INTERVISTA AD YNGWIE MALMSTEEN E A JOE LYNN TURNER TRATTA DA METAL SHOCK N° 24 (GIUGNO 1988)



YNGWIE MALMSTEEN & JOE LYNN TURNER: BROTHERS IN ARMS

Nessuno dei due gode di una buona fama. Nel recente passato, i migliori pettegolezzi e le litigate più robuste li hanno visti protagonisti, eppure Yngwie è un dio della chitarra e Joe ha saputo guidare impeccabilmente i Rainbow. Ora hanno unito le proprie forze ed inaugurato un nuovo corso; riusciranno a vincere le malelingue e a divenire una grande band ? Ascoltando "Odyssey" si direbbe proprio di sì... Intervista di Steffan Chirazi (trad. di G. De Chirico)


Uuuhh, che orrore ! A sentire la descrizione di situazioni vissute da altri in un recente passato, mi trovo davanti la possibilità di un' esperienza crudele e terrificante ! Già immagino la scena: brandelli di carne che penzolano dal mio corpo martoriato selvaggiamente, ferite molto profonde sparse un po' dapperttutto, tali da non impedirmi di fare vendetta attraverso i tasti della più vicina macchina da scrivere. Simili a queste le storie che hanno trasformato in un incubo il mio viaggio di avvicinamento per l' incontro con il dio svedese della chitarra elettrica, Sua Maestà Yngwie Malmsteen. Le discussioni riguardo Yngwie si sono sempre svolte intorno a tematiche di tipo 'anatomico-biologiche', solitamente usate per esprimere sentimenti decisamente personali nei confronti di tale persona (testa di cazzo o stronzo, per esempio...)

      E quando ti trovi a dover fronteggiare un' intervista di questo tipo, dopo essere stato bombardato da chiacchiere fatte di preoccupazioni ed avvertimenti di colleghi ed amici, non c'è da meravigliarsi tanto se poi uno decide di assumere un tono quasi gladiatorio. Proprio questo era il mio atteggiamento psicologico durante il volo di linea che mi portava a Knoxville, Tennessee, dove Malmsteen sta girando il video di "Heaven Tonight", il suo nuovo singolo. Il conforto di qualche bicchierino rivitalizzante contribuiva a farmi coraggio. Ero ormai deciso ad affrontare Yngwie a viso aperto. L' unico modo per conoscere veramente il personaggio, il solo sistema di andare fino in fondo, era quello di sbattergli in faccia quello che di lui si diceva, chiedergli se veramente era così stronzo, metterlo con le spalle al muro, insomma...Accettare la lotta. Chissà poi come sarebbe andata a finire...Penso che già saprete della decisione presa da Yngwie di unirsi a Joe Lynn Turner, ex Rainbow, tristemente noto per i suoi scambi di insulti sia con Ritchie Blackmore che con la stampa britannica, tanto per dirne una. Una persona che non va tanto per il sottile, insomma, e che sembra possedere un senso del proprio io fortemente sviluppato. Un altro paio di bicchierini per rimettermi in sesto, dopo questa ulteriore considerazione...

      Prima di continuare questa mia avventura verso l' ignoto, mi sembra giusto mettervi al corrente di ciò che sapevo al momento del mio arrivo a Knoxville...Il nuovo duo ha composto brani veramente notevoli, inseriti in "Odyssey", l' ultimo LP di Malmsteen. Il lavoro di Turner quale vocalist è superbo e Malmsteen sembra quasi contento di essersi dedicato ad un progetto musicale non esclusivamente solistico, per questa volta. Un brano come "Heaven Tonight", per esempio, non può essere altro che un punto di vantaggio per il grande chitarrista svedese, intenzionato fermamente ad affermarsi in maniera definitiva sia sul mercato discografico inglese che su quello americano. Certamente, ogni nota di Yngwie è sempre una frustata per le nostre orecchie, ma stavolta non si tratta di un' esibizione fine a sè stessa. Gran parte del merito per la riuscita dell' iniziativa va senz' altro attribuita alle indubbie capacità e all' ostinazione di Larry Mazer, manager infaticabile, consigliere e guida del duo nascente.

      Ma passiamo adesso alla scena culminante. Quella della rivelazione delle effettive personalità dei due musicisti in questione...trattenete il respiro, ragazzi ! Dopo tanta paura ed agitazione, mi è stato impossibile negare l' evidenza. Il risultato ? Sia Malmsteen che Turner sono persone semplicemente adorabili. Arggh ! Mi rendo conto che sto per dare un dispiacere a quanti avrebbero voluto leggere un resoconto su tonalità litigiose e piccanti...Ma cosa ci posso fare io se ho potuto solo riscontrare tanta onestà e benevolenza da entrambe le parti ? Joe Lynn Turner, in particolare, sembra essere molto soddisfatto della nuova avventura appena cominciata, a giudicare almeno da quanto si impegna nel provare e riprovare per la riuscita al meglio del video. Yngwie, a prima vista, sembra essere un musicista molto serio e professionale. Uno che non ha tempo da perdere in chiacchiere, e che preferirebbe suonare ancora un po' la sua dannatissima chitarra invece che mimare tutto per esigenze di regia video. E' piuttosto alto e, a dispetto del viso da bambino, possiede lo sguardo deciso della persona poco disposta a compromessi. Il video in sè stesso è abbastanza semplice, con un palcoscenico affollato da Marshall, il gruppo, due pedane e sorgenti pirotecniche pronte ad esplodere nei momenti opportuni. Poi, ci sono circa duemila ragazzi schierati e pronti a dare l' effetto live, agitandosi con tutte le loro forze. D' altra parte è quello che ci vuole per ambientare un brano tanto diretto ed immediato, di sicuro impatto, come "Heaven Tonight". La prima parte della mia conversazione con Joe si svolge su argomenti piuttosto generici. L' unico modo di mettere alla prova la sua genuinità e passare subito a domande secche e precise.

      Ma...Yngwie ? Dapprima sembra impegnato - più che altro - ad evitare di essere fotografato davanti ai fans; poi, però, invitato ad accomodarsi su un divano di fronte ad un paio di bicchierini, accetta volentieri di prendere parte al dialogo. Non si avverte la benché minima tensione. Nessuna insinuazione, nessun pettegolezzo o maldicenza. La prima domanda viene spontanea...


- PERCHE' TANTI PROBLEMI CON LA STAMPA, YNGWIE ?
Y.M.: Dipende da con chi ti trovi a che fare. Ho avuto delle critiche favorevoli, ma ho dovuto anche sopportare cose molto fastidiose. Alcuni giornalisti mi hanno fatto dire delle assurdità, parole che non sono mai uscite dalla mia bocca. Altri hanno raccontato incidenti mai accaduti. Forse ci provano gusto a provocarmi. Per esempio, quando ero con Graham Bonnet, un tipo piuttosto instabile, ne sentivo di tutti i colori. Lui era pieno di manie depressive. Non ce l' ho con lui per questo, ma non mi è mai piaciuto come si comportava con gli altri. Andava a dire certe cose in giro solo per gettare fango su di me, sperando così di risollevarsi un po'...Non credo che sia giusto. E' stato così che sono venute fuori un mucchio di chiacchiere sul mio conto che io non sono riuscito a controllare. Però ci sono le dichiarazioni di altri membri del mio gruppo, gente che ha lavorato bene con me, che non ha mai avuto niente di cui lamentarsi. Hanno detto che sono una persona leale, forse troppo sincero e poco malleabile, ecco tutto.

- E QUESTO BASTA PER ESSERE DEFINITO UNO STRONZO ?
Y.M.: No, penso proprio di no. E' uno stronzo chi non riesce ad instaurare un rapporto con gli altri nella vita, un rapporto corretto, intendo...Però c'è chi è convinto che cercare di essere sempre in positivo significhi fare lo stronzo...La metà dei miei critici nemmeno mi conosce...

J.L.T.: Il fatto è che alla gente non va di sentire la verità. E io l' ho sempre detta, tutte le volte.


- E COM' E' SUCCESSO CHE DUE PERSONAGGI COSI' MALTRATTATI DAI MASS MEDIA SI SIANO INCONTRATI ?
J.L.T.: Yngwie cercava qualcosa di nuovo per il suo gruppo, un qualcosa che rappresentasse un momento di crescita. Io mi trovavo nella stessa situazione e Larry Mazer propose l' idea. La mia reazione fu subito positiva e mi dissi: 'Sì, può funzionare !!!' Ci ho pensato sopra per circa un mese e poi ho preso un volo per Los Angeles per parlare con Yngwie. Siamo andati d' accordo subito. E' nata un' intesa molto forte ed istintiva. Mi piacciono le persone dirette, sincere, senza troppi fronzoli, come me, insomma. Gente che ti dice in faccia quello che pensa. Se poi capita che ci si mandi a fare in culo, ok, non c'è problema. Almeno sai esattamente cosa è successo, quel che ti è stato detto e perché. Non sopporto chi ti pugnala alle spalle.

- MA COME SI FA A PREDICARE ONESTA' E CORRETTEZZA VIVENDO IN UN AMBIENTE MUSICALE COME QUELLO DI LOS ANGELES ? YNGWIE CI ABITA DA CINQUE ANNI ORMAI...POSSIBILE CHE SIA DAVVERO TANTO VIRTUOSO ?
J.L.T.: Lui è una brava persona. E a Los Angeles c'è un sacco di merda, ma le due cose non vanno confuse. E' bello andare a Los Angeles come turisti, stare un po' in città per divertirsi...impossibile rimanerci per tutta la vita. Non esiste !

Y.M.: (Yngwie si agita sul divano prima di darci un' altra spiegazione sull' origine delle tante dicerie sul suo conto, nda) Non ti ho ancora detto del mio vecchio manager ! E' andato a dire a tutti che io facevo delle richieste insostenibili, che pretendevo questo e quello, mentre non c'era niente di vero. Così facendo mi ha rovinato...ho perso tante opportunità, tanti contatti...spiegava i suoi insuccessi con l' enormità delle mie richieste. Mi ha usato, capisci ?

J.L.T.: Non posso che essere d' accordo con Yngwie. Quello che sentivo dire di lui prima di conoscerlo era veramente orribile. Io stesso avevo parecchi dubbi !! C'è troppa gente in giro pronta a credere a tutto ciò che sente dire...anzi, sai cosa ti dico ? Che siamo tra i musicisti meno pretenziosi che sono in giro ! Il nostro ego, in relazione al nostro talento, è in percentuali bassissime. Ci sono certi figli di puttana in giro che si credono chissà chi, dei veri e propri dei ! Non siamo come loro, noi vogliamo solo fare bene il nostro lavoro. Non mettiamo sullo stesso piano il desiderio di lavorare al meglio delle proprie possibilità con la mania di emergere e farsi notare a tutti costi !


- STO ASCOLTANDO RISPOSTE CHIARE E SINCERE, NON C' E' DUBBIO. NON POTEVO DESIDERARE DI PIU' ! PERO', QUEL DISCO, SI'...QUELLO PRODOTTO DA JEFF GLIXMAN E MISSATO DAL DUO PIU' "CALDO" DEL MOMENTO, THOMPSON E BARBIERO...ALLORA, CHI LO HA FATTO, CHI LO HA COMPOSTO, CHI LO HA...?
Y.M.: L' ho scritto io, come faccio sempre, cioè componendo prima la melodia e poi la progressione degli accordi. Invece, gli altri, di solito, si limitano a mettere insieme una serie di riffs chitarristici. Sento di aver scritto i miei brani migliori di sempre. E di questo devo essere grato a Joe che è stata la prima persona con la quale sono riuscito veramente a collaborare durante la lavorazione di un disco. So che molti hanno pensato che Joe fosse il responsabile principale di certe scelte, ma questo è vero fino ad un certo punto. Stavo già scrivendo delle cose in quella direzione, ancor prima che Joe arrivasse. Non c'è stata alcuna pressione da parte della casa discografica. Il disco riflette esattamente quali sono le sonorità a me gradite in questo periodo. La musica, i testi, perfino alcuni titoli dei brani erano stati scritti ben prima dell' arrivo di Joe. Lui ha però aggiunto quel bellissimo tocco di magia rappresentato dalla sua voce. Era proprio ciò di cui le canzoni avevano bisogno. Un grande cantante sa dare il giusto valore ad un brano musicale già bello.

J.L.T.: Devo dire che sono rimasto favorevolmente impressionato quando sono venuto qui ed ho ascoltato quelle composizioni; ero quasi meravigliato che avesse fatto tutto lui, da solo. Era proprio quello che ci voleva per un gruppo rock come il nostro. Sono fiero di farne parte e sono contento che abbiamo anche l' appoggio incondizionato della nostra casa discografica. Devo anche ringraziare molto Larry, soprattutto per come si è comportato nei miei confronti. Non andavo d' accordo con i discografici dell' Elektra proprio per come avevano promosso il mio album; molta sufficienza e nessuno sforzo per capire chi fossi realmente e cosa potevo fare. Non hanno saputo prendermi per il verso giusto, darmi fiducia...Perfino Dokken ci ha messo una vita per farsi apprezzare da loro ! Comunque, per me, l' album è quello che doveva essere: chitarre, cuoio, brani indovinati e una buona dose di ribellione. Non quella da quattro soldi che serve solo a gonfiarsi il petto, ma un qualcosa di più sottile contenuto nei testi delle nostre canzoni. Anche la sequenza degli accordi mi sembra particolarmente azzeccata. E' musica classica filtrata attraverso l' anima di Yngwie. Si torna alle radici dell' hard rock quello vero, quello sano, che è stato tanto spesso tanto mal rappresentato. Questo album farà giustizia. C'è chi dice che nessuno bada più ai testi dei brani...Questo succede perché spesso ci si riempie di luoghi comuni noiosissimi...'baby, fottimi stanotte' o cose del genere. Noi cerchiamo di comunicare qualcosa con un certo stile, in modo totalmente diverso da quello solito, talvolta troppo carico di aggettivi, eccessivo...Il voler trarre ispirazione dalla musica classica trova le sue ragioni nel fatto che è la forma più elevata di musica. E' la vera scuola per ogni tipo di musicista. Forse sarò un po' drastico, ma penso che solo attraverso studi classici puoi imparare a comporre una melodia. E' chiaro che però ci sono anche altre influenze musicali nell' album.


* * *


Malmsteen conferma con un ghigno. C'è molto entusiasmo e fiducia nell' aria durante la nostra conversazione e forse se provate ad ascoltare "Odyssey" potrete anche capirne il perché. E tutte quelle storie orrorifiche di cui vi parlavo all' inizio ? Beh, fatemi un piacere...dimenticatele in fretta, è meglio. Oppure chiedete chiarimenti direttamente all' interessato...

Y.M.: Certo, proprio così ! Anch' io sono disposto a chiarire ogni cosa. Non voglio certo leccare il culo a nessuno, ma solo confrontarmi con queste persone di nuovo, seriamente - dice duro.

J.L.T.: Sì, una specie di faccia a faccia. Una cosa diretta, di persona !! - lo rincuora.

Y.M.: Non abbiamo niente da nascondere ! Siamo gente onesta che sa quello che vuole ! - conclude.


      Se cominciate a pensare che questo articolo si stia avviando verso un lieto fine hollywoodiano, beh...non fatevi prendere dal panico. L' unica cosa certa è che il destino ha voluto che due come Yngwie Malmsteen e Joe Lynn Turner si incontrassero e diventassero collaboratori. Il risultato ? Una specie di Paradiso, sotto diversi punti di vista...sono pronto a scommetterci anche dei soldi !...Deve essere proprio una cosa seria.

Trascrizione di Valeria Guarnieri.

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