ERIC WOOLFSON'S POE - MORE TALES OF MYSTERY AND IMAGINATION

Il fascino e la passione con il mondo di Edgar Allan Poe (1809-1849) iniziò per Eric Woolfson più di trenta anni fa, e condusse alla creazione dell'"Alan Parsons Project" ed al primo album, "Tales of mystery and imagination - Edgar Allan Poe", del 1976. All'epoca Woolfson aveva in mente l'idea di realizzare un sequel di "Tales", ma il cambio di etichetta discografica portò il "Project" verso altre direzioni.
Diversi anni dopo era giunto il momento di ritornare a parlare di Poe (o "Eddy", come lo chiamavano i suoi amici), ed il primo risultato di ciò è stato un musical on stage ed una versione in concerto di "Poe" che racconta la storia della sua vita straordinaria e dei suoi lavori.
Almeno la metà delle canzoni del musical potevano senz'altro costituire la base per un possibile sèguito di "Tales", e così, dopo un certo lavoro preliminare nello studio privato di Woolfson, lo stesso Woolfson è tornato ai leggendari Abbey Road Studios per completare "Poe - More tales of mystery and imagination".
Nel corso delle registrazioni Woolfson ha avuto l'immensa fortuna di conoscere Steve Balsamo (già cantante per Andrew Lloyd Webber). La sua voce degna di nota porta le tracce ad un livello mai provato prima, ma è necessario dar conto anche degli altri musicisti (Ralph Salmins e Ian Thomas alla batteria, Laurence Cottle al basso - già visto in "Gaudi" e in "Freudiana", John Parricelli alle chitarre, lo stesso Eric Woolfson, Simon Chamberlain - ottimo arrangiatore orchestrale - e Haydn Bendall - già presente nei musical "Gaudi" e "Gambler" - alle tastiere, ancora Haydn Bendall e Austin Ince per il sequencing, Martin Ditcham e Ralph Salmins alle percussioni, e il violino irlandese suonato da Dermot Crehan), cantanti e tecnici del suono che hanno reso possibile creare un sequel che ne valesse la pena.
Questo disco include alcuni dei racconti più famosi di Poe, ma anche qualche fugace visione di episodi della sua vita, una vita che in molti casi è stata ben più bizzarra e angosciata rispetto alle sue opere letterarie.
L'ironia suprema di questo gigante della letteratura sta nel fatto che sebbene abbia vissuto costantemente in povertà o sommerso dai debiti per quasi tutta la vita, una copia del suo primo poema, "Tamerlano", è stato venduto all'asta a non meno di mezzo milione di dollari, probabilmente tra i prezzi più alti per un pezzo di letteratura statunitense classica. Tristemente, fu solo dopo la morte di Poe che venne riconosciuta la sua grandezza come colui che aprì la strada, di fatto, ai generi della detective-story e della fantascienza.


Eric Woolfson's Poe

1. Angel of the odd (2:36) - Strumentale
Questo è anche il titolo di uno delle più strane storie di Poe, scritta nell'ottobre del 1844 (in italiano: "L'angelo del bizzarro").
Eric Woolfson's Poe
2. Wings of eagles (4:45) - Lead vocal: Steve Balsamo
Il brano esprime il modo in cui Poe vedeva il mondo. L'ordinario diventa distorto nella fantasia. La realtà acquista un'intensità sempre maggiore, creando una sorta di montagne russe emotive per le sue turbolenti  emozioni.



3. Train to freedom (4:40) - Lead vocal: Fred Johanson
Fin da piccolo Poe fu iniziato al gin e al laudano (un oppiaceo) da una baby-sitter alquanto esaurita (sebbene dicesse che lo faceva a fin di bene). Non meraviglia che questo fatto causò problemi per tutta la sua vita successiva. Poco prima di morire, Poe fu trovato gravemente malmenato e lasciato a morire davanti a una taverna usata a mo' di seggio elettorale in un'elezione locale. Questo pezzo è stato ispirato dall'atmosfera della campagna politica che forse si respirava in quel bar.

Eric Woolfson's Poe

4. Somewhere in the audience (4:47) - Lead vocal: Steve Balsamo
La morte prematura era uno dei tratti ricorrenti nella vita e nelle opere di Poe. Probabilmente la sua incapacità di accettare la morte della madre (avvenuta quando aveva solo tre anni) trova uno sbocco nella maggior parte delle sue storie di sepolture premature e nelle belle - ma spettrali - eroine delle sue poesie. Tutto ciò è rispecchiato in questo brano.

5. The bells (5:32) - Coro: The Metro Voices
Ciò che entusiasmava Poe era il suono delle parole piuttosto che il loro significato. Il suo poema "The bells " ne è un magnifico esempio.

Eric Woolfson's Poe
6. The pit and the pendulum - Part 1 (2:31) - Lead vocal: Steve Balsamo
"Il pozzo e il pendolo" è forse il più pittoresco tra i racconti di Poe. In due righe, per chi non lo sapesse, è la storia di una vittima dell'Inquisizione spagnola gettata in un pozzo: la tortura (perché di questo si tratta) consisteva tra l'altro in una specie di ascia che oscillava dall'alto sopra la vittima e che ad ogni oscillazione scendeva di qualche centimetro verso il malcapitato. Forse è la canzone migliore dell'intero Cd; unica domanda: era proprio necessario suddividere il brano in tre parti da due minuti ciascuno? In fondo, non è una suite come lo era "The Fall of the House of Usher" nell'opera prima di Woolfson!

7. The pit and the pendulum - Part 2 (2:02) - Instrumental

8. The pit and the pendulum - Part 3 (2:02) - Lead vocal: Steve Balsamo

Eric Woolfson's Poe
9. The murders in the Rue Morgue (4:35) - Lead vocal: Eric Woolfson, narrazione: Steve Balsamo
"I delitti della Rue Morgue" è il titolo italiano del primo romanzo poliziesco di Poe, che fa apparire il primo investigatore-segugio della storia, C. Auguste Dupin, il quale poi sarà l'ispirazione per i racconti di Sherlock Holmes circa sessanta anni dopo. Anche qui, la storia è abbastanza nota: un delitto apparentemente irrisolvibile, la porta chiusa dall'interno e la scena del crimine è un appartamento ad un piano molto alto. Il colpevole però non è il maggiordomo...

Eric Woolfson's Poe

10. Tiny star (2:44) - Lead vocal: Steve Balsamo
È un'altra riflessione sulla madre che morì quando Edgar aveva solo tre anni. Questa canzone richiama un ricordo di una ninnananna che la madre potrebbe avergli cantato.


11. Goodbye to all that (5:15) - Cori: Brighton Festival Chorus & The Metro Voices
Il matrimonio di Poe con la sua giovane cugina Virginia ha ispirato "Goodbye to all that". Virginia, come la madre di Poe, morì a soli 24 anni.

Eric Woolfson's Poe
12. Immortal (5:30) - Lead vocal: Steve Balsamo
Il brano si apre con una citazione di Orson Welles ("All that we see or seem is but a dream within a dream"), già presente in "Tales of Mystery and Imagination". Questo pezzo prende le mosse da un'accesa rivalità con Rufus Griswold: sebbene fosse l'esecutore testamentario di Poe, quando Poe morì Griswold scrisse un necrologio velenosissimo e fece il possibile per seppellire le sue opere assieme all'uomo. Nonostante gli sforzi di Griswold, alla fine Poe ebbe il posto che gli spettava tra i più grandi geni letterari di tutti i tempi. Questa canzone vuole essere una riflessione sulla presenza dello spirito eterno di Poe.

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