Il decennio più pop del secolo era appena iniziato quando si impose prepotente una diciassettenne tutta pepe, interprete dell'ammaliante Amoureux Solitaires. Era il 1980 e Wanda Ribeiro de Vasconcelos, in arte Lio, classe 1962, cominciava a rifarsi delle difficoltà che avevano accompagnato tutta la sua crescita. Di origine portoghese, in seguito al divorzio dei genitori Lio si era trasferita in Belgio, dove aveva maturato le prime esperienze sulla scena punk degli anni settanta. Dotata di una certa abilità nel cantare e nel ballare, era stata soprattutto la sua vivacità a convincere i discografici a produrre i suoi primi dischi, ma il suo carattere poco accomodante le avrebbe creato non pochi ostacoli nel prosieguo della sua carriera. Le successive uscite musicali non ebbero grossi riscontri, eccezion fatta per l'album Pop Model del 1986, un trionfo sostenuto dal successo dei singoli Les brunes comptent pas pour des prunes e Je casse tout ce que je touche. Negli intervalli della sua contrastata carriera musicale, Lio ha interpretato diversi ruoli cinematografici, generalmente riscuotendo un buon successo di critica. Negli ultimi anni, Lio ha prodotto gli sforzi maggiori per liberarsi da un'immagine "easy-pop" ormai soffocante. Album simbolo di questa nuova direzione artistica può essere considerato Wandatta (1996), sfortunatamente poco considerato dal pubblico... ...e non sarò certo io a preferirlo ad un gustoso sample de:
Eh toi, dis moi que tu m'aimes
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