Scozia - Germania 3-1 (3-1) Bierhoff (Ger), Durie (Sco), Burley (Sco), Durie (Sco).
DICHIARAZIONI PRE-PARTITA DEGLI ALLENATORI:
Simone Perna (Ger): "Aver ritrovato la Scozia che ci ha già battuti nel girone eliminatorio credo possa essere un ulteriore stimolo a dimostrare che quello fu solo uno sporadico episodio negativo".
Duccio Bertoni (Sco): "Avevo detto, dopo quella vittoria nel girone eliminatorio, che ci saremmo ritrovati in finale: così è stato, anche se alla luce dei fatti accaduti avrei preferito incontrare un'altra squadra. Sarà una partita giocata a viso aperto, e credo anche emozionante, nonostante che le finali siano spesso molto tese".
CRONACA. Termina questo mondiale in modo molto spettacolare: il 3-1 con cui la Scozia si è portata a casa il trofeo sconfiggendo la Germania è sicuramente degno di una finale a questi livelli. E' stata una partita veramente vibrante, mai scontata, soprattutto nel primo tempo, chiusosi col punteggio che poi risulterà quello finale. Sotto l'aspetto delle marcature, questo incontro è praticamente la fotocopia di quello del girone preliminare, in cui la Germania passò in vantaggio, ma poi venne recuperata e sorpassata da un'indomita Scozia, unica squadra a punteggio pieno dell'intero torneo (6 partite, 6 vittorie). Il match è subito partito alla grande: pochi minuti dopo il calcio d'inizio arriva la prima occasione, per la Scozia: il tiro, comunque non trascendentale, di Jess colpisce la base del palo e termina sul fondo. La risposta tedesca è veemente: bella combinazione ai limiti dell'area, forte conclusione di Oliver Bierhoff e pallone che scavalca Sullivan. E' l'1-0, e stavolta i tedeschi sembrano più convinti. Come per la gara di un paio di settimane fa, è ancora la Germania a rendersi pericolosissima ed a sfiorare il raddoppio: ma Tarnat commette un errore molto grave, sparando alto da ottima posizione. Così va il calcio: dal possibile 2-0 si passa in pochi istanti all'1-1. Infatti la Scozia prende coraggio, intuendo che l'errore di Tarnat potesse essere un buon segno, e comincia ad avanzare il baricentro del gioco. Alla seconda grande possibilità la Scozia passa: l'esperto Durie chiede triangolo ad un compagno e si invola verso la porta: il tiro, assolutamente imparabile, colpisce la traversa e rimbalza in fondo al sacco, col povero Kahn impietrito. Il gol del pareggio galvanizza ovviamente gli scozzesi, che dimostrano anche una certa combattività: è la terza volta in sei partite che si trovano a dover recuperare un gol di svantaggio. Non trascorre troppo tempo che Craig Burley, in una delle tante proiezioni offensive, trova il gol del sorpasso, con una splendida conclusione a mezza altezza ancora una volta imparabile per Kahn. Anche il raddoppio non scuote i tedeschi, che sembrano invece accusare decisamente l'1-2 degli avversari, che al contrario aumentano ancora il ritmo del gioco, notando l'empasse della squadra teutonica. Non è un caso che l'1-2 si trasforma in poco tempo in un 1-2-3, grazie al gol di Gordon Durie, che si è svegliato tardi, ma proprio nel momento cruciale. Stavolta il tiro non è apparso del tutto imprendibile, perchè era sì angolato, ma non era certo una fucilata: forse Oliver Kahn lo avrà sulla coscienza per un po' di tempo. Il primo tempo, forse uno dei più spettacolari del torneo, si chiude con questo punteggio che, come detto, rimarrà tale fino allo scadere. La ripresa la partita si trasforma decisamente in una gara con uno spiccato senso tattico. La Scozia, che mai nelle altre occasioni si era rinchiusa nella propria area, conoscendo il valore dell'avversario decide di coprirsi a difendere il risultato: la Germania assume di conseguenza le redini del gioco. Gli Highlanders provano via via qualche sortita offensiva, ma scoccano un solo tiro degno di nota verso la porta di Kahn, nell'occasione pronto a respingere; i tedeschi, pur prevalendo a centrocampo, non sono apparsi così lucidi da poter costruire continuativamente azioni che avrebbero potuto mettere in crisi la retroguardia avversaria. Infatti le conclusioni da ricordare, ancorchè pericolosissime, in tutta la ripresa sono soltanto due: un potente tiro di Bierhoff respinto magistralmente da Sullivan (questa sarà forse designata come la parata più bella ed importante di tutto il mondiale) e un bellissimo diagonale di Ulf Kirsten (un po' in ombra oggi) ribattuto soltanto dall'incrocio dei pali. Anche l'assedio finale non sortisce buoni effetti ed anzi, è proprio la Scozia che finisce all'attacco, conquistando due calci d'angolo consecutivi: durante la battuta del secondo corner l'arbitro decide di fischiare la fine della partita, che sancisce una sorprendente vittoria dei britannici, giustamente sul primo gradino del podio. La Germania esce sconfitta per la seconda volta nelle sfide contro la Scozia, ma ha sicuramente onorato e meritato questo secondo posto. I festeggiamenti fuori dal campo della Tartan Army sono proseguiti per tutta la notte, come anche in patria, dove si sono avuti caroselli festanti di automobili dappertutto. Anche il ministro Tony Blair si è complimentato con i giocatori scozzesi, nonostante che fosse ancora forte la delusione per l'eliminazione precoce della sua Inghilterra. Le lodi più significative, però, le ha tessute addirittura Sean Connery, accanto ad un esaltato Rod Stewart, in tribuna ad assistere a questa storica finale.
INTERVISTE
Simone Perna (Ger): "Nonostante una buona partenza della mia squadra, che ha sfiorato il 2-0, la Scozia ha preso in mano le redini dell'incontro e ha legittimato la vittoria; onore al merito alla Scozia ed al suo allenatore Bertoni".
Duccio Bertoni (Sco): "Ovviamente la felicità è smisurata, non mi aspettavo questo risultato. Conoscevo il valore della mia squadra in partenza, ma credevo che altre compagini avessero una rosa più competitiva per affrontare un torneo come questo. La Scozia in finale è già una sorpresa, ma addirittura vincente è una novità. Speriamo che questo sia l'inizio di un grande ciclo".