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ITALO CALVINO

 
 

Letteratura on-line

 
 

da Ioanna Tyrou

 
     
 

“ Con la sua immagine e il suo lavoro ha voluto contribuire alla autocostruzione continua dell’universo”

 
 
  Nato  a Cuba da genitori italiani nel 1923, Italo Calvino ricevette una formazione laica e la sua esperienza di vita e letteraria fu sesnata dalla presa di coscienza della crudezza del mondo e dall’incessante spinta ideale a far luce sulla condizione dell’uomo nella sua epoca.
Estremamente favorevole a questo percorso fu la collaborazione con Elio Vittorini (rivista ‘il menabò’ 1959-1967) e soprattutto la frequentazione dell’ambiente culturale interdisciplinare di « Casa Einaudi ».
 
  Nel 1952 fu lo stesso Vittorini a consigliare a Calvino di abbandonare la linea ‘realistico/socialpicaresca’e di valorizzare la sua vena di’affabulatore’, svolta stilistica da qui naque « Il visconte dimezzato », primo romanzo della trilogia « I nostri antenati », ironico profilo dell’ uomo e dell’ intelletuale contemporaneo. Si può definire un’ allegoria dell’ ambiguità e dell’ incompletezza, che non è tratto caratteristico solo del protagonista, ma di tutti i personaggi. In realtà, ciò che viene dipinto è l’ alienazione dell’ uomo contemporaneo, ‘dimezzato’ appunto come il protagonista, lungo la linea bene-male, la cui definizione è vaga e determinata dalle sfumature dei comportamenti.  
  Secondo libro della trilogia  è il «Il barone rampante » (1957) che condivide con il « Il visconte dimezzato » il linguaggio leggero, lo stile ironico, la visione obiettiva di tutto ciò che non è convenzionale. Avventura sscritta per gioco, ma gioco che diviena complesso e che per importanza dei temi si può accostare a ‘Peter Pan’ e ‘Alice nel paese delle meraviglie’.
Terzo nella trilogia è « Il cavagliere inesistente », ricco di spunti surreali ma trasparente nella vena ironica e, come i precedenti, adatto a essere letto e compreso anche da un pubblico adolescente.
 
  Del periodo della collaborazione con Vittorini è “La strada al labirinto”(1962). La forma ‘labirintica’ è dominante nella cultura contemporanea: se si vuole uscirne, l’unico sistema è creare una mappa quanto più dettagliata del labirinto stesso.
Il trasferimento a Parigi nel 1964 segnò l’ inizio del confronto con un ambiente ricco di stimoli intellettuali sia in ambito letterario che scientifico ; da qui l’ispirazione per « Le cosmicomiche » (1965), ironica rivisitazione in chiave fantascientifica della teoria della relatività, e « Ti con zero » (1967), esempio di ricerca linguistica sperimentale.
 
  Tra il 1958 e il 1963 vengono pubblicate le dua serie di racconti di « Marcovaldo », che affrontano tematiche fondamentali quali ambiente, emarginazione, rapporti tra individuo e società attraverso l’ingenua e disincantata figura del protagonista. La narattiva è semplice e articolata in brevi e piacevolissime novelle, di sapore fiabesco le prime e dagli esiti più inquietanti le seconde.  
  « Palomar » (1983) è un testo con una struttura influenzata dall’esperienza scientico-letteraria parigina ed è pervaso da uno scetticismo diffuso circa la possibilità di raggungere la conoscenza, cui si accompagna però la riscoperta del piacere intelletuale di analizzare scientificamente anche gli aspetti minimali dell’ esistenza e di trovare un ordine sottostante il caos.  
  Muore a Siena nel 1985, senza poter recarsi ad Harvard, dove era stato invitato a tener le sei lezioni (di cui l’ultima incompiuta pubblicate postume nel 1988e ora argomento di un applaudita pièce teatrale.  
  Le tematiche dei testi di Calvino sono attualissime, come testimoniato anche da recenti produzione cinematografiche (‘Palookaville del 1996 per la regia di Alain Taylor) che hanno come base la stessa analisi del disaggio sociale che contribuì a decretare il successo di ‘Full Monty’.  
 

   
 

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