Biografia Degli Iron Maiden


La storia degli Iron Maiden comincia nel 1971, quando Steve Harris, allora quindicenne, ispirato da gruppi come Wishbone Ash, Jethro Tull e i primi Genesis, comprò una copia del basso Telecaster per l'allora principesca somma di 40 sterline. Steve aveva precedentemente maturato il sogno di giocare un giorno a football nella sua squadra preferita del West Ham, e aveva già firmato con loro un contratto per il gruppo giovanile. Comunque il numero di talenti nell'organizzazione giovanile degli Hammer in quei giorni era eccessivo e coloro che passavano al gioco professionistico erano pochi. Il continuo giocare e il regime di allenamento significavano anche per il giovane Harry il non poter unirsi ai suoi amici per bere, andare ai concerti e rimorchiare ragazze. Dopo averci provato a lungo e duramente, abbandonò le speranze di una carriera calcistica e incominciò ad ammirare e conoscere bene la musica rock. Imparò da autodidatta a suonare le sue canzoni preferite e improvvisare con gli amici. Questo condusse alla prima formazione di un gruppo chiamato Influence che in seguito cambiò il proprio nome in Gypsy's Kiss.

I Gypsy fecero la loro prima apparizione a una gara di giovani talenti a Poplar, ripetendo l'esibizione per sei volte prima di smettere. Steve acceso da un'ambizione smisurata si unì ad un gruppo chiamato Smiler. Gli altri membri del gruppo erano di parecchi anni più grandi di lui; Steve acquisì una discreta esperienza ma si sentiva ancora soffocato. Gli Smiler erano un gruppo che suonava musica ballabile e benché suonassero una vecchia versione di "Innocent Exile", bocciarono "Burning Ambition" e fecero capire che non volevano che il bassista saltasse sul palco e scrivesse canzoni. Steve finalmente capì che l'unico modo di fare quello che voleva era creare un gruppo suo; alla fine del 1975 nascevano gli Iron Maiden. Steve prese il nome vedendo una vergine di ferro nel film "The Man In The Iron Mask". Era una bara di metallo con spuntoni all'interno, le vittime erano messe all'interno e infilzate a morte.

Nella primavera del 1976, il gruppo si assicurò un posto fisso alla birreria The Cart and Horses a Stratford nella periferia est di Londra. Il primo paio di serate andò bene, ma Steve sentiva che mancava ancora qualcosa. Il cantante Paul Day fu sostituito dall'ex Smiler Dennis Wilcock e lui consigliò un giovane chitarrista molto bravo di nome Dave Murray. I due chitarristi del gruppo Terry Rance e Paul Sullivan lo presero come un insulto e lasciarono il gruppo. Bob Sawyer, che usava il nome di Bob D'Angelo, fu scelto come secondo chitarrista e con Ron Rebel alla batteria nasceva la prima line-up degli Iron Maiden. Oltre al Cart il gruppo cominciò a suonare in tutta la parte est di Londra, acquisendo un forte seguito locale. Dopo sei mesi la line-up cambiò nuovamente. Bob lasciò il gruppo perché invece di provare ad accompagnare la chitarra di Dave continuava a provare a competere con lui (una lotta disperata). Quindi, dopo un litigio alla Bridgehouse, Den licenziò Dave che se ne andò per unirsi agli Urchin, il gruppo del suo vecchio amico Adrian Smith.

Con tutti questi problemi il gruppo decise di abbandonare temporaneamente le due chitarre e Terry Wapram si unì al gruppo come chitarra solista e Tony Moore fu scelto come tastierista. Ron Rebel decise che non poteva sopportare l'irritazione e lasciò il gruppo anche lui per essere sostituito da Barry Purkis, che successivamente si fece chiamare Thunderstick. La nuova line-up fece una serata alla Bridgehouse e fu dolorosamente evidente che le tastiere non erano la soluzione. Uscì Moore seguito da Wapram che dichiarò che non poteva suonare senza le tastiere! Steve andò ad un concerto degli Urchin e convinse Davey a tornare nei Maiden. Den se ne andò prima di un concerto a Londra e quando anche Thunderstick se ne andò, le cose sembravano mettersi male. Steve reclutò l'ex batterista degli Smiler Doug Sampson e i tre, mentre provavano, cercavano anche un nuovo cantante. Finalmente un amico di Steve consigliò Paul Di Anno. Paul passò l'audizione a pieni voti e il gruppo organizzò il proprio ritorno. Le cose all'inizio furono difficili dal momento che nel 1977 la rivoluzione punk/new wave era in piena espansione e gli organizzatori di concerti erano disponibili solo per gruppi new wave. Le case discografiche la pensavano allo stesso modo. Il gruppo ricevette offerte, ma dovevano tagliarsi I capelli e suonare punk. Inutile dire quale fu la risposta di Steve.

Alla fine del 1978 la situazione era migliorata al punto di permettere al gruppo di organizzare il proprio ritorno e suonare regolarmente. Capirono di avere bisogno di un demo e così a capodanno loro erano negli studi Spaceward vicino a Cambridge per registrare "Prowler", "Invasion", "Strange World" e "Iron Maiden". Le 200 sterline della registrazione erano tutto quello che avevano e così non poterono comprare il master. Quando tornarono un paio di settimane più tardi per pagare i nastri e il mixaggio I nastri erano già stati cancellati, e loro rimasero solo con le cassette dalla registrazione originale non mixate e non editate. Dave diede la sua copia a Neal Kay, un DJ con un amore spassionato per l'hard rock che teneva serate regolari alla Soundhouse, che era vicino alla birreria Bandwagon a Kingsbury, nord di Londra. Per il gruppo adesso era più facile organizzare concerti; guadagnò anche una residenza al Ruskin Arms in Manor Park. Neal suonò il nastro ad una delle sue serate alla Soundhouse e rimase stupefatto dalla reazione. Diventò il pezzo più richiesto per mesi e i Maiden incominciarono a suonare lì. Il demo attirò anche l'attenzione di Rod Smallwood. Un compagno di Rugby di Rod, che lavorava anche con Steve, gli passò il nastro e, dopo averlo ascoltato ed essersi informato sul gruppo, lui offrì i propri servizi come manager. Rod organizzò concerti in tutto il paese per permettere al gruppo di costruirsi un seguito su scala nazionale, e concerti a Londra per far conoscere i Maiden alle case discografiche. Un concerto del genere fu organizzato al Marquee il 13 di ottobre. John Darnley della EMI venne a vedere I Maiden e Rod scommise con il direttore del Marquee che I biglietti si sarebbero esauriti entro le 7pm. Rod vinse la sua scommessa e la EMI mise gli Iron sotto contratto il mese successivo. I Maiden ebbero un articolo su "Sounds". Fu in quest'articolo che Geoff Barton, che successivamente si trasferì a "kerrang", coniò la frase "The New Wave Of British Heavy Metal". I Maiden fecero anche il loro debutto al The Music Machine di Camden come special guest dei Motorhead che suonavano con il nome di "Iron Fist And The Hordes From Hell". Prima della fine dell'anno i Maiden suonarono altre due volte al Music Machine, come headliners.

Nel frattempo il gruppo, che era stato inondato di richieste di copie del demo da parte dei fans, decisero di registrarlo per la loro etichetta Rock Hard. Il 7'' fu chiamato "The Soundhouse Tapes" e per tenerlo come edizione speciale per i fan più affezionati fu venduto solo ai concerti e per posta. Le 600 copie si esaurirono subito facendone un pezzo da collezione. Nonostante le richieste delle maggiori catene di negozi il disco fu tenuto come qualcosa di speciale per i fans. Nello spazio tra un concerto e l'altro il gruppo si recò agli studi EMI di Manchester Square per registrare "Sanctuary" e "Wratchild" per una compilation chiamata "Metal For Muthas". Registrarono anche 4 canzoni per lo show del venerdì di Radio One. Si unì a loro il chitarrista Tony Parson come secondo chitarrista, facendoli tornare un gruppo di cinque elementi.

Durante il periodo natalizio il gruppo subì altri cambiamenti di line-up. Doug Sampson fu costretto a lasciarli per motivi di salute e Parson, che sembrava sempre annoiato sul palco, lo seguì. Clive Burr e Dennis Stratton li sostituirono alla batteria e alla chitarra. Il gruppo incominciò le registrazioni del suo primo album con Will Malone come produttore. Nel febbraio 1980, mentre i Maiden erano in tour per promuovere la compilation "Metal For Muthas", uscì il loro primo singolo "Running Free". Esso superò totalmente le previsioni della casa discografica piazzandosi al No.44 delle classifiche inglesi e il gruppo si guadagnò un invito ad apparire al programma TV della BBC "Top Of The Pops". Il gruppo accettò solo se potevano suonare dal vivo, cosa che non accadeva da otto anni con i The Who. Sorprendentemente la BBC accettò. Il 14 aprile uscì il loro album di debutto "Iron Maiden" che schizzò direttamente al No.4 delle classifiche! I Maiden, che avevano fatto seguire a "Metal For Muthas" un posto da ospiti nel tour inglese dei Judas Priest "British Steel", iniziarono il loro primo tour da headliners completamente indipendente in Inghilterra facendo quaranta date in poco meno di due mesi. Tornarono anche al Marquee, comprendendo una serie di quattro serate consecutive, tutte completamente esaurite.

In agosto il gruppo fu invitato dalle mega-star Kiss a fare da supporto al loro tour europeo e a suonare al Reading sabato sera come ospiti speciali degli UFO, dando a Steve la possibilità di suonare sullo stesso palco di Pete Way degli UFO, uno dei suoi eroi di tutti i tempi. Con i Kiss la fama dei due gruppi aumentò e il seguito dei Maiden in tutto il continente crebbe immensamente. I Maiden non suonarono nelle date in Inghilterra, avendo appena concluso il loro tour inglese, e quindi si presero una settimana di vacanza al sole italiano. Tornando dal tour con i Kiss venne annunciato che, a causa di differenze musicali, Dennis lasciava il gruppo. I gusti musicali di Dennis erano abbastanza diversi dal resto del gruppo e le sue idee non erano in linea con la strada che i Maiden stavano prendendo e quindi era necessaria una separazione. La separazione fu litigiosa all'inizio, ma adesso Dennis e il gruppo sono amici e Dennis dirige il Cart and Horses. I Maiden non dovettero cercare molto lontano e Adrian Smith si unì a loro. A dir la verità il gruppo aveva avvicinato Adrian prima di Dennis, ma lui aveva preferito rimanere con gli Urchin. Fu organizzato in fretta un mini-tour britannico per introdurre Adrian. Quindi iniziarono a registrare il nuovo album con Martin Birch come produttore. Quindi fermarono le registrazioni per organizzare uno speciale concerto di Natale al Rainbow Theatre di Londra, che fu filmato per il video successivo. Alla folla dei presenti fu fatto un regalo di Natale anticipato dal momento che la seconda metà dello show dovette essere rifatta a causa di problemi di registrazione. Nessuno se ne andò prima!

L'album "Killers" uscì nel febbraio 1981 e il gruppo si imbarcò per il primo tour mondiale. Il disco si piazzò al No.12 e fece ottenere al gruppo dischi d'oro in molti paesi. Come per l'Europa, il "Killers" tour approdò per la prima volta in Canada, America e Giappone. Fu rilasciato un EP live contenente le registrazioni fatte in Giappone e si chiamò "Maiden Japan". In marzo uscì un video di 30 minuti con lo show natalizio. Mentre il tour finiva era chiaro che i giorni di Paul Di Anno erano contati. Paul aveva creduto completamente nello stile di vita rock and roll, nonostante gli avvertimenti del resto del gruppo, di Rod e dei medici, e si stava rovinando le corde vocali e la salute. Inoltre stava iniziando ad allontanarsi dall'hard rock suonato dai Maiden dirigendosi verso uno stile più blues, tipo Whitesnake. Un altro cambiamento era vicino. Bruce Bruce degli amici rockers inglesi Samson si stava stancando della marcia del suo gruppo verso il tipo di musica che ironicamente Paul stava abbracciando e così fece un'audizione ed entrò nei Maiden, tornando al suo nome normale di Dickinson. Alcune date organizzate in fretta in Italia introdussero Bruce nei Maiden e lui fece un debutto trionfale in Inghilterra al Rainbow; il gruppo colse anche l'occasione per suonare alcune canzoni che erano state registrate per il nuovo album. Bruce fu soprannominato "l'allarme antiaereo" per la sua voce potente. L'anno finì con i Maiden che tornavano al Ruskin Arms con il falso nome di Genghis Khan per un concerto di beneficenza in occasione del compleanno di Dave.

Se il 1981 poteva essere visto come un anno di successo per i Maiden il 1982 superò ogni aspettativa. Il gruppo era già impegnato in una diramazione inglese del tour "The Beast On The Road" (tutto esaurito) quando uscì il primo singolo del nuovo album, "Run To The Hills", raggiungendo il No.7 delle classifiche inglesi. Il nuovo album "The Number Of The Beast" spazzò via la concorrenza arrivando al No.1 in Inghilterra e piazzandosi tra i migliori 10 in Europa. Entrò anche nelle classifiche Americane e Canadesi. Il tour "The Beast On The Road" tenne fede al proprio nome vedendo il gruppo impegnato in 180 date in otto mesi. Ancora una volta il gruppo raggiunse nuovi paesi visitando l'Australia e la Nuova Zelanda e il 29 giugno suonarono il primo concerto tutto esaurito al Palladium di New York. In agosto il gruppo lasciò gli Stati Uniti e tornò in Inghilterra per suonare al Reading Festival davanti a 35000 fans. Alla fine del tour ci fu un'altra vittima nella line-up dei Maiden: Clive Burr. Una serie di problemi personali e l'estenuante tabella di marcia dei Maiden fecero sentire il loro peso e così, nel gennaio 1983, il gruppo volò a Nassau per registrare il nuovo album con un certo Nicko McBrain dietro le pelli. Il gruppo aveva conosciuto Nicko durante la parte inglese del tour di "Killers" quando lui suonava con il gruppo rock francese Trust che aveva fatto da supporto ai Maiden. In America il gruppo fu marchiato come satanista da un gruppetto di individui male informati che avevano sbagliato completamente. Le loro accuse (totalmente false) si risolsero in un'accresciuta pubblicità per il gruppo.

Bravo con la batteria e a raccontare aneddoti, Nicko ricevette il battesimo del fuoco durante le registrazioni di "Piece Of Mind" a Nassau. Il gruppo fece una pausa durante le registrazioni per filmare un video promozionale per il loro imminente singolo "Flight Of Icarus", il copione prevedeva che qualcuno indossasse un make-up blu e i panni da monaco. Nicko si presentò come volontario in quanto nuovo arrivato. In maggio uscì il nuovo album ed entrò nelle classifiche al No.3, e i Maiden iniziarono il "World Piece Tour" al Hull City Hall. Il tour fu ancora una volta un successo mondiale e il gruppo acquisì sempre maggior seguito nei paesi in cui suonava. Negli Stati Uniti suonavano in locali sempre più grandi registrando quasi ovunque il tutto esaurito. Il tour terminò di fronte ad un pubblico televisivo di portata Europea a Dortmund. Per aggiungere atmosfera allo spettacolo il gruppo attaccò ferocemente Eddie. Apparentemente avevano in mente di rinunciare ai suoi servizi come mascotte, ma fortunatamente le notizie sulla morte di Eddie erano esagerate e lui fu nuovamente in copertina e sui palchi l'anno seguente. I Maiden si apprestavano ad affrontare l'anno nuovo con una line-up stabile e con la prospettiva del loro anno più impegnato.

Il 1984 si aprì con una pausa di tre settimane per i Maiden prima di iniziare i lavori per il nuovo album. Provarono a Jersey e ancora una volta registrarono a Nassau. Nel momento in cui usciva "Powerslave" in settembre, il gruppo aveva già cominciato da tre settimane il "World Slavery Tour" espandendo ancora i confini, il tour fu aperto in Polonia; era la prima volta che un concerto rock veniva suonato in quel paese con una produzione interamente occidentale. Il gruppo suonò anche in Ungheria e in Yugoslavia e il tour innovatore "Iron Maiden Behind The Iron Curtain" fu un grande successo e attirò l'attenzione dei media di tutto il mondo. In quei giorni, con la cortina di ferro ancora saldamente al suo posto, un tour in quei paesi era un impresa non da poco. Tutto il tour fu filmato per un documentario, che uscì l'anno successivo con il nome di "Behind The Iron Curtain". Dall'Europa dell'est, il gruppo tornò in Inghilterra passando dall'Italia, dove uscì il nuovo album "Powerslave" e andò direttamente al No.2. L'album conteneva l'artwork più elaborato e lo show imponente lo rifletteva. I Maiden suonarono quattro serate all' Hammersmith Odeon, comprendendo una serata con il gruppo rock comico Bad News For Charity. Eddie adesso era un mostro di venti piedi che appariva alla fine della canzone "Iron Maiden". Il tour fu un successo imponente, il gruppo era all'apice del suo successo, l'impianto scenico era grandioso e le vendite di gadgets superarono i in molti concerti. Il gruppo interruppe la parte americana del tour e fece la sua prima apparizione in Sud America dove suonarono di fronte ad un pubblico di circa 200000 persone al festival "Rock In Rio". L'apice fu raggiunto al Long Beach Arena nella California del sud dove i Maiden divennero il primo gruppo a registrare il tutto esaurito per quattro serate consecutive, con un totale di 52000 persone. Gli spettacoli a Long Beach furono filmati con l'intenzione di fare un altro video, e un live che prendesse il gruppo al massimo del successo. Il tour giunse al termine nel luglio 1985. Con un album live e un video pronti per uscire in autunno, il gruppo poteva prendersi la prima vera vacanza in cinque anni, e ne avevano bisogno. L'album e il video, tutti e due chiamati "Live After Death", uscirono in ottobre; l'album entrò al No.2 e il video fu al vertice delle classifiche di vendita per mesi.

Il nuovo album "Somewhere In Time" fu registrato a Nassau e Monaco e uscì nel settembre 1986. Entrò al No.3 nelle classifiche inglesi e divenne disco d'oro o di platino quasi dappertutto. Per promuovere l'album il gruppo iniziò il "Somewhere On Tour". Il nuovo album mostrava un cambiamento radicale nello stile del gruppo con l'uso di sintetizzatori come sottofondo in molte canzoni. Comunque, i fan che temevano che potesse annacquare lo stile dei Maiden dovettero solo ascoltare canzoni come "Heaven Can Wait" o "Alexander The Great". Il tour cominciò ancora una volta dietro la cortina di ferro, cominciando a Belgrado e finendo otto mesi dopo a Osaka. L'allestimento del palco fu ancora una volta spettacolare, Eddie adesso era stato trasformato in un cyborg e il momento di maggior successo dello show vide tutto il gruppo sollevarsi nell'aria mentre una gigantesca testa di Eddie gonfiabile con tenaglie faceva la sua apparizione. Il gruppo fu anche filmato ed intervistato per un documentario uscito nel 1987 con il nome di "Twelve Wasted Years", una cronaca video della loro scalata al successo che comprendeva materiale inedito e interviste con personaggi chiave implicati nel successo dei Maiden. Terminato con successo il tour era tempo di cominciare a pensare al nuovo album.

"Seventh Son Of A Seventh Son" fu un capolavoro epico; segnava la prima e finora ultima volta che i Maiden registrarono un concept album. All'inizio non era questa l'idea, ma mentre il gruppo scriveva e provava le canzoni sembravano legate da un filo conduttore. Anche la copertina mostrava un cambiamento significativo, essendo in uno stile più sommesso di ogni altro lavoro precedentemente visto. Anche il "Seventh Tour Of A Seventh Tour" rompeva con la tradizione dei Maiden, cominciando negli Stati Uniti ed essendo composto da una combinazione di festivals e concerti in arene. Il momento più alto di tutto il tour fu in agosto, quando i Maiden presenziarono come headliners al leggendario "Monsters Of Rock" di Donington. Supportati da una delle migliori programmazioni mai viste al festival (Kiss, David Lee Roth, Megadeth, Guns and Roses e Helloween), il gruppo suonò davanti ad un pubblico (record per il festival) di 102000 persone. I Maiden suonarono un set di canzoni fenomenale e l'allestimento scenico fu fantastico, culminando con effetti pirotecnici. Il gruppo quindi portò il "Monsters Of Rock" in Europa, prima di finire il tour nel proprio paese con una serie di concerti in arene; era la prima volta che i Maiden suonavano concerti così imponenti in Inghilterra. Le due serate al NEC di Birmingham, discutibilmente considerati i migliori spettacoli del tour al di fuori di un festival, furono filmati per un nuovo video live che aveva come co-direttore ed editore Steve Harris. Il tour terminò il 12 dicembre all'Hammersmith Odeon, scena di così tanti successi dei Maiden. Senza album in programma per il 1989, il gruppo poteva pensare ad un vero break per ricaricare le batterie e passare un po' di tempo con le famiglie.

Bruce ed Adrian "riposarono" registrando albums solisti, mentre Steve passò la maggior parte del tempo lavorando al video di Birmingham. Il gruppo si riunì nel novembre 1989 per l'uscita del video "Maiden England". La EMI e la Sanctuary organizzarono un ricco party con l'Inghilterra come tema della serata, il locale fu riempito di Union Jacks e i rappresentanti della stampa mondiale invitati cenarono con fish and chips e bevvero amari, mentre il gruppo passava il tempo a farsi fotografare e intervistare. "Maiden England" fu ancora una volta un best seller tra i video musicali.

Nel gennaio 1990, il gruppo si riunì a casa di Steve per cominciare a lavorare a "No Prayer For The Dying". Il lavoro era appena cominciato quando, per la prima volta in sette anni, ci fu un cambiamento di line up. Adrian, fresco dal suo album solista, rivelò che non era sicuro di poter ancora dare il meglio di se agli Iron Maiden , e quindi lasciò il gruppo di comune accordo. Fortunatamente la soluzione era ancora una volta a portata di mano. Janick Gers, che era ben conosciuto dal gruppo avendo suonato tra gli altri con Gillan e avendo partecipato al disco solista e al tour di Bruce, ricevette un'audizione e fu invitato ad entrare nel gruppo. La registrazione del disco continuò come da programma. Per la prima volta da "The Number.." il gruppò registrò il disco in Inghilterra, nello studio personale di Steve ricavato da un magazzino vicino alla sua casa nell'Essex. Il contenuto del disco aveva un feeling più serio, e i testi del gruppo cominciarono a trattare di temi contemporanei. La copertina del disco e la grafica del libretto avevano un aspetto più sinistro. Il disco uscì il primo ottobre 1990 e debuttò al No.2 delle classifiche inglesi. Dopo quasi due anni di assenza dal palco il gruppo era desideroso di suonare dal vivo ancora una volta. Il "No Prayer On The Road Tour" cominciò con un concerto "segreto" a Milton Keynes il 19 settembre 1990. Dopo la mastodontica produzione del tour precedente, questa volta avevano scelto un approccio più diretto con un palco e un sistema di illuminazione ridotti al minimo. Questo dimostrò abilmente che i Maiden erano in grado di mettere in piedi un grande spettacolo senza bisogno di essere circondati da mega-watts di suoni e luci e da una produzione costosa. Anche Janick faceva la differenza dal vivo, il suo grande entusiasmo e le sue stravaganze sul palco colpirono tutti, specialmente Davey. Il gruppo e i suoi fans si divertirono ad essere vicini ancora una volta, nutrendosi reciprocamente dell'entusiasmo che ricordava i vecchi tempi. Il tour finì a Salt Lake City nel marzo 1991. Inizialmente era previsto che proseguisse in Giappone e Australia, ma le difficoltà di viaggio causate dallo scoppio della guerra del golfo portarono ad una fine prematura.

Quando venne il momento di pensare al nuovo album, il gruppo e il management decisero che Eddie aveva bisogno di un cambio d'immagine per gli anni '90. Prendendo spunto da un fumetto horror si decise che Eddie doveva essere più direttamente ispirato all'horror e a quel punto Derek Riggs e molti altri artisti furono invitati a proporre idee su come vedevano il nuovo Eddie; fu scelta un'immagine proposta da Melvyn Grant. L'album "Fear Of The Dark" uscì nel maggio 1992 e il gruppo aprì il "Fear Of The Dark" tour in Scandinavia. L'album diede al gruppo il No.1 per la terza volta. Gli Iron Maiden furono invitati ancora una volta a suonare a Donington in agosto. Il gruppo mise in piedi uno spettacolo ancora migliore che nel 1988. Questa volta sapevano cosa li aspettava e così sentirono meno la tensione nervosa. L'intero spettacolo fu filmato per un video live che sarebbe uscito l'anno seguente. L'impianto del palco fu più elaborato, pur senza raggiungere gli eccessi del 1988; Eddie appariva come una gigantesca creatura-albero come sulla copertina del disco. Il tour finì il 4 novembre e il gruppo volò a casa dal Giappone, ancora inconsapevole della bomba che sarebbe stata sganciata nel marzo 1993.

Era già da un po' che Bruce pensava di lasciare i Maiden. Da sempre fanatico del lavoro, Bruce aveva diversi progetti attivi al di fuori degli Iron Maiden e, con una famiglia giovane, non aveva più tempo per seguire tutti gli impegni. Bisognava rinunciare a qualcosa e Bruce sentiva di aver fatto tutto il possibile per gli Iron Maiden. Decisero che invece di far uscire un doppio cd come "Live After Death" il nuovo live sarebbe uscito come due cd separati. Il primo avrebbe contenuto il materiale del periodo seguente a "Live After Death", mentre il secondo avrebbe contenuto materiale più vecchio. Così i fans avrebbero potuto scegliere se comprare entrambi i live oppure solo il materiale di una delle due ere. Mentre si avvicinava l'uscita del primo live "A Real Live One" e il gruppo si preparava a cominciare il "Real Live Tour", iniziarono a mettere annunci per cercare un sostituto di Bruce, con il risultato di essere sommersi da migliaia di cassette e video di tutti i tipi. Nel frattempo il gruppo visitava Mosca. L'accoglienza che il gruppo ricevette dagli allegri metallari russi fu incredibile. Una volta completato il tour era tempo di sedersi e cominciare a scegliere tra la miriade di demos per il futuro cantante. Bruce ricevette una festa d'addio abbastanza macabra alla fine di "Raising Hell", un programma televisivo di magia e musica a pagamento che aveva come ospite il mago televisivo Simon Drake e che fu trasmesso in diretta in tutto il mondo.

Dopo una ricerca intensa, alla fine dell'anno fu annunciato che il successore di Bruce era Blaze Bayley dei Wolfsbane. I Wolfsbane erano stati di supporto agli Iron Maiden nel loro tour inglese del 1990, quindi il gruppo aveva avuto modo di vedere Blaze in azione e sapeva di cosa era capace. Blaze era il favorito fin dall'inizio e dopo aver sentito tutte le cassette e aver tenuto le audizioni non trovarono nessuno più adatto di lui a cantare nel gruppo. Dopo che il clamore per l'arrivo di Blaze si fu spento, il gruppo si dedicò ad una serie di prove intensive in modo che loro e Blaze si abituassero l'uno all'altro; quindi cominciarono a lavorare al nuovo album.

Il gruppo non solo aveva un nuovo cantante, ma anche un nuovo produttore. Per la prima volta dal 1980, un album dei Maiden non fu prodotto o co-prodotto da Martin Birch. Fin dalla metà degli anni 80 Martin era quasi ritirato e tornava dietro al mixer solo per i Maiden. Adesso aveva deciso di ritirarsi completamente. Fu deciso che Steve avrebbe diviso il lavoro di produttore con Nigel Green. Nigel in origine era stato l'operatore dei nastri per gli album "Killers" e "Beast", lasciandoli poi per diventare un produttore importante. L'album richiese un anno per essere completato. L'importanza dell'album significava che ogni singolo passo fosse fatto in modo tale da risultare perfetto. Il nuovo album fu chiamato "The X Factor" essendo la x il simbolo di ciò che non si conosce. Finalmente uscì nell'ottobre 1995 e il tour "The X Factour" cominciò subito dopo.

Il tour cominciò con date in Israele e Sud Africa; era la prima volta per i Maiden in entrambi i paesi e l'esperienza e l'accoglienza dei fan locali fece sì che il gruppo decise che sarebbe tornato la prossima volta. Avrebbero anche dovuto suonare a Beirut, ma il governo Libanese ritirò i loro visti d'ingresso e non si riuscì a fargli cambiare idea neanche intervenendo attraverso i canali diplomatici. Il gruppo approfittò dell'inaspettato riposo per volare a casa e partecipare al "Most Wanted" di MTV. Quindi volarono in Romania dietro la vecchia cortina di ferro per intraprendere il primo tour completo dell'Europa dell'est (Bulgaria, Slovenia, Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Romania). Ogni dubbio sulle capacità di Blaze e sulle reazioni dei fans fu messo a tacere quando il gruppo ricevette un caldo benvenuto da tutti i fans, specialmente in Inghilterra. Lo spettacolo di Brixton fu uno dei migliori di tutti i tempi. Sia il gruppo che i fans erano scatenati. Nel periodo pre-natalizio e agli inizi del nuovo anno i Maiden suonarono in Europa occidentale prima di volare in America, Canada, Giappone. In estate il gruppo suonò in alcuni festival europei e fece un tour in America del sud comprendendo la partecipazione da headliners al "Monsters Of Rock" davanti a 50000 persone nello stadio di San Paolo.

Tutto ciò ci porta felicemente ad oggi, dopo 20 anni, e "The Best Of The Beast". Speriamo che vi sia piaciuto tutto finora come a noi qua nell'accampamento dei Maiden.


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