Intervista ad Yngwie su Metal Shock (Luglio 1998)
Intervista ad Yngwie su Metal Shock (Luglio 1998)
YNGWIE J. MALMSTEEN, SUA MAESTA' IL GUITAR HERO. La sua proverbiale fama di
arrogante e di bisbetico non si smentisce... in occasione del tour italiano
lo abbiamo intervistato, cercando di ricostruire la sua personalità
attraverso i suoi gusti e il suo modo di prendere la vita.
Intervista raccolta da Enrico De Paola
Un enfant prodige, il Paganini della chitarra, il Padre della scuola
neoclassica, lo Svedese, l'arrogante, il presuntuoso, l'adorabile,
l'antipatico, un essere taciturno, scortese, indisponente, egocentrico,
introverso, ubriacone, "monosillabico", virtuoso, barocco, preciso,
pignolo, cristallino, tecnicamente ineccepibile... un mostro, insomma... in
ogni senso! Quante volte avrete visto attribuire a Y.J. Malmsteen questi e
ancor più infamanti vezzeggiativi? Ci sono stati momenti particolarmente
propizi nella sua carriera che lo hanno visto al centro della scena rock
internazionale. Negli anni Ottanta Yngwie raggiunse una popolarità
impensabile. Nessuno avrebbe immaginato di vederlo più tardi arrancare e
faticare nuovamente all'ombra di quei grandi riflettori che lui tanto amava
vedere illuminati e puntati esclusivamente su sè stesso e sulla sua
inseparabile chitarra, la Fender Stratocaster! Metal Shock non ha avuto
paura di rompere il silenzio di quest'uomo, tanto amato da alcuni quanto
odiato da altri. Mi accoglie nel backstage del Babylonia di Biella, dopo
avermi fatto aspettare quasi quattro ore fuori del locale (l'intervista era
stata fissata per le 15,30, ma ho avuto la possibilità di incontrare
Malmsteen solo alle 19,15), mostrandomi le spalle. Il suo manager, un bel
giovanotto con i capelli biondi e corti, mi ripete - forse per la decima
volta - che Malmsteen ha fame, deve mangiare. L'intervista non dovrà
assolutamente impegnare Mr. Yngwie per più di dieci minuti, pena la
decapitazione del malcapitato giornalista. Si guarda allo specchio, si
strofina i capelli, muove la testa con uno scatto fulmineo nello stesso
modo in cui i cavalli di razza sogliono atteggiarsi e, finalmente, Yngwie
Johann Malmsteen si volge verso di me. Indossa i suoi soliti occhialoni
scuri, che m'impediscono di guardarlo negli occhi. Un ciondolo pende dal
suo collo: è il cavallino rampante (d'oro, ovviamente) che da sempre
rappresenta il simbolo della Ferrari. La nuova compagna di Malmsteen,
April, una ragazza di piccola statura con un bel visino e lunghi capelli
biondi, mostra un certo interesse per alcuni storici numeri di Metal Shock
che ho portato dietro con me. Malmsteen sembra avere un atteggiamento
differente, almeno inizialmente. In seguito, ci fornirà qualche
anticipazione in merito alla sua attività, dimostrandosi meno ostile di
quanto fosse prevedibile.
- HO QUI CON ME ALCUNE VECCHIE RIVISTE DI METAL SHOCK CHE TI VEDONO
RAFFIGURATO IN COPERTINA.
Oh sì, sono proprio delle foto molto vecchie... Okay, vediamo di fare in
fretta!
- UNA DOMANDA OVVIA, MA NECESSARIA: HAI QUALCOSA DA DIRE IN MERITO ALLA
SCOMPARSA DI COZY POWELL?
Well, questo è un avvenimento così terribile che... sai... cosa si può dire?
E' una vera e propria tragedia. Voglio dire, che Dio benedica la sua anima.
Lui era il più grande, era un amico molto caro ed era un batterista
fantastico. Ora starà sicuramente suonando la batteria insieme a Jimi
Hendrix.
- HAI MAI PENSATO DI INTRODURRE NELLA TUA MUSICA VOCI OPERISTICHE DI FAMOSI
TENORI?
No, non ci ho mai pensato.
- QUANDO POTREMO ASCOLTARE SU CD LE TUE PRIME COMPOSIZIONI APPARTENENTI AL
PERIODO IN CUI SUONAVI CON I POWER E, SUCCESSIVAMENTE, CON I POWERHOUSE?
NON HAI MAI PENSATO DI INCIDERLE NUOVAMENTE?
Oh, ma non sono mai state incise! Voglio dire, non sono mai state incise
ufficialmente. Sono brani che furono registrati unicamente su alcuni demo.
Chissà, forse un giorno li registreremo su Cd.
- QUALE IMPORTANZA HA AVUTO LA TUA FAMIGLIA NELLA TUA VITA E NELLA TUA
CRESCITA ARTISTICA?
Well, finché sono cresciuto ho sempre beneficiato di un supporto continuo e
instancabile da parte della mia famiglia. Non mi hanno mai detto: "Ehi, non
puoi ascoltare quella roba! Fai questo, non fare quella cosa!". Non mi è
mai accaduto niente di questo genere, mi sono sempre stati molto vicini. Ho
sempre vissuto in un ambiente musicale molto ricettivo. Sai, tutte le
persone che mi circondavano erano dei musicisti. E' stato grande!
- QUINDI, LA MUSICA SCORRE NELLE VENE DELLA TUA FAMIGLIA.
Assolutamente sì! E ora abbiamo anche una nuova famiglia. E abbiamo anche
un figlio che ha quasi un mese.
- LO SO, LO SO. E SO ANCHE CHE SI CHIAMA ANTONIO.
Sì, Antonio Yngwie Johann Malmsteen! (Il nome viene pronunciato scandendo
bene ogni sillaba... a stento riesco a trattenere le risate, nda).
- MA LO AVETE CHIAMATO ANTONIO IN ONORE DI ANTONIO VIVALDI?
Beh... yeah... in un certo senso, sì. Ma credo che sia anche un nome molto
bello.
- NON SENTI LA NOSTALGIA DEL TUO PAESE NATIO?
Sento la nostalgia di tornare a Miami... questo sì, è vero. Non sento, però,
la nostalgia della Svezia. Non è mai accaduto, assolutamente no... no, no,
no, no! (Aiuto, non si ferma più! nda)
- COME DESCRIVERESTI LA SVEZIA ATTRAVERSO I TUOI OCCHI?
La Svezia? Beh, la Svezia, sai, non è mai stato un luogo in cui
trascorrere la mia vita. Non è bello vivere in Svezia, non ho mai sentito la nostalgia
della Svezia.
- HAI REGISTRATO UN BRANO INTITOLATO "BRAVEHEART". TU CREDI DI ESSERE UN
"BRAVEHEART"?
No, è solo una canzone. (Ride, nda).
- COME SPIEGHI LA PRESENZA DI UN BRANO COME "MY RESURRECTION" NEL TUO
ULTIMO DISCO USCITO IN EUROPA?
Beh, sai... devo dire veramente che ho dovuto affrontare un periodo davvero
molto duro. Sono poi riuscito a trasformare quell'esperienza in qualcosa di
molto positivo. Sai, ci sono stati degli anni - giusto un paio d'anni - in
cui mi sono sentito decisamente male, mi sembrava di vivere in un inferno.
Ora, invece, mi sento 'resuscitato', mi sento molto meglio di quanto
potessi sentirmi prima di questa esperienza.
- DURANTE LA TUA CARRIERA HAI DOVUTO CAMBIARE ETICHETTA DISCOGRAFICA. SEI
PASSATO DALLA POLYGRAM ALL'ELEKTRA E ALLA MUSIC FOR NATIONS PER POI,
INFINE, TORNARE ALLA POLYGRAM. VUOI DIRE QUALCOSA IN MERITO?
Well, ho lasciato la Polygram per firmare per la Elektra, ma poi è stata la
stessa Elektra che mi ha indotto ad abbandonarli (ride compiaciuto, nda).
Quindi, posso dire che quello sia stato proprio un enorme errore. Così,
sono dovuto restare per un paio d'anni presso un'etichetta più piccola. Ma
sono proprio felice di essere tornato alla Polygram perché è sempre stata
una compagnia discografica molto grande e importante... è davvero la
migliore etichetta. Sono proprio fiero di essere tornato alla Polygram. Non
è solo una grande label, ma è anche la stessa etichetta con cui sono stato
legato per molti anni.
- QUESTA E' LA TERZA DATA DEL TUO ULTIMO TOUR. QUALE FEEDBACK HAI RICEVUTO
FINORA DALL'ITALIA?
E' stato semplicemente meraviglioso. La scorsa notte, a Roma, è stato
fantastico! E' stato davvero entusiasmante. Spero che anche questa notte
il pubblico sia fantastico come ieri. E spero di essere accolto nello stesso
modo anche domani notte (Firenze, 23/5/1998, nda). Ma abbiamo cominciato il
nostro tour negli Stati Uniti, in Giappone, in Sud America, a Rio, in
Brasile, a Buenos Aires. E qui, sai, abbiamo registrato un album dal vivo e
abbiamo filmato anche un video. Si tratta di materiale che deve ancora
essere immesso sul mercato. E poi sono stato in Grecia, in Turchia, in
Inghilterra e ora siamo qui da voi. Proseguiremo, poi, ancora il nostro
tour andando in Svizzera, in Francia e in Spagna. E poi torneremo negli
Stati Uniti e in Canada. E poi ancora, torneremo in Europa per occuparci del
tour in Nord Europa.
- MA RIESCI ANCORA A DIVERTIRTI QUANDO SEI "ON TOUR"?
Oh, yeah!! Ma naturalmente!
- MA E' PROPRIO VERO CHE, DAL VIVO, LASCI MOLTO SPAZIO ALL'IMPROVVISAZIONE?
Certo che è vero. E' proprio quello che faccio sempre, tutte le volte.
(Ride, nda).
- LO STESSO, PERO', NON ACCADE QUANDO DEVI REGISTRARE UN DISCO. NON E' VERO?
Oh, yeah! Anche in studio mi piace improvvisare.
- SO CHE LEIF EDLING (BASSISTA E LEADER STORICO DEI CANDLEMASS, NDA) E' UN
TUO AMICO.
Sì, è vero sono suo amico da molti anni, veramente molti anni.
- E' PROPRIO UN AMICO MOLTO IMPORTANTE PER TE?
Well, è un buon amico, yeah!
- GRAZIE A LEIF, SEI ANCHE RIUSCITO A METTERTI IN CONTATTO CON MATS LEVEN,
IL NUOVO CANTANTE.
Yes!
- COSA PENSI DEI SUOI CANDLEMASS? COME GIUDICHI I VECCHI DISCHI DEI
CANDLEMASS E COSA PENSI DELLA LORO ULTIMA FATICA?
Non li ho mai sentiti. Avrò sentito al massimo solo una loro canzone. Sai,
non scriviamo mai niente insieme, neanche un riff. Siamo solo e
semplicemente amici. Sai, andiamo fuori a farci una birra insieme e
facciamo cose di questo genere. Io non ho mai suonato con lui e non ho mai
neanche sentito i suoi dischi.
- TI HO VISTO SPESSO INDOSSARE DEI VESTITI DI COLORE VIOLA.
Vestiti di colore viola? Vuoi scherzare?
- NO, DICO SUL SERIO. IN PARTICOLARE, TI RICORDO SPESSO CON UNA GIACCA
VIOLA. GUARDA, HO QUI LA VIDEOCASSETTA DIDATTICA CHE TI RITRAE CON QUELLA
GIACCA.
Ah, sì... ce l'ho ancora quella giacca.
- SAI, QUI IN ITALIA, LE PERSONE SUPERSTIZIOSE DICONO CHE IL VIOLA PORTI
SFORTUNA...
Ah davvero? Non lo sapevo proprio...
- BEH, AD OGNI MODO, TU DIMOSTRI PROPRIO CHE LA SUDDETTA SUPERSTIZIONE SIA
DEL TUTTO INFONDATA POICHE' CREDO CHE TU POSSA RITENERTI MOLTO FORTUNATO...
Beh, no. Voglio dire che - forse - oggi sono fortunato, ma non è stato
sempre così. Ci sono stati dei momenti in cui la sfortuna sembrava volersi
accanire contro di me. Okay, ti chiedo scusa, adesso, ma dobbiamo proprio
salutarci. Mi stanno aspettando.
- OKAY, YNGWIE, GRAZIE PER L'INTERVISTA.
Grazie a te.
Trascrizione di Valeria Guarnieri.
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