Recensioni dell' Ep 'old fuzz generation':
DEADPEACH 'Old fuzz generation'
Ennesima piacevole sorpresa
viene fuori dal vivaio dell’heavy rock italiano con questo “Old fuzz
generation” dei Dead Peach. Si tratta di un power trio proveniente da
Cattolica, a quanto pare (non c’è nessuna notizia biografica allegata al
disco) in giro sin dal lontano 1993. Il lavoro in questione è un 7” composto
da tre brani che ben evidenziano la natura rawk’n’roll della band: siamo di
fronte ad un rock selvaggio che si muove in bilico tra garage e fraseggi blues,
basato soprattutto sui fuzz straripanti di Giovanni (chitarra e voce) e su una
frizzante velocità d’esecuzione (merito della sezione ritmica composta da
Stefano al basso e Michele alla batteria).
“Since we were rock’n roll stars”, song di apertura, è emblematica per
comprendere lo stile del gruppo: due minuti scarsi di garage punk dominato da
chitarre fuzz e ritmiche forsennate, un insieme altamente tossico di vapori
drogati che richiama alla mente il sound depravato dei primi Mudhoney. “Dead
man knock on the door” è il pezzo più stoner del lotto, l’esplosivo riff
portante è ben messo in evidenza, manca qualcosa alle vocals ma il feeling
settantiano che trasuda dai solchi ci fa immergere in un bagno acido tra il
passato dei Blue Cheer ed il presente chiamato Nebula. La conclusiva
“Americano” è invece un garage rock’n’roll di tradizione Fuzztones,
sempre con qualche pecca nelle parti vocali ma vivace e spensierato quanto
basta.
Semplici, energici, essenziali: questi sono i Dead Peach.
Disco indicato per chi è in cerca delle forti sensazioni del tempo che fu...
Da: www.perkele.it
Recensioni del singolo '2 in 4':
FLIPSIDE (USA) NOV.'98 7" due in quattro
Absolutely fantastic single from Italy,one of the song is as catchy as the flu,can't understand a word of
it,but the guitars are strong.Pretty amazing stuff.The tracks repeat on both
ides,hence the title two in four.I guess.Reflex
BASSA FEDELTA' N.10
I deadpeach appartengono a quella folta schiera di gruppi italiani che si sbattono duramente a livello undergroun e che meriterebbero di più di quanto ottenuto finora. Suonano insieme dal '93 ed hanno al loro attivo due demotape e alcune apparizioni su raccolte, sempre nella logica della pura
autoproduzione, così come autoprodotti sono i due pezzi presenti sul loro singolo d'esordio. Hanno abbandonato le coordinate
Mudhoney/Screaming Trees degli inizi per sintonizzarsi sulla lunghezza d'onda di un punk core dai suoni grezzi di chitarra e col cantato in italiano(devo riconoscere che nonostante la mia fiera contrarietà a questo tipi di esperimenti, il risultato è abbastanza centrato ,forse perché mancano i temuti vaneggiamenti
ferrettiani). Un gruppo da seguire non c'è dubbio.M.Melegari
MUCCHIO SELVAGGIO N.304 … due canzoni abrasive e distorte le cui strutture punk sono caratterizzate da inconsuete sfumature 'roots' (vedi l'uso dell' armonica e del theremin…
ROCKERILLA N.220…punk(?) noise(?) pop(?) allucinatorio e distorsivo…..
ROCKSOUND N.5 …due brani veloci ed abrasivi……
BLOW UP N.13 …. Il cui sound ricorda qualcosa della AmRep delle origini…con distorti turbini strumentali..