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Oltre che per le loro immense doti di originalità e creatività, gli Hüsker Dü -power trio di Minneapolis composto dal chitarrista Bob Mould, dal batterista Grant hart e dal bassista Greg Norton, con i primi due ad alternarsi al canto- sono entrati a testa alta nella storia del rock per essere stati il primo gruppo hardcore ingaggiato da una major, senza oltretutto che ciò ne limitasse in alcun modo l'integrità artistica. La definizione hardcore è comunque riduttiva per una band che, pur muovendosi nell'ambito di un rock 'n' roll molto grintoso e martellante, ha sempre attinto ispirazione in generi diversi e non ha mai lesinato in coraggio: si pensi, per esempio, alla Eight Miles High dei Byrds splendidamente riletta in un singolo del 1984 o ai quattordici minuti di semiimprovvisazioni che costituiscono la Reoccurring Dreams inserita in Zen Arcade.

                 

Il terzetto si è sciolto all'inizio del 1988 in seguito ai gravi dissidi personali esplosi tra Mould e Hart, lasciando ai posteri una documentazione discografica tanto ampia quanto straordinariamente brillante sotto il profilo compositivo e interpretativo: otto album, due dei quali doppi, a delineare un percorso di graduale crescita che ben difficilmente -almeno non volendo tradire l'approcio punk- avrebbe potuto salire altri gradini della scala evolutiva. Bene hanno fatto gli Hüsker Dü, a separare le proprie strade una volta raggiunto l'apice dell'espressività e dell'estro, evitando così quella decadenza che avrebbe potuto incrinarne il mito.

Discografia: