Svezia - Honduras 1-3 (0-1)

MARCATORI: Clavasquin (Hon), Turcios (Hon), Pettersson (Sve), Pavon C. (Hon).

AMMONITI: Pineda Chacon (Hon).

 

 

CRONACA. Nell'ultima sfida del girone C l'Honduras supera la Svezia per tre reti ad una, conquistando la prima vittoria della sua storia nell'ambito della massima rassegna mondiale. Trattasi di un successo dal valore solo platonico (entrambe le squadre erano già matematicamente eliminate) e, tuttavia, ottenuto al termine di una gara giocata con impegno da tutti i ventidue protagonisti. Il primo tempo si apre con una conclusione della Svezia, ma il tiro di Nilsson termina sul fondo. Dopo questa occasione gli scandinavi subiscono l'iniziativa dell'Honduras che si affida alle incursioni dei suoi veloci attaccanti. Pavon C. coglie il palo con un bel diagonale da sinistra: è il prologo della rete ad opera di Clavasquin che con un rasoterra non irresistibile batte un incerto Hedman. La Svezia tenta una reazione, spostando in avanti il baricentro del gioco. Ma il centrocampo honduregno, ben schierato a protezione della difesa, rende difficoltosa l'impostazione delle trame offensive, impedendo i rifornimenti alle punte. E' anzi l'Honduras a creare pericoli alla porta svedese, nuovamente vicina alla capitolazione quando Guevara centra il secondo palo. Nella ripresa la Svezia si proietta in avanti con maggior decisione: Kennet Andersson, ben servito in area, centra l'esterno della rete. Ma è un fuoco di paglia. Nel capovolgimento di fronte, infatti, l'Honduras sigla il raddoppio: splendida la triangolazione che smarca l'avanzato Turcios di fronte al portiere, il quale stavolta nulla può sulla potente conclusione del difensore honduregno. Ottenuto il raddoppio, l'Honduras sembra in grado di controllare agevolmente la gara di fronte ad una Svezia incapace di articolare manovre pericolose. E' frutto di un episodio la rete di Pettersson, il cui bolide dalla lunghissima distanza sorprende Valladares, apparso un po' distratto nella circostanza. In teoria, la partita sarebbe riaperta; sennonchè la manovra svedese non decolla, mentre l'Honduras ha più spazi per il contropiede. In uno di questi, C. Pavon calcia sul fondo dopo un ottimo controllo. La rete che chiude la partita giunge poco dopo grazie ad un pregevole tocco d'esterno dello stesso attaccante che infila l'angolo alla destra di un incolpevole Hedman: una rete bellissima che racchiude in sè la classe cristallina del talentuoso giocatore honduregno. L'Honduras avrebbe anche l'occasione per rimpinguare ulteriormente il bottino, ma ancora Pavon calcia a lato da buona posizione. Il punteggio rimarrà così invariato sino al novantesimo che viene a sancire la vittoria dei centroamericani, ai quali rimane il rammarico della sconfitta con l'Argentina maturata quasi allo scadere in circostanze rocambolesche.

 

INTERVISTE:

Maurizio Silva (Sve): "L'avventura si è mestamente chiusa come era, del resto, iniziata. Purtroppo le speranze riposte in questa generazione di giocatori non hanno avuto riscontro nei risultati. Solamente la convinzione di aver dato tutto e di aver operato con la massima determinazione ci consente di tornare a fronte alta ai nostri lidi, sperando nella comprensione della Famiglia Reale che, da sempre, ci segue con affetto e passione. Da parte mia, non posso che dire che rimetto il mandato nelle mani del Presidente Federale in modo che possa liberamente progettare il futuro".

Massimiliano Gallacci (Hon): "La nostra miglior prestazione è giunta ad eliminazione ormai maturata. Esprimiamo tutto il nostro rammarico per quel gol subito all'ultimo minuto della gara contro l'Argentina e che ci è costato la qualificazione. Nella gara di oggi abbiamo invece dimostrato che avremmo potuto raggiungere i quarti se solo avessimo avuto un po' di fortuna nelle gare precedenti. Ci presenteremo con maggior convinzione nel prossimo Mondiale ove confido nell'esplosione dei nostri talenti".

 

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