Scritti Politti

La storia degli Scritti Politti è piuttosto singolare e forse un pochino complessa per il decennio semplificatorio in cui ebbero successo. Nel 1977 l'allora ventunenne Green Gartside, impressionato dai Sex Pistols, convinse il suo compagno del Leeds Art College, Tom Morley, a formare un gruppo punk. Insieme ad un altro amico, Nial Jinks, presero il nome di "Scritti Politti", dai famosi "Scritti Politici" di Gramsci, come manifesto di una musica contro, ben salda a radici marxiste. Per qualche tempo i tre si esibirono per Londra vivendo da squatter, poi Green, l'anima della band (scriveva le canzoni e suonava la chitarra), si ammalò gravemente e nel 1979 ritornò nella sua terra d'origine, il Galles del Sud.
Nel 1984 rientra nel mondo della musica, questa volta sotto le sacre insegne del pop, insieme a due nuovi compagni, David Gamson (tastiere) e Fred Maher (percussioni), entrambi di New York. L'anno dopo pubblica un album, Cupid & Psyche 85, che ha un buon successo sia negli USA che in patria. Caso strano per una band pop, gli Scritti Politti curano con attenzione l'aspetto formale delle canzoni, e così impiegano parecchio tempo per produrre nuovo materiale. Solo nel 1988 esce l'album successivo, Provision, che ripaga le attese con la bellissima Oh Patti (Don't Feel Sorry For Loveboy).
Dopo quest'ultima fatica i componenti della band seguono progetti in proprio. Green si ritira nuovamente a vita privata (viene definito il J. D. Salinger della musica) per preparare nuove canzoni. Dopo più di dieci anni, nel 1999 è uscito un suo nuovo album, Anomie & Bonhomie (Virgin), ben giudicato dalla critica.
 

Non possiamo non riascoltare un sample di
 
 

Oh Patti (Don't Feel Sorry For Loveboy) - (1988)


 






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Scritti Politti UK
 


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