Uruguay - Spagna 3-1 (0-0)
MARCATORI: Recoba (Uru), Raul (Spa), Poyet (Uru), Recoba (Uru).
CRONACA. Entrambe chiamate al riscatto dopo il poco incoraggiante esordio, Spagna ed Uruguay si sono affrontate in un confronto aperto ed a tratti spettacolare che ha visto prevalere la "celeste". Il punteggio finale, tuttavia, penalizza troppo severamente la formazione spagnola che ha dimostrato sul campo di valere gli avversari. Nel primo tempo è stata proprio la Spagna ad assumere le redini del gioco ed a rendersi più volte pericolosa: il portiere Carini si opponeva sempre con particolare bravura, negando la gioia della rete agli attaccanti iberici. L'Uruguay, da parte sua, replicava con manovre sporadiche, denotando una certo impaccio nello sviluppo della manovra. Il tempo si chiudeva senza reti. Nella ripresa, il quadro sembrava destinato a non mutare, quando improvviso giungeva il vantaggio dell'Uruguay, grazie ad una conclusione dalla distanza di Recoba che si insaccava alle spalle di Canizares. Brusco era il contraccolpo per gli iberici che certamente non avevano meritato lo svantaggio per il gioco espresso sino a quel momento. Spinti dalla consapevolezza che un'eventuale sconfitta avrebbe compromesso il cammino nella manifestazione, gli spagnoli si gettavano generosamente in attacco alla ricerca del pareggio, affidandosi alle doti realizzative del fuoriclasse Raul. Proprio questi, al termine di una elegante manovra, realizzava la rete del momentaneo pareggio. Ma l'entusiasmo della panchina e dei tifosi veniva immediatamente spento dal subitaneo raddoppio dell'Uruguay ad opera di Poyet, il cui inserimento in area sorprendeva la distratta difesa spagnola. La rete aveva l'efficacia di una mazzata per il morale dei giocatori iberici che abbozzavano una reazione tanto generosa quanto confusa, lasciando ampi varchi al contropiede avversario. A spegnere definitivamente ogni residua illusione giungeva poi la clamorosa papera di Canizares che nel tentativo di effettuare un rapido rilancio per i compagni, falliva miseramente l'intervento e lasciava sui piedi di Recoba la più facile delle occasioni: il talentuoso mancino non si lasciava intenerire e insaccava a porta vuota, regalando ai sudamericani la sicurezza del successo.
INTERVISTE:
Francesco Stella (Uru): "Yo pienso que mi equipo jueguendo en esto modo puede saborear el pasajo a los cuartos de final. He sido yo a quedar bien mi equipo gracias mucho vino tinto y anejo que yo he vertedo la noche antes lo partido adentro suyas cantimploras de agua caliente. Asì por los exhlaciones, mios juagadores hubieron emborrachados pues jugar mui bien y ganar con merecimiento. Por mi el mejor en campo estuvo el porteron Carini y naturalmiente el campeon Alvaro Recoba!!!!!! Mensaje en italiano por mi amigo y hermano de juego Marco Vignolo jarjinho: Spero che stavolta tu non hai diché ridire sullo mio spagniolo...forse sullo ittagliano si, ma sai non se puede voloer todos da la vida!!!!!!"
Andrea Bachini (Spa): "Siamo grandemente rammiricati per questo insuccesso, certamente immeritato sotto il profilo della manovra. A questo punto solo una combinazioni di risultati può permetterci di centrare la qualificazione al turno successivo. Purtroppo abbiamo mancato in fase conclusiva ma, prima ancora, abbiamo commesso paradossalmente un errore di sopravvalutazione dell'avversario. Siamo infatti scesi in campo con la convinzione che un pareggio sarebbe stato un buon risultato ed inconsapevolmente questo ha pesato, specialmente nel primo tempo quando ci è mancata la necessaria convinzione per passare in vantaggio. Comunque onoreremo il torneo fino in fondo e siamo convinti che nei prossimi appuntamenti mondiali l'esperienza di stasera si rivelerà preziosa".