Intervista ad Yngwie tratta da Metalliville (Aprile 2002)
(per la versione originale
in inglese, cliccate qui )
Metalliville: Perché hai
scelto di vivere a Miami ?
Yngwie: Perché è il Paradiso ! Ho vissuto a Los Angeles, ma non faceva per me. Un tempo pensavo che Los Angeles fosse un buon posto per chi cercava un’opportunità, ma tutto questo ora non c’è più o comunque non è più là. Vivo a Miami da circa tredici anni e non ho alcuna intenzione di cambiare.
Metalliville: E’ meglio
della Svezia ?
Yngwie: Certo! Dopo aver vissuto diciannove anni in quella fottuta neve, volevo una spiaggia. Gioco a tennis ogni giorno e poi guido un certo tipo di automobili e sai in mezzo alla neve davvero non è possibile guidare.
Metalliville: Fai anche un
po’ di immersioni subacquee, vero ?
Yngwie: No, ma mi piacerebbe. Al momento la registrazione del mio nuovo album mi impegna per la maggior parte del mio tempo.
Metalliville: Sull’album “Best Of” c’è una canzone
degli Abba, “Gimme Gimme Gimme”; come mai ne hai fatto una cover ?
Yngwie: Ok, ecco com’è andata. C’era un tizio in Svezia che stava mettendo insieme un album dal titolo “Swedish Heavy Metal Bands play Swedish Heavy Metal”. Allora alcuni musicisti suonarono del mio materiale e a me chiesero di suonare materiale di qualcun altro. Ci ho pensato su. In quel periodo stavo ultimando le registrazioni di “Alchemy”, decisi che avrei suonato una canzone degli Abba ed è quello che ho fatto. E’ andata così, puro divertimento, e la cover è entrata a far parte di una compilation di ‘greatest hits’ o come vuoi chiamarla. E’ stato una sorta di scherzo.
Metalliville: Penso che la cover sia incredibile… è
come quando metti su “Freebird” dei Lynyrd Skynyrd, ti manda fuori
di testa ogni volta !
Yngwie: Grazie.
Metalliville: Con quel sound, non si direbbe davvero
che è una canzone degli Abba.
Yngwie: In effetti, non suona molto come una canzone degli Abba. Penso che questi musicisti fossero incredibilmente bravi. In quel periodo (1999 – 2000) li ascoltavo molto. Musicalmente, sono molto diversi da me, ma mi hanno comunque ispirato.
Metalliville: Benny e Bjorn hanno mai ascoltato la
cover di “Gimme Gimme Gimme” ? Se
sì, cosa ti hanno detto ?
Yngwie: Non lo so, non so cosa ne pensino.
Metalliville: Qual è la
ragione principale per cui hai avuto svariati cantanti
nella tua carriera ?
Yngwie: Allora, la questione sta così. Quando sei il compositore, il paroliere e la forza trainante dell’intero progetto – cosa che io sono stato da quand’ero un ragazzino in Svezia – è piuttosto difficile trovare persone che s’immergono esattamente in quello che fai e che non considerino la cosa come un’opportunità per emergere. Questo purtroppo è avvenuto spesso. E’ come dire “ok, presenterò questa band e posso diventare un idiota e farlo io”, ma ogni volta si sono sbagliati. In sostanza, non sto dicendo cattiverie su ogni membro della mia band, non lo farei perché non sarebbe onesto. Ma quando si tratta dei cantanti, essi pensano di avere una dote innata perché hanno quel ruolo e si ritengono più importanti di chiunque altro. Non sono d’accordo, penso che il tastierista, il bassista e il batterista siano altrettanto importanti. I cantanti non amano il fatto che io scriva i testi delle canzoni, così cominciano a fare problemi e allora devono andarsene o se ne vanno in ogni caso. E’ impossibile dire perché queste cose accadano. Comunque, penso di avere davvero dei buoni musicisti nel mio gruppo e non voglio dire altro. Non sono il tipo di persona che va dicendo queste cose, ma è il modo in cui lavoro che comporta certe regole. Io lavoro come un compositore classico; immagina se Bach o Vivaldi o chiunque altro avessero scritto una sinfonia od un concerto e il secondo violoncellista avesse detto loro “Questa nota la voglio suonare così”… chi si comporta così è fuori e su questo non voglio passare da imbecille. Ma io cerco di trattare tutti con rispetto e generalmente in studio va tutto bene; i problemi nascono durante i tour quando si dicono “Wow, guarda tutta questa gente, sono proprio bravo !”, cominciano allora a comportarsi veramente di merda, chiedono più soldi di quelli che gli servono e quindi se ne devono andare, spariscono dalla circolazione e nessuno sa dove siano. Generalmente accade questo… beh, ora l’ho detto ! (Ride).
Metalliville: Com’è andato
il tour in Inghilterra lo scorso anno ?
Yngwie: Lo scorso anno abbiamo suonato all’Astoria di Londra e hanno dovuto respingere la gente. E’ stata la prima volta che è successo, negli ultimi cinque anni o giù di lì abbiamo sempre suonato all’Astoria e l’ultima volta Rod McSween della booking agency ITB mi ha detto: “La prossima volta affrettati e vai all’attacco del grande Astoria”. Ma io amo molto quella sala da concerti, mi sento sempre bene lì e senza offesa per nessuno – è solo un dato di fatto della mia vita – il pubblico di Londra probabilmente è il più difficile del mondo… aspetti che vengano e sai che stai facendo la cosa giusta. Amo Londra e ci ho anche vissuto. E’ a Londra che ho incontrato mia moglie, lei aveva sempre vissuto là.
Metalliville: April ?
Yngwie: Già, April. Là ho anche il mio pub.
Metalliville: Ma dai ?!?
Yngwie: Sì, a Kensington, “The Goat Tavern”.
Metalliville: Dovrò tenerlo presente.
Yngwie: E’ mio, è mio, te l’assicuro (risate generali). In realtà non è mio davvero, è l’unico pub dove vado sempre quando sono a Londra e così dico che è mio ! Kensington mi piace, adoro quella zona di Londra. Ora mi sto dedicando completamente ad ultimare il mio album, oggi è l’ultimo giorno di registrazione della batteria. Poi toccherà alle tastiere nelle prossime due settimane e infine nelle tre settimane successive inciderò la chitarra. Sto cercando di finirlo per partecipare a qualche festival estivo, ma i tempi sono stretti. La casa discografica ha bisogno di circa otto settimane prima di poterlo pubblicare.
Metalliville: Per
promuoverlo ?
Yngwie: Già. Ma prima devo fare un salto al “The Goat Tavern” !!
Metalliville: Userai il nuovo amplificatore che porta la tua firma,
il Rhino ?
Yngwie: No, devo lavorarci sopra ancora un po’. Ora sto usando solo i Marshall, ma l’ho provato e suona veramente bene. Ho anche un nuovo modello di pedale firmato da me, il DOD YJM 308; è assolutamente fantastico, è quello che uso, non uso più quelli vecchi.
Metalliville: E’ diverso ?
Yngwie: No. I vecchi pedali grigi dei primi anni ’70 potevano essere ancora buoni, ne avevo uno piuttosto consumato, ma non riesco più a trovarli. I pedali gialli si trovano ancora, ma non suonano bene come quelli grigi. Così abbiamo trovato un pedale grigio davvero buono, e poi abbiamo modellato quello nero su quello bianco; però – ne posso avere anche una scatola intera - non possono suonare tutti allo stesso modo. Mentre il mio vecchio Marshall Goldstrap, i miei vecchi Vod hanno una sorta di vita propria o qualcosa del genere e così suonano ancora bene.
Metalliville: Come hai messo insieme la collezione di chitarre che
hai da tanti anni ?
Yngwie: Come ?
Metalliville: Già.
Dove le hai scoperte ? Sembra che tu ne abbia tante anche di periodi simili.
Yngwie: No, è tutto quello che vedi. Ho però ogni colore che c’è in giro. Al momento ho una delle prime Stratocaster che siano state mai realizzate, primo mese – primo anno – marzo 1954.
Metalliville: Di che colore è ?
Yngwie: E’ nera con un pickup bianco e deve essere stata ridipinta perché non credo che per cominciare le avessero fatte nere. Il manico ha una scritta a matita, non è un timbro ma proprio una scritta a matita: “3 / 54”.Cioè il primo mese del primo anno, il che significa che dall’ottobre 1954 hanno iniziato a farle a macchina. Così da marzo a settembre ne hanno fatte dieci al mese, stavano ancora costruendo le macchine per produrle in serie. Poi ho un sacco di altre chitarre – Flying V, Gibson Les Paul e SG, ES 335 e un sacco di bassi. Li adoro, sono molto buoni; soprattutto Fender, ma anche Rickenbacker.
Metalliville: Come te le sei procurate nel corso degli anni ?
Yngwie: Beh, ho fatto una sorta di percorso. Se ho un giorno di riposo in qualche città - non importa che sia New York o Miami, può essere anche una piccola città, pure in Svezia – vado in giro e chiedo: “Dov’è un negozio di strumenti musicali ?” Magari non me lo sanno dire, ma se c’è lo trovo comunque. La Fender modello Malmsteen è una chitarra eccezionale, è fatta nel modo giusto… come la mia chitarra ! Posso imbracciarne una e fare un concerto non c’è problema. Le Fender sono migliorate e sono tutte uguali, ma non saranno mai come quelle dell’epoca d’oro.
Metalliville: Hai ancora l’etichetta “Baroque & Roll” ?
Yngwie: Dunque era un progetto al quale stavo lavorando e stavo cercando di raggiungere questo obiettivo, ma era un qualcosa legato al mio vecchio management che ho fatto fuori circa due anni fa perché c’era veramente un gioco sporco. Non stavano facendo nulla per promuovere la mia carriera e in quel momento la label non sembrava un’idea brillante. Comunque, il marchio ce l’ho io e non può averlo nessun altro; “Baroque & Roll” è un mio progetto e così, invece di essere pedissequamente imitato, sto cercando di tornare a lavorarci sopra. E poi per me è importante avere una buona distribuzione in America, cosa che non ho avuto da dieci anni a questa parte; per ora mi accontenterei di questo. Ho anche delle trattative in corso, ma al di là di questo sono più preso dalla realizzazione di buoni album.
Metalliville: Cosa ci puoi dire delle canzoni che preferisci sul tuo
nuovo album ?
Yngwie: Sul nuovo ?
Metalliville: Sì.
Yngwie: Beh, sai, alcune non hanno ancora il titolo. Non so bene come sia accaduto, ma l’anno scorso sono tornato dal Sud America e ho iniziato a comporre… ero così infiammato con le canzoni! Penso che abbiano una combinazione molto particolare del tipico sound Malmsteen e di un sound più moderno.
Metalliville: Come il nu – metal ?
Yngwie: No, davvero non volevo dire questo ! E’ un suono ‘fresco’, ecco non suonano ‘vecchio’, hanno un sacco di energia. Al momento ho composto diciannove canzoni, ma non posso metterle tutte sul cd… diciannove canzoni e quattro interludi.
Metalliville: Ci
verrebbe fuori un doppio album.
Yngwie: Già, potrebbe essere un doppio album, ma non se ne parla. O meglio, io lo farei pure, ma non so se la casa discografica me lo permetterebbe oppure se i fans spenderebbero di più per comprarlo. Sceglierò il meglio del materiale.
Metalliville: Cosa pensi delle bands che
suonano imitando il tuo stile ?
Yngwie: Penso che siano di moda. Le bands che ho ascoltato hanno sfacciatamente copiato il mio guitar playing, ma oltre a ciò non c’era altro… sai quando usi una fotocopiatrice Xerox ? Ecco, non era buono come l’originale. Quindi non ci penso più di tanto. Però ero alquanto contrariato di non essere citato nei ‘credits’. Ora ci sono nuove bands interessanti che emergono dall’Europa e dagli Stati Uniti che sono palesemente influenzate dal mio stile neoclassico ricco di sentimento. Alcune di queste sono davvero buone, sai ? Preferisco sentirle suonare questo piuttosto che imitare i Pearl Jam ! Penso che cercare di essere più melodici, più sinfonici, più interessanti è anche lusinghiero, ma questa gente deve ancora mettere slancio in quello che fa piuttosto che suonare due sfottuti accordi e cantare “Spariamoci !”. In questi ultimi due anni ho sentito venir fuori un sacco di gruppi.
Metalliville: So di
un’etichetta finlandese, la “Lion Music”, che ha sotto contratto simili tipi di
bands.
Yngwie: Non ne so nulla, qui non è ancora arrivata purtroppo, ma se vai in Europa e in Giappone c’è Kid Rock e Kid Rock imperversa !
Metalliville: Non
c’è via di scampo.
Yngwie: Non lo so, evidentemente ha qualcosa che funziona, qualsiasi cosa sia. E se funziona, lasciamolo funzionare, che Dio lo benedica.
Metalliville: Se tu
avessi la chance della tua vita, cioè se potessi
intervistare i tuoi eroi, chi sarebbe il prescelto?
Yngwie: Oh, ma sono tutti morti… Bach, Paganini, Vivaldi. Ho persino chiamato mio figlio Antonio, come Vivaldi.
Metalliville: Come sta ?
Yngwie: E’ grande ora.
Metalliville: Ha già imbracciato la chitarra ?
Yngwie: S’interessa di ogni cosa, ma prima di tutto voglio che sia un bambino… lo adoro ! Tornando alla domanda di prima sui grandi compositori classici, non ho poi così tanto di essi… le mie influenze rock sono chiarissime, Deep Purple e Queen. Tutte le persone che io ho davvero ammirato e che ammiro tuttora sono miei amici: Brian May, Ritchie Blackmore, Uli Jon Roth, Michael Schenker e Al Di Meola. Li conosco tutti molto bene, sai ? Ci sono così tanti gruppi di puro rock come i Cream, i Who e i Rolling Stone che hanno gettato i set tv dalla finestra… orami non torneranno più.
Yngwie: Eh già, proprio l’epoca d’oro… i Purple i primi Queen…
Metalliville: Sai
che qui c’è una stazione radio che trasmette i classici del rock in ogni Stato ? E’ un merito che ha questo Paese, in Inghilterra mica abbiamo queste cose.
Yngwie: Già, è la stazione 105.9. Mettila.
Metalliville: Certo.
Yngwie: 105.9. Mandano in onda tutta roba dei Deep Purple e simili.
Metalliville:
Purtroppo da noi non ci sono stazioni rock.
Yngwie: Sai che in Europa, e in particolare in Germania, il metal neoclassico è davvero grande ?
Metalliville:
Ahimè, non abbiamo questo… solo Robbie Williams e S-club 7.
Yngwie: Beh, grazie a Dio, avete il pub !
Metalliville:
Abbiamo alcune buone bands che suonano a Nottingham.
Yngwie: Ah, Nottingham ! Ci ho suonato l’anno scorso. Hanno il Marquee ? Ho suonato al Marquee, quello originale.
Metalliville: Yeah ! E l’Astoria.
Yngwie: C’è un buon feeling all’Astoria, non è molto grande, ma è ok, sai ? Ci sono alcuni club in cui suono con i quali non entro in sintonia, niente. Purtroppo, è così.
Yngwie: Certamente. Ci torno ogni anno per vari motivi, per vedere la famiglia e gli amici o per fare conferenze stampa.
Yngwie: Yeah ! Sicuro, perché no ?
Yngwie: Skol o Falco… già. Prima che io vada in Svezia, devo tornare al “The Goat Tavern” !