FESSI - Indice generale

SAN GASPARONE DELLA BUFALA
il patrono dei Fessi

Spesso si usa dire che c'è un santo anche per i Fessi, ma non tutti sanno che questo è qualcosa di più di un modo di dire: esiste veramente il santo patrono dei Fessi, e questa è la sua storia, così come ce la tramandano i racconti popolari.


Capa di Pietra, piccolo borgo della Maremma, è noto unicamente per avere dato i natali a San Gasparone, riconociuto protettore dei Fessi e oggetto di una loro particolare venerazione.

Racconta la leggenda che Gasparone era figlio di un povero villano del luogo e che un giorno vide alcuni contadini che tiravano per la cavezza una bufala cercando di portarla fuori dalla palude dove s'era impantanata; Gasparone si offerse di aiutarli spingendo la bufala da dietro mentre loro l'avrebbero tirata per davanti.
La bufala venne salvata, ma quella stessa sera il padre e i fratelli di Gasparone quando lo videro si tapparono il naso e si rifiutarono di farlo entrare in casa e da allora il santo se ne andò ramingo per il mondo, col nome di Gasparone della Bufala a ricordo del torto subito, anche se il padre e i suoi fratelli a dir la verità non l'avevano proprio chiamato Gasparone della Bufala, bensì Gasparone m.... di bufala.

Vagando qua e là senza posa, un giorno Gasparone si perse in un antro buio, senza luce e senza uscita e decise di rimettersi nelle mani del Signore e si sdraiò sulla fredda terra per lasciarsi morire.
Quando già la fame e la sete stavano per avere ragione di lui, gli apparve un angelo di Dio che gli disse: "Gasparone, imbecille, apri la porta della cantina e torna alla luce!".

Ricevuto questo segno dal Cielo, Gasparone dedicò da allora tutta la sua vita a cantare le lodi del Signore, e fu questo che lo condusse al martirio: un giorno, infatti, smarritosi lungo la costa, vide arrivare le navi dei pirati saraceni e quando sbarcarono li scambiò per pescatori siciliani e li accolse cantando laudi e salmi.
I pirati allora lo presero, gli legarono la lingua alla cavezza di una bufala che era là, frustarono l'animale e Gasparone venne trascinato per tutta la spiaggia fino a morirne, perché i saraceni erano molto crudeli e Gasparone non solo non riusciva mai a ricordarsi tutte le parole dei salmi ma era anche molto stonato.

Sono tante le storie sulla vita e i prodigi compiuti da questo sant'uomo, e vogliamo ricordare solo il miracolo del vecchio e della bufala: un giorno San Gasparone, persosi fra le montagne, venne accompagnato da un buon boscaiolo in un villaggio dove un fanciullo gli si avvicinò dicendogli: "Sant'uomo, ti prego aiutami: io vivo solo con mio padre che è vecchio, muto, cieco, sordo e paralitico e non può lavorare; per vivere io vendo il latte della nostra bufala, ma sono giorni che la bufala non dà più latte e noi siamo alla fame. Ti prego, aiutaci".
San Gasparone sorrise e si fece accompagnare alla casa del fanciullo; qui sostò, impose le mani sul capo del padre, cantò le laudi del Signore, e poi ripres