LA LIBERTÀ
Una frase molto spesso usata
dice: "La libertà di ogni individuo finisce dove comincia
quella degli altri".
Niente di più falso!
Porre dei limiti
alla libertà fa cadere in una palese contraddizione, come se un
carcerato chiuso per molta parte della giornata in una cella di
pochi metri quadrati affermasse di essere libero.
Porre dei
limiti alla libertà è ipocrita e assurdamente repressivo nei
confronti della nostra natura e della ragione stessa.
La libertà
è necessariamente incondizionata e si attua
nellindividualità, per questo essa è lorigine di
ogni conflitto tra le persone e porta, nella storia collettiva e
dei singoli, ad una naturale serie di prevaricazioni e violenze.
Nessun atteggiamento è più conforme alla libertà
dellesaltazione della prepotenza e dellarroganza.
Anche quando le false coscienze avranno del tutto soppresso ogni
nobile istinto e fermato la Guerra, suprema divinità, esisterà
sempre qualcuno che affermi queste verità.
La libertà è
prevaricazione e violenza appunto, quindi lindividualismo
cui essa conduce è sì estremo, ma non assoluto, perché non è
indipendente dagli altri individui di cui ha bisogno per avere un
senso e non cadere nel solipsismo.
La libertà rappresenta,
dunque, il fine di ogni uomo e giustifica ogni sua azione. Non ha
senso parlare di colpa o peccato, di pena. La giustizia rivela
così la sua vera natura: vendetta e prevaricazione essa
stessa...