1. La cartina geografica del Rwanda
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L'ultimo Natale l'ho trascorso in mezzo all'Africa, tra la povera gente.
Un'esperienza che ha lasciato il segno. Non ero solo, ma accompagnato da
altre sei persone, mi sentivo comunque solo. Sono partito con il morale
completamente a terra per dei motivi miei personali, la mia vita non aveva
piú senso di essere vissuta in quel modo, avevo la speranza di trovare
in quella terra sconosciuta molte risposte, di ritrovare dentro di me uno
spirito di vita, di ritrovare dei valori.
Laggiú ho toccato con mano la povertá ho visto con i
miei occhi cosa vuol dire fare fatica a vivere, cosa significa non avere
niente, nemmeno la speranza di un futuro migliore. Allora io chi sono e
cosa sono? Vivo in mondo pieno di benessere e non sono mai contento di
niente, cerco sempre qualche cosa di piú, ma cosa voglio?
Chi é veramente povero? Io che ho tutto o loro che non hanno
niente? Laggiú quando si ha un problema é qualche cosa di
reale, nella maggiore parte dei casi noi i problemi ce li creiamo e abbiamo
ancora il coraggio di piangere. Loro invece muoiono davanti ai problemi,
siccome non hanno i mezzi per avere una soluzione...
Forse molte cose non le ho capite, forse non riusciró mai a
capirle, ma l'Africa mi ha riportato a terra, mi ha ridato un dimensione
di povertá, ora só che il vero povero sono io!
Ho appreso la semplicitá della vita, riuscire ad apprezzare
anche la piú piccola delle cose, la consapevolezza che stai facendo
qualche cosa di buono per gli altri ti ricarica l'anima di voglia di vivere.
L'Africa chiama, il Rwanda chiama, la povera gente chiama... perché
non tornarci e una volta nella vita ritrovare la piena felicitá?
Perché non provare a dare a loro una speranza di vita e nello stesso
tempo non ritrovare la propria di speranza? Avró un giorno il coraggio
di questa nuova avventura?