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Concert Review

Il concerto inizia alle 19:00, i primi ad esibirsi sono un gruppo svedese, gli Hardcore Superstar, che in mezz'ora eseguono alcuni brani del loro repertorio. Alle 20:00 è l'ora del gruppo svizzero Gotthard, che riceve tantissimi applausi, scaldando il pubblico con alcune covers di grandi pezzi famosi come Mighty Quinn (Bob Dylan), Hush (Deep Purple) e Rock and Roll (Led Zeppelin). Il pubblico dimostra di apprezzare l'esibizione delle due bands, difatti viene lanciata solo qualche bottiglia d'acqua. Nel frattempo la birra è consumata a fiumi e vicino al palco "pogare" è d'obbligo!Articolo Settimanale TorinoSette
Biglietto del Concerto Alle 20:50, i Gotthard concludono il loro spettacolo e tutti aspettano i loro beniamini, mentre lo stadio continua a riempirsi. Tutti incominciano a intonare cori, nella speranza di far apparire gli AC/DC, che però proprio non hanno alcuna voglia di farsi vedere prima dell'orario stabilito. Alle 21:30 i 3 megaschermi che fino ad allora erano rimasti spenti si accendono: un filmato mostra la grande statua di Angus (quella della copertina dell'ultimo disco "Stiff Upper Lip") che, risvegliandosi, corre per le strade di alcune grandi città, distruggendo il Colosseo e scalando la Torre Eiffel.
Addirittura la si vede camminare con la Statua della Libertà sotto braccio. Potenti scariche elettriche vengono lanciate per annientarla: la statua cade per terra ed effettivamente sembra morta, ma ecco che all'improvviso riapre gli occhi e quasi contemporaneamente compare sul palco, per farci compagnia per tutto il concerto, insieme ad Angus e soci, quasi a dimostrare che pur essendo ritenuti artisticamente morti da molti miscredenti, in realtà loro sono sempre più grandi e sempre più vivi, pronti ad essere acclamati dai loro "veri" fans!!! Angus indossa il solito completo da scolaretto e non appena Brian pronuncia poche parole, viene sancito il via alle danze. Si attacca con "Stiff Upper Lip", seguito a ruota da "You Shook Me All Night Long" scandita da 25000 persone. Il terzo pezzo è "Problem Child" cantato ottimamente, subito dopo è l'ora della celebre "Thunderstruck" e tutto il pubblico si scatena gridando Thunder, Thunder. La quinta canzone è "Hell Ain't a Bad Place to Be", ma è "Hard as a Rock" a far sorridere gli spettatori con la trasmissione in contemporanea di filmati osè (eh,eh). Poi è il momento di 2 pezzi meno tosti, ma sempre di grande spessore: "Shoot to Thrill" e "Rock 'n' Roll Ain't Noise Pollution".
Una vera e propria apoteosi è scatenata da "What Do You Do for Money Honey". Angus suona perfettamente, ma stranamente non ha ancora mostrato tutta la sua bravura e la sua potenza, ma in "Bad Boy Boogie" il diavoletto si scatena. Dopo una serie di assoli mostruosi, improvvisa uno spogliarello, correndo da un parte all'altra del palco ed incitando il pubblico. Dopo essere rimasto solo in pantaloncini, fa finta di voler abbassare anche questi, ed effettivamente lo fa, mostrando dei boxer con una bandiera italiana dipinta sul posteriore! Angus riprende la chitarra ed il pezzo può concludersi, per lasciare spazio ad un atletico Brian Johnson che si arrampica sulla corda della campana che sovrasta al centro del palco, ci vuole poco a capire che seguirà "Hells Bells". Articolo Settimanale TorinoSette
Inframezzata da "Up to My Neck on You" tratto dall'album Powerage, arriva "The Jack", il classico blues live degli AC/DC, accompagnato da una gradita ripresa su alcune ragazze presenti tra il pubblico. Dopo la grandiosa "Dirty Deeds Done Dirt Cheap" segue l'immancabile "Highway to Hell" con correlato show di luci e fuochi sul palco e sui megaschermi. Preceduta da una breve pausa, scocca l'ora di "Whole Lotta Rosie" con una scatenata nuova Rosie di 10 metri che balla.
Articolo de La Stampa del 05/07/01 Uno degli ultimi brani è "Let There Be Rock" con un grande lavoro del batterista Phil Rudd. Anche qui Angus dimostra di essere uno dei più grandi chitarristi viventi sulla faccia della terra. Durante il mega assolo percorre, con la famosa duck walking, la passerella che spezza il pubblico in 2 ali per salire sulla piattaforma posta sul lato opposto al palco e per poi ritornare indietro, suonando la chitarra prima disteso per terra come in preda al demonio e poi dietro la testa, in mezzo ad una marea di gente con i pugni e le braccia alzate. Ritornato sul palco Angus sale su un ascensore, dopo di che scompare, seguito quasi subito dagli altri componenti.
Lo show sembra finito, quando un 5 minuti più tardi, con lo stadio che gridava Fuori e Olè, Olè, un candelotto fumogeno si illumina nel buio, si capisce subito che tocca a "T.N.T.". Angus ricompare da sotto il palco e tutto sembra ormai un grande calderone bollente pronto a esplodere. La serata si conclude con il classico di chiusura "For Those About to Rock (We Salute You)" seguito da eccezionali fuochi artificiali. Il concerto è finito, ma abbiamo assistito al più grande evento estivo, sarebbe stato veramente un peccato non esserci.
Ognuno può tornare a casa soddisfatto, mentre i negozietti di merchandising vendono cappellini e magliette. Gli AC/DC dopo 30 anni di attività sono ancora in grado di proporre al loro pubblico spettacoli maestosi e qualitativamente impeccabili. Molti credono o hanno sempre creduto che gli AC/DC siano morti, ma è meglio vedere ed ascoltare una band così ritenuta morta, piuttosto che ascoltare gruppi o cantanti odierni ritenuti vivi! Al concerto eravamo "solo" in 25000, ma meglio pochi ma buoni piuttosto che tanti ed imbecilli. Gli AC/DC fanno parte della storia dell'hard rock e delle nostre vite e nessuno potrà mai cancellarli! LONG LIFE TO ROCK 'N' ROLL!!! Articolo de La Stampa del 05/07/01

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