Ho apettato più di tre anni che qualcuno mi chiedesse spiegazioni sul nome del mio sito. Convintomi che la cosa non vi interessi troppo, ho tuttavia scelto questa pagina per parlarne. I grandi fenomeni culturali non si muovono perfettamente in sintonia col calendario: comunemente, e credo giustamente, per delimitarne l'inizio e la fine si assumono date o eventi simbolici.
Ebbene, ritengo che la musica anni ottanta cominci da Pop Muzik, il più grande successo di Robin Scott in arte M, e finisca con Pump Up The Volume dei M.A.R.R.S. (1987). Il primo, benché pubblicato nel 1979, testimonia a tutto il pianeta la nascita di una musica nuova, dove l'ingegneria del suono assume la stessa importanza della partitura, facendo capire che i violini e le melodie della dance '70 sarebbro presto state preistoria. Il secondo, spinto in modo ossessivo da Jovanotti e da DeeJay TV, avrebbe sancito una palingenesi tribale che forse stiamo superando solo adesso.
Naturalmente il destino ha scelto per la svolta degli anni 80 un artista lontanissimo dal pop nel significato più commerciale del termine. Robin Scott, londinese classe 1947, esordisce infatti alla fine degli anni '60 come performer di canzoni folk e R&B. Da un gruppo all'altro, Robin attraversa tutto il periodo punk e si cimenta anche nell'attività di produttore. Il suo primo singolo, Moderne Man (1978), serve solo per misurare la distanza dalla sua seconda clamorosa uscita, quella di Pop Muzik, che si impone nelle classifiche di tutto il mondo. La MCA, fiutando quattrini, promuove subito la registrazione di un LP, Moonlight & Muzak, ma si scontra ben presto con la vena antagonista di Robin "M" Scott, che predilige subito stili musicali del tutto diversi.
A metà degli anni ottanta M è già senza una Major discografica e si cimenta come assoluto pioniere della World Music, sostenendo progetti del tutto sconosciuti al grande pubblico. Sono gli U2 a concedergli una rinnovata celebrità, scegliendo il suo hit (rivisto in versione techno) per l'apertura dell'indimenticabile PopMart Tour del 1998.

Un giusto tributo a:
 

Poco aggiornato, ma utile:
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