Corriere della Sera
La Pausini canta i versi di Madre Teresa
Nel nuovo album un brano di Phil Collins. «Basta con l'acqua e sapone, ho riscoperto il mio corpo» «un mio mito, e dovevamo incontrarci. Mai dimentico la sofferenza. Anch'io pronta per Sanremo»
Mario Luzzatto Fegiz
MILANO Gran festa ieri sera nella galleria di via Meravigli a Milano in onore di Laura Pausini per il lancio del nuovo album «Le mie risposte». Ha cantato in maniera straordinaria alcuni classici e brani del nuovo album davanti a 80 giornalisti di tutto il mondo. Era atteso in prima fila Fabio Fazio. La vuole a Sanremo? Risponde Laura: «Sì. tra i pochi personaggi dello spettacolo che amo. Me l'ha chiesto, ma avrò il coraggio di andare fuori gara? Non so se riuscirò a superare l'imbarazzo verso i colleghi che affrontano le giurie, mentre io sono fra i privilegiati». Tra i vip presenti ieri sera: Giorgio Armani, Lorella Cuccarini e Marco Columbro.
Nell'album spiccano due canzoni, «La felicità» ispirata dalla poesia «Vivi la vita» di Madre Teresa di Calcutta e «Looking for an angel» scritta da Phil Collins. Nel resto dell'album, nei testi, ricorrono luoghi comuni della canzone italiana. «Non sono d'accordo - replica la Pausini -: certo sono italiana, ma è soprattutto un disco mio. Per la prima volta mi sono messa a scrivere parole. E ho usato un liguaggio parlato, facile. Molte canzoni sono dialoghi come "Tu cosa sogni?", "Anna dimmi sì", "Buone verità", "Che bene mi fai". Poi c'è n'è una autobiografica, dedicata a me stessa, "Come una danza"». La copertina e le foto pubblicitarie sono firmate da Fabrizio Ferri, come mai? «Una sera l'ho invitato a cena e gli ho chiesto come mi vedeva. Mi ha risposto: curiosa, tranquilla, sensuale. Era la verità che emerge anche dalle canzoni». Fine dell'acqua e sapone dunque? «Sì. e? finito in me il conflitto di colei che è donna nel corpo e adolescente nell'anima». Nelle interviste degli anni scorsi lei polemizzava molto con la Chiesa. Poi ha musicato una poesia di Madre Teresa... «Fino a 18 anni andavo in chiesa e frequentavo il mondo cattolico. Continuo a rispettare la parola di Dio e a sentirlo vicino. Questo non mi impedisce però di pensare che un sacramento importante come il matrimonio possa realizzarsi senza che due persone abbiano potuto conscersi a fondo vivendo assieme. Così come non capisco perché la Chiesa vieti il preservativo. Ma il mio conflitto con la Chiesa non ha nulla a che vedere con la passione per Madre Teresa, ovvero l'esempio che tutti noi dovremmo cercare di seguire. Cioè trovare la forza di annullarsi per entrare nella sofferenza degli altri. Dovevamo vederci. + morta un mese prima, ma la sento molto vicina».
Da cosa nasce quest'album? «Dal bisogno fisico di raccontare chi sono io, con una musica che mi faccia usare non solo la voce, ma anche il mio corpo che finalmente ho incominciato ad amare. Per me è stata una sorta di esplosione. Doveva uscire nel marzo del 1999. Ma ero troppo ansiosa di farlo conoscere, e così ho anticipato». Lei ha un termometro del suo successo? «Ho sentito un passante che fischiettava "Un'emergenza d'amore". Non succedeva da "Strani amori"». Cosa ha significato la collaborazione con Phil Collins? «Il piacere dell'amicizia con un grande artista che non si limita a scriverti la musica, ma ti assiste nell'arrangiamento e nella realizzazione della canzone. Per il piacere difare e insegnare musica». Persone straordinarie incontrate nell'ultimo anno? «Parecchie, oltre Collins, David Foster presentatomi da Tony Renis, e mia madre Giovanna, che ho ritrovato». All'uscita di «La mia risposta», seguirà una tournée mondiale. « E? presto per le date. Sono rimasta folgorata dall'esperienza all'Olympia di Parigi e vorrei esibirmi nei teatri». Siete d'accordo?
La Stampa
Pausini, la metamorfosi Dopo l'adolescenziale "La solitudine", un disco maturo con venature soul.Canta Phil Collins, pensa agli Usa
MILANO. Laura Pausini ha 24 anni e dieci milioni di dischi venduti in tutto il mondo già alle spalle. Cinque anni dopo l'adolescenziale "Solitudine" di Sanremo, il nuovo album "La miarisposta", che esce oggi, sarà distribuito in 50 Paesi. E' un disco di respiro internazionale,prodotto dal fidanzato di sempre Alfredino Cerutti e da lei stessa, con soffice ritmica elettronica. Una voce ricca di venature soul trasporta Laura lontano dalle origini, in una sfida allargata anche ai testi, spesso intrisi di sensualità. La canzone "I'm Looking for an Angel", scritta per lei da Phil Collins, è la chicca finale: la ragazza di Solarolo che faceva pianobar con il babbo in terra romagnola, si muove ora a proprio agio fra mille lingue e fusi orari. Ma la favola dell'ex Cenerentola pop, quieta e determinata, aspetta un'ulteriore happy end, solo che lei lo voglia. David Foster, produttore di Barbra Streisand (che l'ha invitata a cantare al proprio compleanno e riempita di complimenti), vuol farle incidere un disco in inglese. Come già successe a Modugno dopo "Volare", le viene richiesta una permanenza negli Stati Uniti. Modugno preferì lasciar perdere. E lei, Laura, farà il grande salto? "Quello di Foster è un progetto molto serio. Mi fido molto dell'opinione di Alfredo, e comunque mi rendo conto che è l'ennesimo treno della fortuna che mi passa davanti. Certo, debbo rimanere negli Usa per 6/7 mesi". Già si vede la sua nuova vocazione soul. "Ho voluto continuare la mia idea di musica: melodica, italiana e però un po' più nuova. Mi stavo annoiando. Sono diventata più curiosa, sono anche pronta al rischio". E' entrata anche nella produzione musicale. "Ho scelto i musicisti e le canzoni. Mi sento più sicura, penso di rispettare anche il mio fisico e non sono più angosciata dalle scelte: mi sono sentita anche di parlare apertamente di sessualità, nelle canzoni". Si aspetta un gran successo? "Mi aspetto del rispetto". Le atmosfere del disco sono decisamente internazionali. "Il disco è nato in tutto il mondo, ma scrivo sempre in casa e sempre di notte, da sola. Le radio già mi sostengono: è la prima volta dai tempi di ''Strani Amori'' che sento fischiettare per strada una mia canzone, ''Un'emergenza d'amore''". Programmi? "Sono stata in Nord Europa, girerò il resto in ottobre. Poi parto da Los Angeles e scendo verso il Sud America. Ma l'Italia è sempre una priorità, ci torno a dicembre". Andrà in tour? "Dopo l'avventura straordinaria dell'Olympia di Parigi, vorrei riempirmi la pancia di teatro.Non so se sarà possibile". E il piccolo aiuto di Collins? "Il rapporto nato in tv a ''Night Express'' è continuato via telefono: lui voleva che il testo rispecchiasse le mie idee. Spero ci sia l'occasione per far ascoltare le voci insieme". Andrà a Sanremo? "Non so. Fabio Fazio è una delle poche persone di questo ambiente che io frequenti: ne dobbiamo parlare. Ma l'idea dei superospiti mi sembra poco leale per chi gareggia".
Unione Sarda
Laura Pausini scopre pop e sensualità e pensa a Sanremo
Laura Pausini scopre il pop, incontra Phil Collins e guarda al festival di Sanremo. Esce nel mondo La mia risposta, terzo album della interprete romagnola campione di vendite in Europa e nelle Americhe con dieci milioni di copie vendute finora. «Scelgo il pop e racconto la mia crescita umana e artistica - dice Laura - senza paura di disorientare il mio pubblico. Canto ciò che sento, cerco nuove sonorità e ritmi per raccontare la mia crescita». Atmosfere «soul», un sound scarno ed essenziale sono tra le caratteristiche di brani come Che bene mi fai o Come una danza che spiccano tra le tredici canzoni di La mia risposta. C'è poi Looking for an angel, in cui l' ex Genesis Phil Collins ha curato l' arrangiamento oltre che le musiche. «Un' amicizia nata al Propaganda di Milano - spiega Laura - e durante la registrazione del programma tv «Night Express», e rafforzata da telefonate e fax. Con la canzone Anna dimmi sìl'artista ha toccato un tasto che interessa le sue coetanee: l'anoressia. «È una delle canzoni che ho scritto da sola pensando a una ragazza italiana alla quale sono molto legata - ha spiegato la Pausini -. È una canzone molto intima, un discorso privato fra me e lei: penso che sia importante farle sapere che anche quando lei non vorrà, io ci sarò». Buone verità, invece, è «ispirata a una poesia di madre Teresa di Calcutta», «un brano - dice la Pausini - in cui racconto il mio orgoglio di fare a volte cose per gli altri, e la fede nel messaggio di madre Teresa, che la buona volontà delle persone è una cosa giusta di cui non bisogna vergognarsi». Laura si sente lontana dalla «ragazza acqua e sapone, donna fuori ma adolescente dentro» che si mise in luce nei Sanremo dei primi anni 90. «Ora accetto il mio corpo». «La mia sensualità mi creava tensioni sul palco fino a qualche anno fa, ora non è più così». Dopo aver riempito gli stadi sudamericani, l' Olympia di Parigi, essersi esibita a Montecarlo e aver cantato per il Papa, Laura Pausini non ha dubbi: «L' esperienza più importante della mia vita è stata il festival di Sanremo». Per questo, è disponibile «ad accettare l' invito di Fabio Fazio per l' edizione 99». «Quando sul giornale ho letto che Fabio avrebbe condotto il festival l'ho chiamato per salutarlo. Siamo amici, è fra i pochi personaggi del mondo dellospettacolo che mi piacciono. Mi ha detto che vuole rinnovare il festival, renderlo più giovane, mi ha chiesto di dargli una mano. Non ho capito come intendono inserire i"superospiti", ma sono pronta a mettermi in gioco. Si tratta, però, di capire come non danneggiare i colleghi che saranno in gara». All' uscita di La mia risposta, seguirà una «tournée» mondiale. «Ma è presto per parlare di date, ci sono divergenze di vedute sul tipo di spettacolo da proporre. Io sono rimasta folgorata dall' esperienza dell' Olympia, e vorrei esibirmi nei teatri».
La Repubblica
MILANO - Bella, proprio bella. Da adolescente tutta piadina e famiglia, Laura Pasini si è trasformata in una raffinata giovane donna. Il suo sguardo si è fatto adulto. Sulla copertina di La mia risposta (il nuovo disco che oggi esce in tutto il mondo) e nel servizio fotografico che lo accompagna, Fabrizio Ferri ha colto nella cantante una personalità intrigante e contraddittoria, carnale come la Lollobrigida, misteriosa come la Mangano. A volte basta cambiare pettinatura, basta un nuovo truccatore. A Laura Pasini è cambiato qualcosa< dentro. Sarà stato il mondo, che negli ultimi tre anni ha frequentato diffusamente; sarà stata la sua volontà di ferro e anche i 10 milioni di dischi venduti (uno e mezzo in Italia, il resto all'estero), ma la trasformazione è evidente. Anche sul nuovo disco. La mia risposta è un lavoro in formato esportazione, con suoni molto americani e una canzone scritta apposta per lei da Phil Collins. Laura Pausini, cantante di pianobar (con papà alla tastiera), dopo aver conquistato Sanremo e l'Italia tutta, una parte dell'Europa e l'intera America Latina, va ora alla conquista degli Stati Uniti? "Fosse per me neanche per sogno. Io sono già molto felice così e voglio continuare ad andare in America senza essere riconosciuta". Però è in contatto con David Foster, produttore di Celine Dion e Mariah Carey, ha cantato al matrimonio di Barbra Streisand, Collins ha scritto per lei Looking For Angel: vorrà pur dire qualcosa... "Non è un progetto da realizzare all'istante, anche perché quello americano è un mercato difficilissimo per noi. E io non voglio adeguarmi: se mai arriverò negli Stati Uniti, lo farò con tutta la mia italianità. Non mi par che La mia risposta sia un disco americano. È diverso dagli altri perché avevo bisogno di fare qualcosa che mi piacesse tanto, volevo trovare suoni che nessuno avesse mai tirato fuori prima. Negli altri dischi non avevo mai osato, erano più classici, c'erano i violini e non l'elettronica. Questa volta ho scartato canzoni che un anno fa avrei scelto come singoli". Però dopo il successo di Bocelli, Zucchero, Ramazzotti, potrebbe essere il momento giusto per gli Stati Uniti. "Dopo il successo di Bocelli, vorrà dire. Il resto è un sogno". Come è andata con Phil Collins? "L'anno scorso mi hanno invitata a "Night Express" su Italia Uno. Dovevo scegliere qualcuno con cui fare un duetto. In Francia, a "Taratatà", avevo cantato con Julio Iglesias ed era stato molto bello. Volevo un musicista altrettanto grande. Decido per Phil Collins, e già tutti ridevano. Ma io che sono cocciuta chiamo il manager e lascio detto. Una mattina alle 9 squilla il telefono. Alle 9! Figurati se rispondo. A mezzogiorno, quando mi alzo, trovo due messaggi di Collins. "Hi Laura, this is Phil...". Mentre li sto ascoltando mi richiama. Siamo stati mezz' ora al telefono a cantare... Dopo il programma non ci siamo più lasciati. Lui mi ha invitata a cantare a Milano al suo concerto, e mi ha detto: di qualunque cosa tu abbia bisogno io sono qui. Allora gli ho chiesto una canzone. Quando me l'ha mandata mi ha detto che se non mi piaceva l'avrebbe modificata. L'ho incisa e gli ho inviato il demo. Mi ha corretto soltanto la pronuncia inglese". "Dice che è innamorato della mia voce". Sarà mica tutto collegato alla nuova Pausini? "Quale nuova Pausini?". Quella giovane donna sensuale che si affaccia dalla copertina del disco. "È la stessa dei tre precedenti. Solo che ha scoperto un lato meno innocente, più sensuale". Però "Buone verità", una delle due canzoni delle quali ha scritto il testo da sola senza Cheope, è ispirata a una poesia di madre Teresa. "Lei è stata fondamentale per la mia crescita. Mi ha insegnato a rispettare cose che in questo momento nel mondo vengono dimenticate. Da cattolica, è la persona che stimo di più al mondo". Ma, da cattolica, anche nelle canzoni, lei ha sempre sostenuto il sesso prima del matrimonio. "Proprio perché ho un grande rispetto del sacramento e credo che debba essere un incontro totale e armonico tra due anime, ma anche tra due corpi". Venendo da un piccolo paese, da una famiglia semplice, come ha vissuto la sua vita che cambiava, il successo, il suo amore non "regolarizzato" con Alfredo Cerruti Jr.? "All'inizio con molti sensi di colpa, ora va meglio. Mio padre lavora con me, la mia famiglia si occupa del fan club, e Alfredo è tutto: è il mio fidanzato, il mio consigliere, il mio manager e molte altre cose. Senza Alfredo avrei fatto scelte sbagliate, umane e professionali. Io sono impulsiva, sono una pazza; lui riesce a farmi riflettere". Che cosa vorrebbe avere in più di quello che già ha? "Vorrei avere visto tutto il mondo, vorrei sapere tutte le lingue, avere ascoltato tutte le musiche, vorrei avere più tempo e più voglia per leggere". A cosa, una giovane donna di 23 anni che è una delle italiane più famose nel mondo, non potrebbe mai rinunciare? "A essere se stessa, a dire quello che pensa, mangiare quello che le pare". Qual è l'incontro che di recente l'ha più segnata? "Forse quello con Barbra Streisand. David Foster le ha fatto ascoltare una canzone del nuovo disco, In assenza di te, e lei in luglio mi ha invitata a cantare al suo matrimonio. Sono arrivata nel parco di una villa di Malibu, in mezzo a tanti invitati famosi, tante donne bellissime. Ma la più bella era lei, la più affascinante. Mi ha parlato in italiano e, mentre cantavo, da sotto il palco mi diceva: hai una voce di velluto, che bella che sei, adoro come canti. E io credevo di sognare".