Salto in auto e parto....destinazione Cotoverio, laggiu'
nella Ciociaria Valley, terra di pecore e programmatori.
Ho un po di cose che sono rimaste laggiu' e le vado a
riprendere. Il parcheggio e' quasi deserto, la palazzina
vuota sembra uno scenario di Quake, uno strano mondo alieno.
Ti aspetteresti quasi di vedersi aprire la porta e spuntare
qualche mostro. Non ci sono piu' i mostri, sono andati via,
hanno cambiato paese e bandiera, ma non la facce, quelle
stesse brutte facce di sempre.
Entro piano, quasi in punti di piedi, alla reception mi
danno le chiavi di quella che era la mia stanza e salgo sulle
scale di pietra e ferro. La porta si apre, un sottile velo di
polvere gia copre le scrivanie, qua e la oggetti e carte
lasciate in giro , come relitti, come se la gente che abitava
un tempo quella stanza la avesse abbandonata di corsa,
fuggendo per non tornare piu'.
E invece eccomi qua ancora una volta, l'ultima. Apro i
cassetti della mia scrivania e tiro fuori le cose che
contengono. Un campionario di cose inutili per lo piu' , ma
se il loro destino e' il cestino che sia almeno un cestino di
citta' perbacco e non di un Cotoverio qualsiasi!!
Ciao scrivania, ciao finestra, ciao stanza vuota....addio
addio...Don't cry for me Cotoverio.