari. |
Evitate
incidenti |
Gli incidenti sono sempre da
evitare, ma in particolare in partenza. Questo perché se
vi capita un incidente a metà gara e dovete andare ai
box, rientrando in pista, con gli avversari ormai molto
"diluiti" lungo il percorso, non perdereste
troppe posizioni. Se invece capita in partenza o nei
primi giri, quando uscirete dai box sarete sicuramente
ultimi. |
Attenzione alle gomme |
In partenza e nel primo giro le gomme
non sono ancora perfettamente in temperatura e offrono
prestazioni ridotte. Attenzione, quindi, nelle frenate e
in curva. |
Per chi usa la tastiera o controlli digitali, la partenza è
un po' un problema perché non si può controllare l'acceleratore
in modo progressivo.
[11.3.2] Soste ai box:
È importante saper valutare, per ogni circuito, il numero di
soste ai box. Più soste si fanno, minore è la quantità di
carburante a bordo e maggiore l'efficienza delle gomme. Il
guadagno di velocità, però, deve essere maggiore del tempo
perso ai box.
Configurazione
auto |
Il tipo di configurazione
influisce sul numero delle soste, che potrebbero essere
maggiori per un'auto più rigida. |
Caratteristiche
del circuito |
Valutate il tipo di
circuito. Tenete in considerazione sia le possibilità di
sorpassare (se sono poche conviene fare poche soste, per
cercare di mantenere la propria posizione), sia il tipo
di asfalto che può essere più o meno abrasivo per le
gomme. |
Corsia dei box |
Se siete abituati nelle prove a
rientrare ai box con il tasto Q, date un'occhiata a
com'è fatta la corsia dei box, se cioè vi fa perdere
più o meno tempo. Ricordatevi che nei box si transita,
in gara, ad 80 km/h.
Usando un controllo di tipo analogico SENZA l'aiuto
trazione abilitato, bisogna stare attenti a non
continuare a tenere accelerato al massimo quando si sta
uscendo dalla corsia dei box, in quanto nel momento in
cui il limitatore automatico di velocità (quello che ci
fa andare a 80 Km/h) si disattiva, un'accelerazione
troppo brusca causerebbe inevitabilmente un grandissimo
pattinamento di ruote. Di conseguenza è quasi
obbligatorio imparare il punto preciso in cui il
limitatore di velocità si disattiva, punto da cui
bisognerà quindi ricominciare ad accelerare
progressivamente. |
Sorpassi |
Durante la gara, se vi trovate dietro ad
una coda di auto (doppiati o no), e mancano pochi giri
alla sosta programmata, vi potrebbe convenire anticipare
la fermata, evitando così di perdere tempo in sorpassi
inutili. |
Carburante |
Tenete d'occhio il carburante. Se vi
accorgete che le soste sono automaticamente anticipate
perché il carburante è insufficiente, all'ultima sosta
caricatene per qualche giro di più, in modo da essere
sicuri di poter concludere la corsa. Questa tecnica si
può applicare anche per tutte le gare, e dà sicuramente
una sicurezza in più. |
Rotture |
Se dovesse capitarvi un guasto o un
incidente che vi obbliga ad una sosta non programmata ai
box, rivalutate tutta la strategia per cercare di subire
meno perdite di tempo possibili. |
[11.4] Effetto scia:
Un'auto di F1, a motivo dell'aerodinamica, crea dietro di se
dei vuoti d'aria e delle turbolenze. Chi segue ne subisce le
conseguenze, positive e negative.
Nei rettilinei |
L'effetto scia si sfrutta a
proprio favore nei rettilinei. Chi segue ha una riduzione
del carico aerodinamico e acquista velocità. |
In curva |
L'effetto negativo del minor
carico aerodinamico si può notare nelle curve,
soprattutto quelle veloci, dove si accentua il
sottosterzo. Attenzione a non sottovalutare questo
aspetto. |
[11.5] Sorpassi:
Le emozioni più forti durante una gara si hanno quando si
riesce a superare un avversario, soprattutto se ostico. Anche se
oggi nella realtà, purtroppo, i sorpassi sono sempre meno, nel
gioco non mancano di certo.
Superare, in un certo senso, è un'arte. Salvo una vostra enorme
supremazia sugli avversari, per superare dovete capire dove, chi
vi sta davanti, va più piano di voi e approfittare
dell'occasione.
Nei rettilinei |
Sorpassare nei rettilinei è
abbastanza semplice. Prendete la scia, acquistate
velocità e scartate a destra o a sinistra (generalmente
è opportuno sorpassare dal lato interno della prossima
curva che si dovrà affrontare). La maggiore velocità
dovrebbe consentirvi di posizionarvi davanti. Dovete fare
attenzione solo a due cose. La prima è di non uscire
troppo velocemente da dietro l'auto perché le turbolenze
potrebbero farvi sbandare. La seconda è, nei rettilinei
lunghi, di non offrire all'avversario la vostra scia. |
In frenata |
I sorpassi più belli sono
quelli in frenata, o come si usa dire, in staccata. In
questo caso dovete fare molta attenzione sia a non
schiantarvi con l'altra auto, sia a non perdere aderenza.
Tenendo conto che questi sorpassi si fanno fuori
traiettoria, è evidente che non è sempre facile
riuscire nell'intento. Bisogna aggiungere, poi, che
l'intelligenza artificiale del gioco è molto migliorata
e non tutti gli avversari "concedono" la strada
facilmente. |
Per evitare che sia un avversario a superarvi potete usare
delle tecniche ostruzionistiche. Le migliori sono:
Nei rettilinei |
Zigzagare rapidamente
evitando di perdere il controllo della vettura.
L'avversario che vi segue si sposterà di conseguenza per
cercare di prendere la vostra scia ma non avrà il
coraggio di tentare un sorpasso (speriamo!). |
In frenata |
Cercate di chiudere la
traiettoria interna il più possibile evitando però che
l'avversario vi sorpassi all'esterno. Fate attenzione che
l'avversario non abbia messo le ruote anteriori davanti
alle vostre altrimenti chiuderà la curva e potrebbe
mandarvi fuori pista. |
In accelerazione |
Se avete cambiato la traiettoria
ottimale con una che eviti un sorpasso in frenata
probabilmente percorrerete la curva più lentamente e il
vostro avversario potrebbe tentare di sorpassarvi in
accelerazione alla fine della curva. Per evitarlo cercate
di non offrirgli l'effetto scia |
[11.5.1] Doppiaggi:
Un caso particolare di sorpasso è il doppiaggio. In questo
caso l'auto che sta davanti dovrebbe lasciarvi strada. In GP2, a
differenza della prima versione, gli avversari si comportano
correttamente. A volte, però, creano più problemi che altro.
Fate attenzione, infatti, all'auto che vi sta davanti SOPRATTUTTO
se è un doppiato, perché in certe curve, pur di farvi passare,
vi frenano di scatto e se non siete pronti, li tamponate
sicuramente.
[11.6] Cordoli:
I cordoli servono da limite del manto stradale nelle curve.
Oltrepassarli significa uscire di pista. È però possibile
salirci sopra per sfruttare al massimo lo spazio a disposizione.
Siccome il cordolo è in rilievo rispetto all'asfalto, salirci
significa anche scompensare l'assetto della vettura. Ogni
cordolo, poi, ha anche altezze e pendenze diverse. È necessario,
quindi, valutare se lo spazio guadagnato (maggiore velocità) è
superiore alla perdita di aderenza.
Salire sul
cordolo nell'apice della curva |
Questo generalmente avviene
nelle chicane quando, per percorrerla più velocemente,
si cerca di tagliare la prima curva. Per avere più
aderenza dovete ammorbidire soprattutto gli
ammortizzatori anteriori (una delle due ruote prenderà
la "botta" sul cordolo) e le barre antirollio
(la "ricaduta" deve essere morbida per avere
più trazione). |
Salire sul
cordolo in uscita di curva |
Questo generalmente avviene
all'uscita di curve medio/veloci. In questo caso bisogna
valutare se ammorbidire di più le molle o le barre
antirollio (soprattutto posteriori) per avere più
trazione possibile. |
Dovete tenere conto anche di quanti cordoli usate in un
circuito. Se per esempio salite solo su un cordolo, probabilmente
non conviene configurare la macchina in funzione solo di quel
punto del tracciato.
[11.7] Uscite di pista e "taglio" di chicane:
Purtroppo può capitare di commettere errori e di uscire di
pista. Se non ci sono stati danni alla vettura si può tentare di
rientrare ma il compito è più o meno arduo a seconda della
superficie del terreno.
Uscita su
superficie relativamente liscia (asfalto, erba) |
Dovete fare attenzione solo
a non andare in testacoda quando accelerate. Evitate di
usare il power-turn (marcia che permette di recuperare la
corretta direzione dopo un testacoda) perché vi aumenta
le probabilità di andare in testacoda. |
Uscita sulla
sabbia |
È la situazione peggiore.
Infatti, oltre all'enorme difficoltà nel rientrare in
pista ci sono buone probabilità che subiate danni
all'alettone anteriore. |
Rientro in pista |
Quando rientrate in pista fate
attenzione allo scalino del cordolo se presente. Questo
infatti può recare danni all'alettone anteriore. In
qualsiasi caso tenete d'occhio le auto che arrivano per
evitare una collisione. |
"Tagliare" una
chicane |
Quando tagliate un tratto del circuito,
sia volontariamente che per un errore, il gioco controlla
se avete guadagnato tempo nella manovra. Se ritiene che
sia così vi mostra la bandiera nera e vi rallenta per
farvi perdere il vantaggio acquisito. |
Conseguenze per l'auto |
La conseguenza principale è la perdita
momentanea (per le 3-4 curve successive) di aderenza.
Fate quindi particolare attenzione alle curve successive
l'uscita. |
[11.8] Incidenti:
Fortunatamente giocando non si rischia la vita e spesso essere
i protagonisti di un incidente spettacolare è molto divertente.
Questo però non toglie che un incidente in gara vi possa mettere
fuori corsa o, in ogni caso, compromettere seriamente l'esito
della gara stessa. L'unica considerazione da fare è che
qualsiasi danno subiate che vi permette di tornare ai box è
riparabile, e nemmeno in tanto tempo. Attenzione però a non
consumare il fondo piatto (è probabile se fate metà circuito
senza una ruota) perché è l'unico elemento non riparabile.
[11.9] Guasti meccanici:
Se siete stati coraggiosi ed avete abilitato tutte le opzioni
del menu realismo, allora vi può capitare un guasto nel bel
mezzo della gara. Quando vi succede, oltre a rendervi conto di
persona, potete vedere il motivo del guasto al centro del
cruscotto. Tenete presente che tutti i guasti sono riparabili se
riuscite a raggiungere i box. Se per esempio vi si rompe il
motore poco prima dei box e, pur spegnendosi, riuscite a
raggiungere i meccanici per forza d'inerzia, vi ripareranno il
motore in poco più di 10 secondi e potrete ripartire in forma
come prima. Non molto realistico, ma sicuramente pratico e
funzionale (provare per credere).
I guasti possibili sono:
- Guasto alle sospensioni
- Ruota allentata
- Foratura
- Guasto al motore
- Guasto alla trasmissione
- Perdita di olio o acqua
- Problemi di acceleratore o di freni
- Problemi elettrici
La casualità dei danni viene stabilita all'inizio di un nuovo
gran premio. Se, infatti, effettuate un salvataggio su file
diversi all'inizio delle qualifiche del venerdì, del sabato e
sulla linea di partenza e ad un certo punto della gara vi si
rompe il motore, ricaricando i file precedenti noterete sempre
che si verifica la stessa rottura più o meno allo stesso giro.
[11.10] Usura e cambio gomme:
Come è facile intuire, più giri si fanno con un set di
gomme, maggiore sarà l'usura e quindi minore il rendimento.
Nelle qualifiche è molto importante usare set di gomme nuove, ma
anche in gara il vantaggio che possono dare non è indifferente,
soprattutto in circuiti dove il consumo delle gomme è alto.
Cercate quindi di valutare se e quando usare gomme nuove. Potete
usare tutti i set nuovi in qualifica e di conseguenza avere in
gara gomme con qualche giro sulle spalle, oppure lasciare intatti
i treni di gomme necessari per la gara. In qualsiasi caso è
buona cosa avere gomme nuove per la partenza
Durante la gara fate attenzione al progressivo degrado dei
pneumatici e dopo una sosta cercate di sfruttare al massimo le
nuove gomme montate. Una buona tattica consiste nel
"tirare" al massimo nei due/tre giri che precedono la
sosta ai box in cui si cambieranno le gomme: spappoliamole pure,
tanto entro poco tempo le cambieremo.
Nel cockpit, quando si cambiano le gomme in qualifica, sono
visibili 3 treni di gomme "generici" (i primi 3 in alto
che all'inizio indicano 0-0-0) e 4 treni per la gara
(r1-r2-r3-r4) che vengono appunto usati rispettivamente in
partenza e ad ogni cambio.
[11.11] Usura dello scalino:
Per ridurre il carico aerodinamico la FIA ha introdotto uno
scalino obbligatorio che limita l'altezza da terra. Questo
scalino non deve consumarsi per più di 1 millimetro pena la
squalifica. Il gioco però si comporta in maniera leggermente
diversa. Quando si tocca lo scalino si accende la spia gialla al
centro dell'indicatore dei danni. Se però si consuma oltre 1
millimetro, la spia da gialla diventa rossa e la velocità sui
rettilinei si riduce a tal punto da rendere impossibile
continuare la gara. Purtroppo questo è l'unico danno che non si
può riparare. Fate quindi molta attenzione in fase di setup
della vettura perché in gara non c'è modo di risolvere il
problema se è stata sbagliata la configurazione e la vettura
tocca l'asfalto.
[11.12] Bandiere gialle:
Le bandiere gialle vengono mostrate quando qualche auto è
uscita di pista o è ferma sul circuito. Se vi trovate in un
tratto misto con poca visibilità vi conviene rallentare per
evitare una possibile collisione. Se invece vi rendete conto di
non correre alcun rischio, continuate pure velocissimi: in questo
modo potrete forse guadagnare qualche secondo dall'auto che vi
precede perché molto probabilmente ha rallentato alla vista
delle bandiere gialle.
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(in fase di sviluppo)
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[13.1] In generale:
Sulla Grande Rete esistono moltissimi programmi per
modificare, editare o stravolgere completamente vari aspetti del
gioco.
Per ovvie ragioni, non ci è stato possibile verificare
l'efficacia ed il corretto funzionamento di tutti i programmi qui
descritti: noi ci limitiamo ad informarvi della loro esistenza e
a dirvi dove è possibile trovarli. Qualora tali programmi non
dovessero funzionare correttamente o -peggio- dovessero arrecare
danni (come ad esempio virus) al vostro sistema, la redazione
di Ludus declina ogni responsabilità.
I link che indicano i vari indirizzi dove è possibile reperire i
programmi citati riportano tutti alla Pieter's GrandPrix Homepage,
uno dei siti dedicati a GP2 più completi che esistano sulla
Rete. Le versioni dei programmi indicate sono quelle disponibili
al momento della pubblicazione della versione 1.2 della FAQ.
[13.2] Cosa si può modificare
Prima di vedere quali programmi si possono trovare sul Net,
cerchiamo di capire quanti e quali tipi di modifiche si possono
apportare al gioco. Alcune, ad esempio, ampliano le opzioni
disponibili, altre intervengono sulla vettura ed altre modificano
l'aspetto grafico del gioco. In generale queste utilities
intervengono sui file F1GSTATE.SAV e GP2.EXE; di conseguenza è
bene farne una copia di riserva.
[13.2.1] Grafica:
Ad esclusione dei dettagli grafici è possibile
modificare praticamente tutto:
- Carrozzeria delle vetture
- Elmetti
- Abitacolo (cockpit)
- Cartelloni pubblicitari e texture ambientali in genere
- Meccanici ai box
[13.2.2] Aspetti tecnici della vettura e dei piloti:
- Danni alla vettura
- Potenza del motore del giocatore e degli avversari
- Peso della vettura
- Abilità dei piloti e dei team e costanza nei risultati
- Debolezza della vettura (probabilità delle rotture)
- Altezza del musetto
[13.2.3] Aspetti tecnici del gioco:
Oltre a poter modificare diverse opzioni già presenti nel
gioco (es. nomi dei piloti e delle squadre) si può intervenire
su:
- Numeri delle vetture
- Lunghezza della "quick race"
- Limite di velocità nella corsia box
- Salvataggio del record sul giro in gara senza concludere
la gara
- Numero dei giri per il 100% della gara
- Ordine dei team nei box
- Aiuti disponibili per ogni tipo di difficoltà
- Convertitori e visualizzatori di configurazioni auto
- Convertitori file .cat in .wav
- Disabilita aiuto sterzo e controsterzo per la tastiera
- Resettare i record dei circuiti
[13.3] I programmi
Nelle tabelle sono riportati: il nome del programma, la
versione, la dimensione del file, una breve descrizione,
l'indirizzo dove trovarlo e l'autore.
GP2 Editor for Windows |
V. 2.12b |
240 Kb |
Questa è attualmente una delle
migliori utilities che si possono trovare e permette di
modificare qualsiasi cosa:
importa/esporta i dati da f1gstate.sav e gp2.exe. Rende
disponibili le opzioni standard del gioco (tranne i
dettagli grafici) e inoltre si possono modificare il
numero di gara dei piloti, la durata del quick race, il
colore dell'abitacolo, il limite di velocità nella
corsia box, il tasso di robustezza negli incidenti,
l'ordine dei team nei box, gli aiuti disponibili in tutti
i livelli di difficoltà, l'abilità dei piloti e dei
team, la potenza dei motori, il peso delle vetture, la
gestione delle bitmap di vetture ed elmetti, i colori dei
meccanici ai box, l'altezza del musetto. |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
Slobodan Blanusa |
GP2 Edit for Windows |
V. 1.10 |
480 Kb |
Permette di creare dei singoli file
che contengono tutte le texture delle vetture, degli
elmetti e le prestazioni delle auto e dei piloti.
Inoltre: Abilità dei piloti, numeri di gara dei piloti,
potenza del motore, debolezza della vettura, colori dei
meccanici, colori dell'abitacolo e degli specchietti e
l'altezza del musetto. |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
Steven Young |
GP2 EdWin |
V. 1.1 |
263 Kb |
Caratteristiche: modifica la potenza
del motore e l'abilità dei piloti, debolezza della
vettura, altezza del musetto, l'ordine dei team ai box,
tutti gli aiuti disponibili ad ogni livello, il peso
della vettura, il numero e il nome dei piloti, il nome
del team e del motore, il colore dell'abitacolo, il
limite di velocità nella corsia box. |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
Andrzej Barganski |
GP2JAM |
V. 2 |
130 Kb |
Converte i file .jam in .bmp e
viceversa. I file .bmp possono essere elaborati da un
qualsiasi programma di fotoritocco o paintkit. Questa
versione supporta anche i file degli elmetti, i
cartelloni pubblicitari e qualsiasi altro file .jam
presente nel programma (oltre 200). |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
Trevor Kellaway |
JAM Manager for Windows |
V. 1.2 |
112 Kb |
Prewiev dei file .bmp e .jam,
gestione e conversione file, collegamento ad un editor
grafico. Veloce e pratico da usare modifica i file
singoli o tutte le auto contemporaneamente. |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
Jürgen Hiller |
JAMMIN Windows Front End |
V. 1.1 |
54 Kb |
Prewiev dei file .bmp e .jam,
gestione e conversione file, collegamento ad un editor
grafico. Semplice e pratico da usare. |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
Andrew Weakley |
Damage Editor |
V. 2 |
11 Kb |
Modifica la "robustezza"
della vettura negli incidenti contro muri o altre
vetture. |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
Martin Granberg |
AID Utility |
|
6 Kb |
Permette di utilizzare tutti gli
aiuti a qualsiasi livello di difficoltà. |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
Andrzej Barganski |
Always Save Track Records |
V. 1.1 |
3 Kb |
GP2 memorizza il record in gara solo
concludendo il 100% della gara. Questa utility permette
di salvare il record a qualsiasi lunghezza della gara. |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
Martin Granberg |
Misc Editor |
V. 1.0 |
7 Kb |
Modifica: la velocità nella corsia
box, il numero dei giri per il 100% della gara. |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
Martin Granberg |
Utilities #1 |
|
13 Kb |
Contiene: KDSTEER.EXE che disabilita
l'aiuto sterzo e controsterzo per la tastiera,
GPGRAPH.EXE che mostra i dettagli grafici e permette di
editarli. |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
Sami Nurmela |
Utilities #2 |
|
11 Kb |
Contiene: RESTTIM.EXE che setta i
record di tutte le pista a 3.00.000, e TRACKREC.EXE che
permette di stampare tutti i record memorizzati. |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
Sumi Nurmela |
[13.4] File pronti per l'uso
Per chi vuole aggiornare o cambiare i colori e le prestazioni
delle vetture e dei piloti, ma non se la sente di impegnarsi
nella modifica di tutti i file, può trovare sulla rete già
tutto pronto.
Nelle tabelle sono riportati: il nome del patch, la versione, la
dimensione del file, una breve descrizione, l'indirizzo dove
trovarlo e l'autore.
Pieter's Season 1997 Car Set |
V. 2.2b |
283 Kb |
Auto già aggiornate (per quanto
possibile) alla stagione 1997. Include anche le modifiche
degli elmetti, dei numeri dei piloti, delle prestazioni
dei piloti e delle vetture, dell'ordine dei box, dei
colori degli abitacoli, dei colori dei meccanici, dei
musetti , e nuove gomme. Installazione automatica. |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
PK Arnall |
Pieter's Season 1996 Car Set |
V. 4.2 |
285 Kb |
Auto aggiornate alla stagione 1996.
Include anche le modifiche degli elmetti, dei numeri dei
piloti, delle prestazioni dei piloti e delle vetture,
dell'ordine dei box, dei colori degli abitacoli, dei
colori dei meccanici, dei musetti , e nuove gomme.
Installazione automatica. |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
PK Arnall |
Martin's Season 1993 Car Set |
V. 1.0 |
103 Kb |
Colori delle auto, degli elmetti e
delle prestazioni modificati per la stagione 1993. |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
Martin Ursual |
Marc's Season 1993 Car Set |
V. 1.0 |
73 Kb |
Colori delle auto e nomi dei
pilotimodificati per la stagione 1993. Richiede un
convertitore jam/bmp. |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
Marc Daviena |
Pieter's Season 1987 Car Set |
V. 1.0 |
269 Kb |
Auto "storiche" della
stagione 1987. Include anche le modifiche degli elmetti,
dei numeri dei piloti, delle prestazioni dei piloti e
delle vetture, dell'ordine dei box, dei colori degli
abitacoli, dei colori dei meccanici, dei musetti , e
nuove gomme. Installazione automatica. |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
PK Arnall |
VGA Cockpits Top 10 Collection |
V. 1.1b |
115 Kb |
Collezione dei migliori abitacoli per
VGA raccolti su internet. |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
Matti Laitinen |
SVGA Cockpits Top 10 Collection |
V. 1.3 |
391 Kb |
Collezione dei migliori abitacoli per
SVGA raccolti su internet. |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
Matti Laitinen |
[13.5] Trucchi e curiosità
No
CD-ROM Utility |
|
1,1
Mb |
Permette di giocara a GP2 senza
inserire il cd-rom nel lettore. Compatibile con la
versione italiana ma sostituisce i menu con la versione
inglese. |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
|
WAV Extractor/Inserter |
|
17Kb |
I file sonori sono contenuti in un
singolo file .cat. Questa utility converte il file .cat
in vari .wav. È anche possibile eseguire la procedura
inversa. |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
Maracich Giorgio |
Setup Displayer for windows |
V. 1.0 |
93 Kb |
Visualizza tutte le informazioni
sulla configurazione della vettura. |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
Grant Reeve |
Setup Displayer in Italian Language v1.3 |
|
22 Kb |
Visualizza tutte le informazioni
sulla configurazione della vettura in italiano. L'output
può essere diretto in un file (es. race.csh >
race.txt). |
Pieter's
GrandPrix Homepage |
Andrea Longoni |
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Ecco i valori originali del gioco quindi riferiti ai valori in
campo delle squadre e dei piloti della stagione 1994.
Questi valori possono essere modificati con gli editor che potete
trovare in rete.
Alcuni carset, oltra la modifica dei colori delle vetture e dei
nomi e numeri dei piloti, modificano anche i valori qui sotto per
adattarli alla stagione a cui fanno riferimento.
TEAM |
Potenza Motore
in Gara |
Potenza Motore
in Qualifica |
Probabilità
di Rotture |
Williams |
780 |
790 |
2048 |
Tyrrell |
700 |
715 |
5120 |
Benetton |
750 |
765 |
2048 |
McLaren |
720 |
750 |
6656 |
Footwork |
695 |
715 |
6144 |
Lotus |
720 |
735 |
5120 |
Jordan |
710 |
725 |
3584 |
Larrousse |
695 |
715 |
8704 |
Minardi |
695 |
715 |
3584 |
Ligier |
780 |
790 |
512 |
Ferrari |
800 |
820 |
5632 |
Sauber |
720 |
740 |
5120 |
Simtek |
695 |
715 |
5632 |
Pacific |
670 |
685 |
2560 |
Potenza Motore
in Gara Globale |
Potenza Motore
in Qualifica Globale |
Probabilità
di Rotture Globale |
10 |
10 |
100 |
Pilota |
Potenza Motore
in Gara |
Potenza Motore
in Qualifica |
Probabilità
di Rotture |
Damon Hill |
15980 |
15980 |
1342 |
David Coulthard |
15857 |
15857 |
1465 |
Ukyo Katayama |
15888 |
15888 |
1434 |
Mark Blundell |
15739 |
15739 |
1583 |
Michael Schumacher |
16384 |
16384 |
938 |
Jos Verstappen |
15381 |
15381 |
1941 |
Mika Hakkinen |
15765 |
15765 |
1557 |
Martin Brundle |
15442 |
15442 |
1880 |
Christian Fittipaldi |
15437 |
15437 |
1885 |
Gianni Morbidelli |
15606 |
15606 |
1716 |
Alessandro Zanardi |
14869 |
14869 |
2453 |
Johnny Herbert |
15202 |
15202 |
2120 |
Rubens Barrichello |
15770 |
15770 |
1552 |
Eddie Irvine |
15591 |
15591 |
1731 |
Olivier Beretta |
14838 |
14838 |
2484 |
Erik Comas |
15227 |
15227 |
2095 |
Pierluigi Martini |
15478 |
15478 |
1844 |
Michele Alboreto |
15279 |
15279 |
2043 |
Eric Bernard |
14393 |
14393 |
2929 |
Olivier Panis |
14767 |
14767 |
2555 |
Jean Alesi |
15468 |
15468 |
1854 |
Gerhard Berger |
15529 |
15529 |
1793 |
Andrea de Cesaris |
15263 |
15263 |
2059 |
Heinz-Harald Frentzen |
15565 |
15565 |
1757 |
David Brabham |
14439 |
14439 |
2883 |
Jean.Marc Gounon |
14247 |
14247 |
3267 |
Jean-Poul Belmondo |
13846 |
13846 |
3738 |
Bertrand Gachot |
14055 |
14055 |
3476 |
Grip
in Gara Globale |
Grip
in Qualifica Globale |
Oscillazione Grip
Globale |
10 |
10 |
100 |
|
Auto controllate
dal Computer |
Auto controllate
dal Giocatore |
Gara/Pratica |
|
780* |
Qualifica |
|
790* |
Peso della Vettura |
1313 lb |
1313 lb* |
Danni subiti dopo incidente
contro muro |
7424 |
7424 |
Danni subiti dopo incidente
contro auto |
8192 |
8192 |
Velocità corsia box |
|
80 km/h |
* Questi valori non andrebbero modificati se si vuole
confrontare i propri tempi con quelli di altri giocatori.
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GP2, ormai ve ne sarete resi conto, è un gran bel gioco.
Provare e riprovare un circuito, perfezionare l'assetto,
gareggiare sono tutte cose che appassionano ma sfidare il
computer o se stessi, alla lunga, annoia. Se non avete la fortuna
di poter collegare due computer via cavo (il modem è troppo
lento), potete comunque sfidare avversari di tutto il mondo.
Sulla rete ci sono numerose competizioni in "differita"
nel senso che non è possibile per ora giocare direttamente
contro più avversari (la rete IPX non è supportata) ma è
possibile confrontare i record. Ce ne sono per tutti i gusti. In
genere vengono raccolti i record suddivisi per circuito e vengono
specificati sia il metodo di controllo che eventuali aiuti
abilitati. In alcune sono riportati anche gli assetti utilizzati
ed è possibile scaricare il replay del giro. È importante
comunque leggere i vari regolamenti che possono variare da
competizione a competizione.
Le competizioni più importanti generalmente richiedono anche il
file del giro per controllare se le auto sono truccate (motore
più potente, auto più leggera, ecc.).
Non ci sembra il caso di elencare le varie competizioni sparse
per il globo e a questo proposito rimandiamo alla sezione links.
Ci sembra però doveroso rendere pubblico, per chi non lo
conoscesse, un sito nostrano il GP2 Wall
(www.cyberworld.it/gp2_wall/). In questo sito potete trovare i
migliori record italiani, divisi per circuito.
Molto interessante, anche se non contiene una competizione, il
Notiziario AISA (Associazione Italiana Simulatori Auto). Per
ricevere il notiziario inviate i vostri dati
(nome/cognome/città/e-mail) all'indirizzo
440im@axposf.ing.unitn.it
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Se GP2 è veramente la vostra passione e non volete perdervi
niente di quello che s'è sulla rete ecco un'elenco dei migliori
siti:
Pieter's
GrandPrix Homepage
MasaYard's Grand
Prix 2 Home Page
Little Formula
Racing Series
SimRacing Online
Sim Racing
News Europa
Aussie GP2
Homepage
Microprose Grand Prix II
GP2
Car Racing League, Setups & Utilities
E se neanche questi vi bastano potete trovate una
delle raccolte più aggiornate di siti su:
The Ultimate
Grand Prix II Links Page
...BUON
DIVERTIMENTO!
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