Originariamente composto da Anne Dudley, J.J. Jeczalik, Gary Langan, Paul Morley e Trevor Horn, il gruppo trasse il nome da un manifesto futurista italiano, L'arte del rumore, per iniziare una splendida avventura nel pop elettronico. Ridottisi ben presto al solo duo Dudley-Jeczalik, gli AON rimangono nel nostro ricordo per alcuni splendidi pezzi di bravura, tra cui Moments In Love (brano che accompagnò le nozze tra Madonna e Sean Penn), Beat Box, hit dance in USA, e Close (to the edit), tutti del 1984.
I successi di Peter Gunn (1986), versione elettronica del brano di Duane Eddy, Paranoimia (1986), legata al personaggio virtuale Max Headroom, e Kiss (1988), reinterpretazione del grande Prince ad opera del bollitissimo Tom Jones, testimoniano della propensione del gruppo a scombinare i tradizionali schemi musicali in collaborazione con personaggi noti e meno noti della musica e dello spettacolo.
Ma tutte le cose belle finiscono, e così, nel 1990,  il duo si scioglie e comincia un'insopportabile appropriazione della loro musica ad opera di DJ senza rispetto. Molto meglio ricordare i due bellissimi album In Visible Silence (1986) e In No Sense? Nonsense! (1987), entrambi editi per Island Records.
Dopo lo scioglimento Anne Dudley ha intrapreso collaborazioni con numerosi gruppi pop, aggiudicandosi un Academy Award per la colonna sonora di Full Monthy. Il povero J.J. Jeczalik invece, vero genio incompreso, ha pubblicato un album intitolato Art Of Silence (ah, ah!) e qualche raccolta di effetti per discoteche.
Nel 1999 gli AON hanno ripreso a macinare musica in una nuova formazione, che ha visto il trio Dudley-Morley-Horn in collaborazione con Lol Crème. La riunione, un'esperienza esauritasi nel giro di pochi mesi, era nata dal progetto di dedicare un album a Claude Debussy, cosa che è puntualmente avvenuta con la pubblicazione di The Seduction Of Claude Debussy, promosso dal singolo Metaforce. Per quanto ne ho ascoltato, niente a che vedere con l'ispirazione delle origini, ma forse subisco l'influsso della nostalgia.

...e infatti propongo un sample per non dimenticare:
 
 

Molto di più di quanto ho detto si trova in Wikipedia:
The Art Of Noise