Recensione di "War To End All Wars" tratta da "House of Shred" (Dicembre 2000)
Yngwie J. Malmsteen's Rising Force - "War To End All Wars"
Spitfire Records
Voto complessivo: 8,5
(Velocità/Tecnica: 10; Produzione: 6; Emozioni: 9; Songwriting: 9)
Recensione di Henry Bocanegra
Il dio della chitarra Yngwie J. Malmsteen, il Maestro della velocità, ritorna con la sua ultima opera, War To End All Wars, che è una collezione di alcune delle più aggressive composizioni mai scaturite dal cervello musicale del Maestro. A differenza del precedente album Alchemy, War To End All Wars mostra complessivamente un suono più heavy e concentrato. Le canzoni sono ben scritte, attraenti e vivaci nei limiti consentiti. "Crucify" è la migliore composizione realizzata da Yngwie negli ultimi anni. Altri momenti clou sono la malefica "Prophet Of Doom", l'accattivante "Bad Reputation" e la toccante "Miracle Of Life". Trovate anche un paio di strumentali ("Molto Arpeggiosa" e "Preludium"), che appartengono all'enciclopedia mondiale dello Shredding, più una sorpresa inaspettata in "Black Sheep Of The Family".
Cominciamo dalle cose positive: War To End All Wars presenta Yngwie che suona da shredder sia la chitarra sia il basso, con la stessa perizia con cui suona il sitar e canta alcuni backing vocals. Il batterista John Macaluso davvero splende in quest'album; la sua tecnica non solo è fenomenale, ma nello stesso tempo anche innovativa e progressive come un Cozy Powell dei nostri giorni. Mats Olausson, come al solito, è il mago delle tastiere.
Ora, le note dolenti: sebbene Mark Boals sia un grande cantante, la sua estensione vocale lirica è spesso fuori posto in queste canzoni più heavy e aggressive. Penso che War To End All Wars avrebbe avuto maggiori benefici da un cantante con una migliore estensione vocale bassa (Mats Levén, per esempio). Inoltre la produzione ha i suoi alti e bassi. Il suono della chitarra, della batteria e del basso è davvero buono, ma la produzione stessa è talvolta spenta con le parti vocali mixate un po' troppo basse per i miei gusti. C'è qualcosa da dire sulla realizzazione di un suono heavy e 'crudo', e io ancora mi stupisco se Yngwie ha davvero perduto il tocco magico di Chris Tsangarides o di Jeff Glixman. Detto questo, l'ascolto di War To End All Wars mi ha davvero deliziato e quando lo ascolterete, vi catturerà sempre di più come una malefica infezione shred.
Pieno di momenti straordinari e di grooves contagiosi, War To End All Wars per Yngwie J. Malmsteen è un grandioso album di ritorno negli USA. Sono io il primo ad attendere ancor più Yngwie nel nuovo millennio.
Traduzione e trascrizione di Valeria Guarnieri