Brasile - Uruguay 0-3 (0-0) O'Neill (Uru), Magallanes (Uru), Mendez (Uru).
DICHIARAZIONI PRE-PARTITA DEGLI ALLENATORI:
Francesco Stella (Uru): "Sappiamo di essere inferiori al Brasile, ma le pigne di Montero e i missili di Recoba ci faranno vincere".
Giacomo Lombardi (Bra): "Ronaldo è solo al 50% e quindi è difficile dire come andrà a finire. Abbiamo delle possibilità di passare il turno e le sfrutteremo".
CRONACA. Il primo tempo scorre via abbastanza tranquillo, senza troppe occasioni da rete, almeno per quanto riguarda i primi minuti di gioco. Verso la metà del tempo si sveglia il Brasile, che però fallisce una buona opportunità su punizione non impensierendo il portiere Carini. Dopo questo timido tentativo dei brasiliani, l'Uruguay si scuote e prende in mano le redini del gioco: a centrocampo si fa sentire la superiorità dei giocatori in maglia celeste, che riescono a costruire un paio di azioni pericolose (soprattutto il palo esterno colto da Abeijon). Allo scadere le due difese si fanno trovare un po' impreparate, ma gli attaccanti non riescono a pungere. Il primo tempo si chiude quindi sul risultato di 0-0. Durante l'intervallo deve essersi fatto sentire particolarmente mister Stella, perchè nella ripresa i suoi ragazzi sono rientrati davvero cambiati: non è un caso che dopo pochi minuti sia arrivato il gol della Celeste. O'Neill riesce a penetrare in area e a scaricare un tiro che, sinceramente, non era apparso così irresistibile: Dida non trattiene e la palla raggiunge il fondo della rete. Il gol di O'Neill si rivela davvero fondamentale per le sorti della sua nazionale: infatti il Brasile è subito sembrato incapace di reagire e via via che passava il tempo si esponeva sempre di più ai micidiali contropiedi uruguagi. Intanto Stella apportava alcune modifiche all'assetto della sua squadra, potenziando la difesa e stringendo le maglie a centrocampo. Le mosse risultano azzeccate, perchè i brasiliani non si rendono praticamente mai pericolosi in area avversaria. La mazzata decisiva ai verdeoro viene inferta da Magallanes, che sfrutta una indecisione dei difensori brasiliani e supera per la seconda volta Dida. I giocatori brasiliani, davvero irriconoscibili, non hanno ormai più le forze per riportarsi in avanti e vanno nel pallone: addirittura l'esperto Aldair rischia un clamoroso autogol, ma è bravo Dida a salvare sulla linea. Ma il match è decisamente segnato: il punteggio finale lo fissa Gustavo Mendez con un tiro potentissimo dalla lunga distanza.
INTERVISTE:
Francesco Stella (Uru): l'allenatore dell'Uruguay, molto nervoso prima della partita, si presenta più disteso nel dopo-gara, anche se ha parole forti contro i suoi giocatori: "Se non fossimo passati con la fortuna era un casino, perchè i miei giocatori sono tutti scarponi".
Giacomo Lombardi (Bra): apparso molto sconsolato, Lombardi se la prende con le condizioni fisiche del Fenomeno: "Probabilmente Ronaldo non sarebbe neanche dovuto scendere in campo".