PROLOGO
Mentre l'aldilà si sta rapidamente disintegrando, Lady Isabel, circondata dai cavalieri sorregge il corpo senza vita di Pegasus ed afferma "ragazzi torniamo…al mondo della luce !". Nessuno dei cavalieri dice nulla, mentre le loro menti corrono verso pensieri diversi.
Dragone pensa a Fiore di Luna, che ha sempre pregato per lui e che stavolta non lo vedrà ritornare, Andromeda e Phoenix si guardano reciprocamente, pensando che dopo essersi aiutati a vicenda così tante volte, ora moriranno insieme, mentre Cristal pensa a sua madre, al Maestro dei Ghiacci e ad Acquarius, dicendosi che sta per rivederli.
Ma fra tutti questi pensieri ve ne è uno, comune a tutti i quattro eroi, ed è la tristezza per la sorte di Pegasus, che era arrivato così vicino al suo più grande desiderio, riabbracciare Patricia, eppure non aveva esitato a sacrificarsi per salvare Atena e l'intera umanità. Lady Isabel piange stringendo il corpo del ragazzo, addolorata non per la propria sorte ma per quella dei suoi cavalieri.
Fin da quando aveva scoperto di essere la reincarnazione della Dea Atena, era sempre stata pronta a sacrificarsi per la salvezza degli uomini, e non aveva esitato né quando si trattò di affrontare il gelido clima di Asgard, né quando si fece imprigionare nella colonna portante dei sette mari e né tantomeno quando aveva dovuto fingere di suicidarsi, in modo da poter raggiungere l'aldilà. Difendere la giustizia è da sempre compito di Atena, ma è anche vero che la Dea non può chiedere a nessuno di sacrificarsi al suo posto, neanche ai cavalieri. Dentro di se, la ragazza maledice se stessa per non avere il potere necessario a riportare sulla terra i ragazzi e salvare Pegasus. Se ne avesse la possibilità, non esiterebbe a pagare qualsiasi prezzo, ma purtroppo neanche gli Dei sono onnipotenti, e quindi è obbligata a rassegnarsi.
L'ondata di distruzione ha intanto raggiunto anche l'Elisio, e già in lontananza i fiori dai colori dell'arcobaleno spariscono, divorati dal nulla. Dopo pochi istanti, i margini del tempio di Ades sono lambiti dall'oscurità ed iniziano a svanire, mentre le colonne in stile greco crollano ed enormi crepe si aprono sul pavimento, che trema come se scosso da un violento terremoto. Convinti della fine, Lady Isabel ed i cavalieri chiudono gli occhi, aspettando il momento in cui anche i loro corpi inizieranno a dileguarsi, ma in quel momento un sottile fascio di luce compare davanti a loro, per poi ingrandirsi a formare un cono, che avvolge i quattro cavalieri, Lady Isabel ed il corpo di Pegasus. Dopo pochi attimi, tutti si rendono conto che non si tratta di una semplice luce ma del cosmo di qualcuno, caldo e lucente, di proporzioni immense, superiore sia a quello di Ades che a quello di Atena.
"Che cosa sta succedendo ?"
chiede Cristal mentre la luce lo circonda, " A chi appartiene questo cosmo enorme ? " ma prima che qualcuno possa rispondere Lady Isabel si alza in piedi di scatto e con voce tremante afferma "E…esiste solo un essere nell'universo dotato di un cosmo così grande, quasi infinito, lucente più del sole ed al tempo stesso così caldo e rassicurante…""Lei lo conosce, Milady ?"
"A chi appartiene ?"
"Colui che possiede questo cosmo è mio padre, il Dio dal quale tutti gli Dei discendono, il sommo Zeus !"
In quel momento una forma dai contorni indistinti appare davanti a Lady Isabel ed i cavalieri, e quasi contemporaneamente una voce profonda e sicura afferma:
"Mi hai dunque riconosciuto, figlia mia, nonostante siano passati secoli dal nostro ultimo incontro !""Ma allora…"
"E' davvero Zeus che ci sta parlando… "
"Il padre di tutti gli Dei…"
"L'essere più potente mai esistito è ora di fronte a noi…"
I cavalieri sono sgomenti di fronte a questa improvvisa ed inaspettata apparizione, increduli all'idea che il padre degli Dei stia parlando con loro.
"Devo farti i miei complimenti Atena, tu ed i tuoi cavalieri avete combattuto con coraggio e lealtà ed avete meritato la vittoria. Il piano di dominio di mio fratello Ades è sventato ed ora un nuovo aldilà risorgerà dalle ceneri del precedente. Un luogo dove solo coloro che sono stati realmente malvagi saranno puniti, mentre tutti gli altri potranno godere della quiete eterna."
A queste parole un sorriso di serenità si disegna sui volti di Lady Isabel e dei cavalieri.
"E' giunto il tempo che tu, Atena, torni a sedere accanto a me, sull'Olimpo, mentre tutti voi cavalieri raggiungerete il paradiso dove riposano gli eroi.
Tuttavia…per quanto non approvi il comportamento di mio fratello… le sue ragioni erano giustificate. L'umanità merita la distruzione !"
Queste ultime semplici quattro parole fanno morire il sorriso sulle labbra dei cavalieri tramutandolo in sgomento, mentre continuano ad osservare, stavolta con gli occhi sbarrati, il Dio che hanno di fronte. In questi ultimi secondi tutte le possibili sensazioni avevano attraversato i loro cuori, il dolore per la morte di Pegasus, la gioia per la vittoria, la rassegnazione per una fine che appariva sicura, lo stupore per l'apparizione di un essere potente come Zeus, la serenità per la nascita di un mondo migliore per i defunti. Ma ora erano bastate poche secche parole perché tutte quelle diverse sensazioni fossero immediatamente cancellate, sostituite dalla frustrazione. Per quale motivo, si chiedono i cavalieri, per quale motivo hanno combattuto tutte queste battaglie, affrontando persino il sovrano dell'aldilà ed arrivando a sacrificarsi. Tutte le battaglie passate, il sacrificio dei cavalieri d'oro e la morte di Pegasus hanno avuto un senso, o sono stati solo inutili tentativi destinati a fallire in questo tragico modo ?
"Perché, padre ? Per quale motivo anche tu vuoi che l'umanità venga distrutta ? Possibile che neanche tu riesca a cogliere la grandezza che si cela nel profondo dell'animo di ogni uomo ?"
"Te lo ripeto, Atena. Il comportamento di Ades era sbagliato, egli voleva trasformare la terra in un nuovo aldilà, ma le sue motivazioni erano giuste. Gli uomini hanno perso ogni rispetto per se stessi e per noi Dei. Ambiscono al potere in modo smodato, e sono pronti a tutto per ottenerlo. Alcuni si professano migliori, ma non appena possono, tradiscono se stessi ed i loro simili. Millenni fa scatenai sulla terra un terribile castigo, sotto forma di diluvio. e permisi solo a due uomini di salvarsi. Costoro espressero il desiderio di ricreare la razza umana ed io, sperando che un'umanità migliore della precedente potesse nascere, glielo concessi. Ma ancora una volta gli uomini non si sono dimostrati degni della mia generosità. Li ho osservati per secoli, sempre intenti a massacrarsi in assurde guerre, sempre desiderosi di dimostrare di essere il centro dell'universo, sperando che capissero. Ma ora ho deciso: l'umanità sarà definitivamente distrutta, e questa volta a nessuno sarà concessa la salvezza !"
L'effetto di queste parole, pronunciate con fermezza e sicurezza, è devastante. Se ancora nei cavalieri era rimasto un briciolo di energia, questo ora scompare, lasciandoli del tutto svuotati. Ognuno di loro vorrebbe reagire, fare qualcosa, qualsiasi cosa, ma sono tutti consapevoli che una decisione di Zeus è irrevocabile, e per quanto possano provare, nessuno di loro riuscirebbe a smuoverlo.
"Allora è davvero finita…"
Afferma Sirio con un filo di voce, mentre Andromeda crolla in ginocchio, completamente abbattuto. Persino Phoenix, che in tante occasioni era stato il più forte del gruppo, o Cristal, sempre così apparentemente freddo, non riescono ad evitare che lo sconforto prenda il sopravvento nei loro cuori.Incurante di tutto ciò, Zeus solleva il braccio ed accanto a lui compare un arco di luce.
"Ora basta parlare, mia diletta figlia. E' tempo per noi di ritornare insieme sull'Olimpo. Andiamo dunque !"
Ma se gli sguardi dei cavalieri sono ormai persi nel vuoto, negli occhi di Lady Isabel brilla una luce di determinazione mentre continua a fissare l'immagine di Zeus, manifestazione del cosmo del Dio, per poi affermare con tono deciso
"No ! Anche se sei mio padre, soprattutto perché sei mio padre, non posso permetterti di agire in questo modo !"Questa affermazione scuote i cavalieri come nient'altro avrebbe potuto fare. Per tutti loro fu come se il manto di tristezza che era sceso sui loro cuori fosse stato scostato con mano decisa, mentre sentivano la speranza rinascere dentro di loro.
Gli occhi di Zeus si incupirono mentre ripeteva, stavolta con tono pericolosamente basso
"Bada, Atena. Anche se sei mia figlia non puoi opporti a me. La mia decisione è irrevocabile, farai meglio a rassegnarti e seguirmi sull'Olimpo !""Te lo ripeto, padre, non abbandonerò mai la difesa degli uomini. So che la tua potenza è infinitamente superiore alla mia, ma comunque non ti temo. Ho difeso l'umanità contro le acque di Nettuno e l'oscurità di Ades, non l'abbandonerò ora, neanche se si trattasse di sfidare la tua autorità ! Sono pronta ad affrontare qualsiasi punizione, ma non ti permetterò di agire ! "
"Sei certo di quello che dici, Atena ?"
"Si, padre, come mai lo sono stata ! "
"Davvero speri di poter avere la meglio su di me con le tue sole forze ?"
"Ti sbagli, sommo Zeus, Atena non è sola, non lo è mai stato, sin dalle epoche mitologiche !"
"Anche noi siamo uomini, ed amiamo questo pianeta. Per questo motivo non ti permetteremo di distruggerlo !"
"Abbiamo affrontato persino il mondo della morte per combattere al fianco di Atena, non ci fermeremo certo ora !"
"E' così, se Atena ha deciso di combattere, noi la seguiremo e lotteremo al suo fianco !"
"Come osate, mortali. Ammetto che il vostro coraggio è ammirevole, ma la mia decisione è presa, e non sarete né voi né mia figlia Atena a farmi cambiare idea ! Ho deciso che l'umanità sarà distrutta e così sarà !"
"No !"
Questa sillaba non proveniva da alcuno di loro, era apparsa come un eco, privo di origine ed al tempo stesso così sicuro ed incisivo.
"Questa voce…non può essere…"
"Ma…"
"Questa è la voce di…"
"Pegasus !"
Se il padre degli Dei era stupito, certamente non lo diede a vedere, ed anzi chiese
"Perché sei ancora qui, cavaliere ? Ormai hai finito di lottare. Perché non segui il sentiero che porta al Paradiso degli eroi ? Nessuno di voi può far nulla contro di me !"Fievole, come se trasportata da un alito di vento, giunge la risposta del cavaliere
"I cavalieri d'oro ci hanno dimostrato che è possibile combattere in nome della giustizia anche dopo la morte ! Finché Atena sarà al mio fianco, io continuerò a lottare, non importa chi sarà il mio nemico !""Bada, Pegasus ! Se insisti con le tue folli affermazione, sarai punito come traditore e la tua anima soffrirà per l'eternità ! Identica cosa vale per tutti voi cavalieri !"
"Non ci arrenderemo comunque, qualsiasi cosa ci accada, non temiamo la tua collera !"
Fu Phoenix a pronunciare queste parole, e nessuno sentì di dover aggiungere altro. Ora i quattro cavalieri sono in piedi accanto ad Atena, e tutti loro fissano senza timore il volto di Zeus.
"Te lo ripeto, padre. Sono pronta a tutto, anche ad incorrere nelle tue ire, pur di difendere l'umanità !"
"La vostra determinazione è ammirevole…sapete di non avere speranze eppure siete pronti a lottare…E' sia ! Il vostro coraggio merita che io vi conceda una possibilità, ma prima di accettare prestate attenzione, perché se fallirete, ne pagherete direttamente le conseguenze ! Atena, tu sarai privata per sempre della tua natura divina e sarai bandita dall'Olimpo, non goderai più dei privilegi di chi vive in quel luogo incantato. Vivrai per sempre come una mortale, come tale soffrirai, proverai dolore e morirai ! Fino ad ora è stato solo il tuo corpo terrestre a rischiare la vita, stavolta in gioco c'è la tua anima, pensaci bene prima di prendere qualsiasi decisione ! Cavalieri, se insisterete ad opporvi alla mia volontà, tutti i vostri meriti passati saranno cancellati, le vostre anime saranno quelle di traditori divini e soffrirete per tutta l'eternità ! "
"Avete ascoltato le mie condizioni, cosa decidete ? Dragone ?
"Combatterò !"
"Cigno ?"
"Combatterò !"
"Phoenix ?"
"Combatterò !"
"Andromeda ?"
"Combatterò !"
"E tu, Atena ?"
"Conosci già la mia risposta, combatterò !"
"E sia ! Ora tornerete sulla terra, fra un anno esatto la battaglia avrà inizio ! Così ho deciso !"
"Anche io combatterò al vostro fianco, amici. Anche se il mio corpo è perduto, il mio spirito vi sosterrà sempre, non importa quale punizione possa rischiare !"
Le parole di Pegasus colpiscono tutti per il loro tono coraggioso, ma non li stupiscono. E' ormai molto tempo che i cavalieri si conoscono e sanno bene che ciascuno di loro è pronto a tutto pur di difendere la giustizia. Stavolta invece fu Zeus a sorridere, prima di affermare
"Non sarà necessario, Pegasus. Hai preso la tua decisione ed ora lotterai al loro fianco, non solo con il tuo spirito ma anche con il tuo cosmo ! Atena, il tuo spirito di sacrificio mi ha stupito, non credevo che fossi pronta a rischiare persino la tua natura divina per gli uomini, e per questo ti premierò riportando in vita tutti i cavalieri a te fedeli che sono scomparsi in questa battaglia ! Le loro anime non hanno ancora raggiunto la quiete eterna !"
"Puoi davvero farlo ?"
chiese Lady Isabel, sentendo l'emozione farle tremare la voce."Io sono il padre degli Dei, e posso fare e disfare a mio piacimento ! "
E' questa la risposta del Dio, testimonianza del suo infinito potere, mentre apre il palmo della mano ed in un lampo di luce accanto ai cavalieri apparvero Pegasus, Mur, Ioria, Virgo, Libra, Scorpio e Kanon, privi di ferite e con indosso le loro armature, completamente riparate, eccetto quella di Pegasus.
Lacrime di commozione velano gli occhi di Isabel, Sirio, Cristal, Andromeda e Phoenix, che corrono a riabbracciare i compagni creduti scomparsi per sempre. Atena si volge verso Zeus per esprimergli la sua gratitudine, ma il Dio risponde soltanto
"Non ringraziarmi, misero dono ti ho fatto. Fra un anno tu sarai sconfitta e tutti gli uomini, loro compresi, scompariranno per sempre !"
Prima che Atena potesse rispondere qualcosa, Zeus alza il braccio ed in un lampo di luce tutti si ritrovano alle stanze di Atena, in cima al Grande Tempio.