Australia - Iran 7-8 d.c.r. (0-0) (2-2)

MARCATORI: Azizi (Ira), Foster (Aus), Mansourian (Ira), Agostino (Aus).

SUCCESSIONE DEI RIGORI: Khakpour (Ira) gol, Lazaridis (Aus) gol, Mansourian (Ira) parato, Murphy (Aus) gol, Peiravani (Ira) gol, Foster (Aus) gol, Ali Daei (Ira) gol, Agostino (Aus) parato, Minavandchal (Ira) gol, Zdrilic (Aus) gol, Azizi (Ira) gol, Kewell (Aus) gol, Bagheri (Ira) gol, Muscat (Aus) parato.

AMMONITI: Azizi (Ira).

 

CRONACA. Ci sono voluti 14 rigori per decidere quale squadra tra Iran ed Australia avrebbe raggiunto le semifinali di Scozia 2000! E' il difensore Muscat a recidere le velleità di vittoria finale dei giallo-verdi australiani, con il suo tiro direttamente terminato tra le braccia di un incredulo Nakissa. L'Iran, così, oltre a confermare il traguardo di Uruguay 99, vendica anche la sconfitta contro i Canguri nella finale per il 3° posto dello scorso anno. E' stata una partita molto intensa, giocata molto in fase offensiva: infatti il centrocampo è stato spesso saltato da lanci lunghi; l'incontro ne ha guadagnato in spettacolarità, considerando la rapidità dei capovolgimenti di fronte. La prima frazione di gioco si è aperta con l'Iran all'attacco. La squadra di Bassetti ha cercato di impaurire l'avversario, che veniva da una serie di partite in cui aveva segnato nei primi minuti. Tuttavia la conclusione di Azizi non impensierisce più di tanto l'attento Bosnich. Col passare del tempo è l'Australia che prova a rendersi più minacciosa, anche se il bel gioco dimostrato contro Spagna, Uruguay e Haiti ancora non sembra farsi vivo. Infatti, in una veloce ripartenza, è Ali Daei che impegna Bosnich con una buona progressione. A questo punto i giocatori oceanici si rendono conto che è il momento giusto per spingere sull'acceleratore. Nakissa si trova quindi ad essere impegnato più volte, soprattutto su due conclusioni da fuori area di Zdrilic e Zelic. Nessun problema. Proprio nel momento in cui l'Australia tira il fiato, ancora una volta è l'Iran ad andare vicino al gol: Estili vede il suo tiro respinto dal palo. Le improvvise accelerazioni della squadra asiatica sono state molto importanti nell'ambito della partita: sono queste, infatti, ad aver mandato in tilt l'attenta difesa australiana, che fino a stasera era risultata probabilmente la migliore. La velocità di Azizi & c. è sicuramente la chiave del match. Prima del fischio finale (che va ad interrompere una azione potenzialmente pericolosa degli iraniani), comunque, l'Australia si rende ancora molto pericolosa, sfiorando in due occasioni la rete: Kewell ed Agostino, però, non sfruttano pienamente le due buone possiblità. Dopo qualche minuto di studio nella ripresa, è l'Iran a sbloccare il risultato, un po' a sorpresa: infatti i Canguri sembravano essere rientrati in campo più convinti; ma il calcio è così. Il gol di Azizi (una azione velocissima conclusa con un bel tiro a mezz'altezza) è una doccia fredda per i giallo-verdi. La squadra di Bertoni pare aver accusato il colpo: infatti la fluidità della manovra che ne aveva fatta la favorita alla conquista del titolo sembra essersi dissolta. Tanti errori di misura, dovuti un po' al nervosismo e un po' alla precipitazione, hanno rischiato di dar via libera all'Iran già nei tempi regolamentari. Ci sono voluti 20 minuti prima che l'Australia fosse in grado di rendersi nuovamente pericolosa. Quando ci riesce arriva la rete del pareggio: una splendida conclusione di Foster che risulta imparabile a Nakissa. Questo gol potrebbe essere decisivo: infatti i giallo-verdi iniziano a giocare meglio, mentre gli iraniani sembrano essere più dimessi. Ma è soltanto un'apparenza: la squadra di Bertoni prova comunque a passare, soprattutto con un'azione del bomber Kewell, ma ancora una volta inaspettatamente l'Iran torna a condurre; sfruttando una ripartenza rapidissima, con soli 4 tocchi Mansourian si presenta a tu per tu con Bosnich, il quale non può nulla sulla sua conclusione. L'Australia, di fronte ad una probabile (a questo punto) eliminazione, non si perde d'animo e riesce a riordinare le idee all'istante. Questa prova d'orgoglio è premiata all'89°, quando Agostino, lasciato colpevolmente solo, raccoglie un perfetto assist di un compagno e scaraventa la palla in fondo al sacco. Neanche il tempo di capire quello che è successo che iniziano i tempi supplementari. Gli australiani, molto bravi a recuperare con autorità il doppio svantaggio, sembrano però aver accusato più degli avversari le fatiche delle rimonte: infatti, dopo un inizio a loro favorevole (Nakissa vede terminare sul fondo un tiro di Foster), l'Iran prende il sopravvento definitivamente. Con un forcing anche un po' rischioso, gli asiatici premono e vanno vicinissimo al gol: prima Estili impegna severamente Bosnich, autore di una parata miracolosa, poi Mansourian colpisce in pieno il palo. Dopo questa sfuriata non fortunata, tuttavia, anche i bianchi decidono che è meglio stare più accorti con la regola del golden gol; infatti il secondo tempo supplementare fila via senza grosse occasioni. Dal dischetto il primo a sbagliare è Mansourian, ma è salvato da probabili polemiche in patria dal portiere Nakissa, che ipnotizza prima Agostino, poi Muscat. Ed è proprio questo il rigore decisivo, che regala l'accesso alle semifinali all'Iran. L'Australia esce di scena abbastanza inaspettatamente, perchè effettivamente, soprattutto dopo l'eliminazione dei campioni della Scozia, sembrava essere, insieme alla Germania, la più quotata. La sua sfortuna è stata l'incontrare nei quarti una compagine come l'Iran, sempre molto imprevedibile. La velocità degli asiatici ha messo in crisi un reparto difensivo che probabilmente, nei primi tre impegni del Mondiale, non aveva dovuto affrontare avversari all'altezza. Per l'Iran, invece, già aver eliminato una papabile vincente è motivo di grande gioia, ma anche la possibilità di fare meglio dello scorso anno è molto importante: in più c'è la conferma che il calcio asiatico non può più essere sottovalutato.

 

INTERVISTE:

Vito Bertoni (Aus): "E' una grande delusione perchè siamo convinti che il traguardo delle semifinali fosse ampiamente alla nostra portata. Purtroppo ci è mancata la necessaria concentrazione nella prima frazione di gioco, quando abbiamo gettato al vento diverse occasioni favorevoli. Nel secondo tempo abbiamo saputo recuperare per due volte lo svantaggio, ma non siamo mai stati capaci di imporre con autorità il nostro gioco. L'Iran è un'ottima squadra e potrebbe costituire la sorpresa del torneo".

Alberto Bassetti (Ira): "Siamo felici di aver confermato il traguardo della passata Edizione; ci dispiace della eliminazione della Australia, ma, si sa, i calci di rigore sono sempre una lotteria".

 

 

Torna indietro