Storia della societa' di massa

Sul finire dell’ 800, in seguito ai processi di urbanizzazione delle città ed alla rivoluzione industriale, si vennero a delineare i contorni di quella che oggigiorno è denominata “società di massa”. Con la formazione degli agglomerati urbani si venne inoltre sviluppando una fitta rete di rapporti sociali che, pur interessando la sfera privata, rimanendo quindi nell’anonimato, crearono un sistema d’informazione che non ha precedenti nella storia dell’uomo.

  Il sempre maggiore livello d’istruzione della popolazione svolse e continua a svolgere un ruolo importante per quanto riguarda il progresso dei mezzi di comunicazione che, grazie alla sempre maggiore richiesta da parte dei cittadini di notizie di vario genere, hanno dovuto mirare sempre più al miglioramento della loro efficienza e all’ampliamento del proprio campo d’azione. Se proviamo infatti a fare un piccolo excursus sulla storia del sistema informativo mondiale scopriamo come si sia passati dalla scoperta della stampa a caratteri mobili alle più moderne reti di comunicazione, quali internet o la televisione satellitare. Appare quindi evidente il legame che la tecnologia e lo sviluppo hanno instaurato con una società consumistica alla ricerca delle ultime innovazioni, utili o superflue che esse siano. La ricerca di ciò che appare più confortevole e di ciò che risulta conforme alla moda spinge la società di massa ad apparire sempre più omogenea, una società in cui le caratteristiche individuali fanno sempre più fatica ad emergere, soffocate dal conformismo e dall’opinione pubblica. Proprio quest’ultima è certamente uno degli aspetti caratterizzanti della società di massa, fu infatti mediante lo sviluppo dell’informazione che si venne a formare un gruppo sempre maggiore di gente che sentì il bisogno di far valere le proprie idee e le proprie opinioni in un’area d’interesse sempre maggiore, fino a giungere alla nascita dei partiti popolari che sancì l’entrata attiva del popolo nella vita politica, evento sicuramente di rilievo per quanto riguarda la vita pubblica dei singoli cittadini.

  Anche se il periodo storico in cui si riscontrano i primi segni della società di massa è, come già detto, il 1800, essa, ha visto il suo maggiore sviluppo a partire dal secondo dopoguerra. Il conflitto mondiale aveva lasciato un segno indelebile delle atrocità commesse e la popolazione mondiale si incamminava lungo un percorso ricco di incertezze ma illuminato da un grande desiderio di pace. Gli anni che seguirono furono infatti caratterizzati dalla collaborazione internazionale, nonostante il mondo apparisse diviso in due blocchi contrapposti, causa la guerra fredda. Furono gli anni delle proteste studentesche e del femminismo, movimenti di massa che rispecchiavano una società in continua crescita, gli anni di sviluppo economico e tecnologico, gli anni che, col progresso scientifico, portarono l’umanità dal pericolo di una guerra nucleare, allo sbarco sulla luna, allo sviluppo dell’odierna globalizzazione.

  Ma la società di massa è soprattutto la cosiddetta “società del benessere”, una società in cui prolifera l’attività commerciale, seguita e sostenuta dalla pubblicità, si sviluppa così la consuetudine di unire le immagini al testo scritto, tecnica che la pubblicità utilizza per ottenere la reazione desiderata nel consumatore, ma che vede le sue origini nel fumetto, uno dei mezzi di comunicazione più conosciuti nella società moderna.