RECENSIONE DI "ODYSSEY" TRATTA DA HM (1988)
RECENSIONE DI "ODYSSEY" TRATTA DA HM (1988)
YNGWIE J. MALMSTEEN'S RISING FORCE "ODYSSEY" (Polydor) (DA H M, 1988)
Debbo dire che avendo seguito le mosse dell'asso svedese della sei corde fin dai primi passi con gli americani Steeler ed avendone sempre apprezzato le indubbie qualità tecniche e compositive, attendevo con un certo interesse la sua nuova uscita sul mercato discografico con questo ''Odyssey''. Motivo d'interesse suscitava soprattutto in me il fatto della presenza alla voce di quel Joe Lynn Turner che ricordiamo con gli ultimi Rainbow di Ritchie Blackmore, ma che una volta tentata la carriera solista aveva mancato di ottenere il successo auspicatosi. Tra l'altro, già in passato con gli Alcatrazz, Malmsteen si era cimentato con un altro vocalist ex Rainbow, Graham Bonnet, ma la collaborazione non si era rivelata di successo, soprattutto per i dissapori intercorsi fra i due. Auguriamoci che questa volta il biondo chitarrista stabilisca una relazione più duratura con Mr. Turner in quanto il disco che ne è frutto a mio parere si rivela come il migliore finora inciso da Yngwie. Il lavoro ha un approccio complessivo molto articolato dove troviamo episodi di più largo respiro come ''Heaven Tonight'' (il primo singolo) e la splendida ballata ''Dreaming'' accanto a momenti di elegante fisicità riscontrabili nell'opener ''Rising Force'', nella trascinante ''Riot In The Dungeons'' e nell'ottima ''Faster Than The Speed Of Light'' che, come suggerisce il titolo, è lanciata su ritmi molto sostenuti. Tuttavia, il mio brano preferito è senz'altro la mistica ''Crystal Ball'' il cui bellissimo intro melodico lascia presto spazio ad una song molto incalzante punteggiata da una ritmica chitarra - tastiere davvero degna di nota e dalle fantastiche inflessioni vocali di Joe Lynn Turner. Segnalo la presenza infine delle strumentali ''Krakatau'' e ''Memories'' che suggellano quello che è a mio parere uno dei dischi migliori usciti in questo scorcio di 1988. Un cenno merita in chiusura anche l'ottima produzione affidata, oltre che allo stesso Malmsteen, a quel Jeff Glixman di cui ricordiamo, tra gli innumerevoli trascorsi, la collaborazione con un altro astro della chitarra, Gary Moore. (S. G.)
Trascrizione di Valeria Guarnieri.
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