Retro copertina

“Birth Of The Sun” – “La nascita del sole”

 

Traduzione del booklet a cura di Valeria Guarnieri

 

 

¯ State tenendo in mano una registrazione davvero fuori dal comune, visto che è stata realizzata più di venti anni fa da musicisti che all’epoca erano nel pieno della loro adolescenza (Yngwie J. Malmsteen aveva 17 anni, Marcel Jacob e Zepp Urgard ne avevano 16). Nonostante le circostanze e la nostra età, come avrete modo di sentire fra poco, le performances incise sono migliori di quelle che molti musicisti avrebbero mai potuto sperare di raggiungere nella loro vita. Non c’è da stupirsi, quindi, del fatto che due di noi alla fine hanno compiuto carriere rispettabili. Dunque, per questa ragione, questo cd è una sorta di “tesoro culturale”.

¯ Quando mi presentai a Yngwie in un negozio di dischi, egli era conosciuto come un “mini Ritchie” perché non imitava solo lo stile di Ritchie Blackmore, ma suonava esattamente come lui e anche meglio (all’età di 16 anni !). Sentendosi talvolta limitato per aver raggiunto il controllo totale del suo guitar playing, egli cominciò allora a cambiare il suo stile e si lasciò influenzare soprattutto da Uli Jon Roth. La sua tecnica conobbe una lenta evoluzione nell’anno precedente a quello in cui incidemmo questa musica, ma se ascoltate con attenzione sentirete la nota singola nello stile bozouki, tipica di Ritchie, che volteggia rapidamente con il pick seguito da un legato minore, il quale a metà strada cambia in un lick di violino nello stile di Uli. E guarda il modo in cui Yngwie eseguì gli arpeggi con il pick (“Merlin’s Castle” ad esempio – la sezione che più tardi sarebbe stata inserita in “Rising Force”, nell’album “Odyssey”). Non credo che oggi Yngwie si darebbe molta pena di provare e farlo in questo modo.

¯ Tutte le canzoni sono state incise dal vivo tutte in una sola volta, generalmente con un’altra incisione che si rendeva necessaria solo per problemi tecnici o perché si spezzava una bacchetta o per altri motivi di questo tipo. I soli overdubs sono stati alcune parti di chitarra ritmica, alcuni accordi e le parti vocali. Già, i vocals. Ebbene, in quel momento non c’erano in giro molti cantanti validi (in Svezia iniziarono ad emergere un paio d’anni più tardi), così, piuttosto che non avere per niente parti vocali, Yngwie stesso decise di cantare. Qualcuno potrebbe dire che i vocals di queste canzoni poco meno di un ornamento esteriore o una mera scusa per chiamarle canzoni, ma – accidenti ! – sono qui e state per ascoltarle !

¯ Il materiale in questo album può essere diviso in due gruppi. Innanzitutto, “Merlin’s Castle”, “Suite Opus III” e “Voodoo Nights”, che sono state scritte prima che io mi unissi alla band; poi, “Dying Man”, “Birth Of The Sun” e “Speed And Action”, che sono state scritte in un singolare processo creativo (che io stesso ho usate molte volte con buoni risultati) in cui Yngwie era il compositore e il creativo, mentre io ero la sua memoria e la sua “lavagna musicale”. Il primo gruppo consta di materiale da cui Yngwie ha riutilizzato temi, musica e parole, mentre non ha ancora fatto questo con il materiale del secondo gruppo... non chiedetemi perché ! Non c’è molto da dire sulle singole canzoni, per la maggior parte è musica che potreste definire come un heavy metal centrato sulla chitarra e influenzato dalla musica classica. Ma coloro che sono affascinati dalla tecnica di Yngwie saranno interessati all’ascolto dei suoi assoli.

¯ La registrazione fu effettuata presso gli studi Thunderload, situati nella metropolitana di Stoccolma in un freddo scantinato non concepito per essere uno studio di registrazione. Il demo fu realizzato con l’aiuto del proprietario dello studio, Ragne Wahlquist (fondatore assieme al fratello batterista Styrbjorn degli Heavy Load, band svedese di ‘viking metal’). Per quanto io ricordi, avemmo qualcosa come quattro giorni soli per registrare e mixare. Nessuno di noi era mai stato in uno studio prima di quel momento. Il batterista si unì alla band solo tre settimane prima di entrare in studio. Non c’era produttore, né qualcuno incaricato di incidere e pianificare cosa fare o dove mettere gli overdubs sull’otto-tracce (una cosa che è stata piuttosto fastidiosa durante il mixaggio). Ma c’era l’entusiasmo e uno smodato desiderio di suonare il rock !

¯ Nel corso degli anni queste canzoni sono state molto popolari presso i collezionisti. Purtroppo erano disponibili solo in copie su nastro di bassa qualità, tratte dal mix originale. Ci sono voluti i grandi cambiamenti nelle tecnologie di incisione e mixaggio avvenuti negli ultimi due anni per permettere a questo cd di vedere la luce. Originariamente avevamo usato un “otto-tracce ½” Tascam, uno strumento tuttora in uso anche in Svezia. Abbiamo dovuto trasferire i nastri in un formato digitale, ma c’è voluto un po’ per trovare uno di questi apparecchi e tirarlo fuori dal luogo sperduto in cui si trovava. Fatto questo, scoprimmo che uno dei master originali era stato danneggiato in qualche modo, che è il motivo per cui ci sono alcune differenze nella qualità del suono come l’”effetto tremolo” qua e là. Siamo spiacenti per questo. All’inizio non ero molto soddisfatto con quello avevamo dovuto fare, ma ora ci sono meravigliosi effetti digitali (“plugins”) che abbiamo usato per pulire le parti di chitarra. Nessuno infatti aveva stabilito di registrare correttamente (più batteria su canzoni incentrate sulla chitarra live). A causa di manchevolezze nella produzione, gli overdubs della chitarra di Yngwie erano mescolati qua e là dappertutto, ma ancora una volta gli strumenti digitali hanno salvato la situazione. Una cosa del genere non avrebbe potuto essere realizzata prima d’ora.

¯ Così ora conoscete un po’ del materiale che c’è “dietro la musica”. Tutto quello che ora dovete fare è ascoltarlo e lasciarlo parlare da solo. Godetevelo !

 

Marcel Jacob

Stoccolma, 2001

 



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