Il tono lieve con cui spesso iniziano altre mie pagine questa volta
lascia il posto ad un commosso tributo ad una bravissima cantante, morta
prematuramente ad appena 41 anni. Di origine Yemenita, ancora prima che
iniziasse il 1980 Ofra Haza era apprezzata in Israele per la sua splendida
voce da mezzo soprano, che metteva al servizio delle tradizionali melodie
della sua terra.
Il successo mondiale sopraggiunse quando decise di contaminare i motivi tradizionali con le più universali cadenze del pop contemporaneo, e così, dalla metà degli anni Ottanta, i suoi album circolavano con buona frequenza presso i club anglosassoni. Tra questi è d'obbligo menzionare Shaday, del 1988, che conteneva il suo più grande hit internazionale, l'accattivante Im Nin' Alu. Nel decennio successivo la sua carriera pareva declinare, ma nel 1999 aveva goduto di un certo rilancio con la pubblicazione di un album che portava il suo nome. Inaspettatamente, alla fine di febbraio 2000 è stata diffusa in Israele la notizia del suo decesso, avvenuto il 23 dello stesso mese per complicazioni relative all'AIDS. Per rispetto della sua privacy, non è stata diffusa nessun'altra notizia sulla sua malattia. Ora è giusto ricordarla riascoltando un brano di Im Nin' Alu,
di cui pubblico il testo nelle due versioni (originale e inglese) che ho
recuperato dal sito che qui sotto vi propongo per l'approfondimento.
Im nin'alu
ja ja ja ja
el hi
i'm nin'alu lu lu
ja ja jal jal
ho yat sha ham ro se wa sohvim
i'm nin'alu lu lu
take me away i need your help
ube shesh ka no fa yim sa vivim
i'm nin'alu lu lu
IM NIN'ALU
If there be no mercy left in the world,
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