SUL LAGO
A colloquio con la propria coscienza: è questo il senso profondo di questa lirica
Il pudore e l'artificio, poi, fanno il resto: il poeta, come l'impresario, sceglie per i suoi attori i costumi e per l'azione le scenografie adatte a creare quegli effetti che consentano alle emozioni di transitare dal palcoscenico in platea, sino ai loggioni e alla galleria.
Non pensiate questo componimento come canto alla solitudine questa è morta nel momento in cui ho provato a descriverla, nell'attimo in cui ho interrogato la mia coscienza tutto intorno a me, come per magia, si è animato, donando alle mie attese ciò che profondamente desideravo. Una risposta.
Una risposta che viene dal nuovo giorno, che però non farà la sua comparsa nella lirica, ma resterà celata nei fenomeni della natura, quasi trattenuta dalle speranze del mio cuore.