Recensione di "Concerto Suite" su Flash (Aprile 1998)
YNGWIE JOHANN MALMSTEEN
"Concerto Suite"
Voto:100
Non mi considero un fan accanito del neoclassico nč, tantomeno, della musica classica, ma devo ammettere che stavolta il caro Malmsteen ha superato se stesso dando vita ad un'opera realmente impressionante
caratterizzata dall'inusuale accostamento tra chitarra elettrica e orchestra acustica! Un album bramato da molti fans (e che certo non delude le attese) aperto dalla maestosa "Icarus Dream Fanfare", foriera di grandi emozioni:
l'orchestra da una parte e la chitarra fulminante di Yngwie dall'altra, la vera "scheggia" del concerto. Si prosegue con la trionfante "Cavallino Rampante" dedicata alla Ferrari e segnata dalle incursioni metalliche della Strato-Malmsteen.
Tante le influenze che possiamo evincere dall'ascolto di questo disco: da Paganini (soprattutto) a Vivaldi e da Bach a Beethoven, il tutto diretto dal maestro Yoel Levi e suonato assieme ad Yngwie dalla Philarmonic Orchestra Ceca.
Mettetevi comodi, chiudete gli occhi e ascoltate "Fugue": vi sembrerā di essere seduti in teatro per vedere e ascoltare un classico concerto in "E Flat Minor"!
Da ricordare che Yngwie ha scritto gli arrangiamenti per tutti gli strumenti dell'orchestra... e scusate se č poco! Possiamo notare inoltre piccoli accostamenti di scale e fraseggi giā presenti sui dischi elettrici di Malmsteen
come "Toccata" dall'intermezzo di "Motherless Child" ("Eclipse"), oppure "Sarabande" dal refrain di "Brothers" ("The Seventh Sign"). Si signori, questa č l'opera di uno dei pių grandi autori e chitarristi degli ultimi quindici anni,
quindi munitevi di biglietto, rilassatevi e lasciatevi trasportare... (MC)
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