Articolo su Yngwie tratto da "Il Messaggero di Roma", 19 Maggio 1990
Articolo su Yngwie tratto da "Il Messaggero di Roma", 19 Maggio 1990
MALMSTEEN, CHITARRA PAZZA "VELOCISTA" DELL'HEAVY METAL.
Il musicista svedese, in concerto questa sera al "Tendastrisce", è al suo primo tour italiano. Atteso il suo recente LP "Eclipse".
di Paolo Zaccagnini
La chitarra - colpito da personaggi come Jimi Hendrix e Ritchie Blackmore dei Deep Purple prima e dei Rainbow poi - l'ha studiata da bambino nella natia Svezia, esercitandosi dietro ai "Capricci" di Paganini e così quando nel 1983 fece la sua comparsa - appena diciannovenne - nell'heavy metal, subito si parlò benissimo di lui e della sua velocità esecutiva: da allora, Yngwie Malmsteen, ventisettenne svedese, non ha fatto che strabiliare gli appassionati del 'metallo pesante'. Quello di stasera è l'esordio del suo primo tour italiano, attesissimo sin da quando, qualche mese fa, venne annunciato perché lui, al contrario di tanti altri musicisti del genere, non ama far parlare di sé, ha fama di essere un tipo abbastanza intrattabile, un perfezionista ai limiti del sopportabile.
Invitato, appena diciannovenne, a trasferirsi negli Stati Uniti, a Malmsteen bastarono poche esibizioni, con gli Steeler prima e con gli Alcatrazz poi, per crearsi un seguito di estimatori che da allora è cresciuto anche perché il suo esordio come solista (con il suo gruppo, i Rising Force) seppur non offrisse brani di grandissimo effetto, diede l'occasione di conoscere le sue potenzialità tanto che nel 1985 concorse al premio Grammy. Malmsteen da allora ha cambiato residenza, da Los Angeles si è ritirato a Miami, dove vive appartato, ed è lì che è nato il suo ultimo LP "Eclipse".
Solo tre anni fa, otto giorni dopo il suo ventiquattresimo compleanno, subì un gravissimo incidente stradale al volante della sua Jaguar, incidente che lo lasciò con il braccio destro completamente paralizzato: solo la sua grande forza di volontà, qualche operazione e innumerevoli ore a rieducare l'arto ferito hanno fatto sì che oggi Malmsteen sia tornato in splendida forma.
Malmsteen non ha mai avuto accanto a sé comprimari degni di lui, musicisti che ne hanno esaltato le doti tecniche e l'incredibile velocità, ma solo gente che non lascerà un ricordo indelebile nell'heavy metal (come il cantante Joe Lynn Turner, i fratelli Johansson - Anders, batterista e Jens, tastiere - e il bassista Barry Dunaway). Tanto che c'è forte attesa per la sua nuova formazione, tutti svedesi da lui stesso scelti personalmente: il cantante Goran Edman (ex Madison, sconosciuti al mondo ma notissimi lassù, già collaboratore dell'ex chitarrista degli Europe John Norum), il tastierista Mats Olausson, il bassista Svante Henryson (che vanta preparazione classica) e il batterista Michael Von Knorring che, con Edman, è il veterano del gruppo, avendo trent'anni.
Lo spettacolo si annuncia pirotecnico, prima di loro saliranno sul palco i China - nome emergente del metallo - sicuramente in grado di scaldare l'atmosfera per il velocissimo Malmsteen e i suoi nuovi compagni e da "Rising Force", "Marching Out", "Trilogy", "Odyssey", "Live In Leningrad" e il nuovissimo "Eclipse", lo svedese saprà certo offrire una scaletta adeguata all'entusiasmo dei suoi tantissimi fans.
Teatro "Tendastrisce", Via Cristoforo Colombo. Inizio concerto ore 20.30, biglietto £ 25.000.
Trascrizione di Valeria Guarnieri.
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