DELIRIO

 

"Delirio" è sicuramente uno dei miei componimenti poetici, sotto l'aspetto stilistico e del linguaggio, più sperimentali, per usare un termine oggi di largo uso.

La ricerca di un ritmo che supplisca la mancanza di un metro fisso e l'assenza della rima, spesso porta chi, in ogni caso, voglia continuare a fare poesia e non prosa a rivisitare gli aspetti caratteristici della poesia classica, senza subirne il vincolo.

Certo, ripetere il parossismo tipico del giambo, senza usare tale metro, apparirebbe a tutti impresa irta di pericoli.

Eppure questo ho voluto provare: giocando con le dimensioni dei versi, con i loro confini ed individuando dei "motori" che consentissero alle semplici allitterazioni ed alle combinazioni caotiche di parole di divenire ganci per il sentire successivo, forse sono riuscito a dare quell'effetto d'accelerazione che altrimenti la poesia, in alcune sue parti, non avrebbe avuto.

La mia speranza è che tutto questo abbia prodotto una lirica gradevole.