Aidalai, 1991 (Italia)
1. Responso positivo
2. El uno, el dos, el tres
3. Bailando salsa
4. Il 7 di settembre
5. Anna e Miguel
6. 1917
7. Una rosa è una rosa
8. El lago artificial
9. Tu
10. Dalai Lama
11. El peón del rey de negras
12. JC
13. Sentía

 

Responso positivo
Responso positivo annunciò
il mare nel tuo cuore si annidò
e avvanza scalando il mare
del tuo rosso amore corre nelle vene
Fu proibito fondermi in te
ma tu non mi dicesti mai perché
tu lo sapevi che un grande amore
precauzioni non ne prende mai
E sopra la bilancia dell'amore c'è
la scienza e la coscienza,
fu la condanna un nodo di dolore,
stupida sentenza,
sei per me tutto cio che è vero
senza te tutto il resto è zero
L'ignoranza di chi non sa
vestita di puritana falsa moralità
diceva che era per punizione,
La vergogna ti afferò
ti convinse ninna-nanna-ninnaò
il corpo di una corda si cullò
soffocando i sentimenti
e tutti i miei momenti si rubò
E sopra la bilancia dell'amore c'è
la scienza e la coscienza,
fu la condanna un nodo di dolore,
stupida sentenza,
sei per me tutto cio che è vero
senza te tutto cio che è vero
senza te tutto il resto è zero

Il 7 di settembre
Mi sembra uno scherzo
molto tempo è trascorso
e tutto è andato a monte
ma insistiamo ancora a festeggiare
il nostro anniversario
Lo stesso locale
come tanti anni ormai
il nostro angolino
dove quasi di nascosto
tu stringevi la mia mano
Forse l'amore non c'è più
ma qualcosa è vivo dentro noi.
Il fuoco non si spegnerà
soffiando solo crescerà
I fiori di Maggio
appassiranno e troverai
le rughe intorno agli occhi,
ma continueremo a cercare
un segno nello sguardo
Il sette di Settembre è
il nostro anniversario
e non sapremo se baciarci
sulle guance o sulle labbra
Forse l'amore non c'è più
ma qualcosa è vivo dentro noi
Il fuoco non si spegnerà
soffiando solo crescerà
Il sette di Settembre è
il nostro anniversario

Anna e Miguel
E una notte che
Ana e Miguel
prendono fuoco
Sudi lui c'è lei
che lenta fa
quel solito gioco
E il mare spasima per Ana
ma è meglio non guardare
La rabbia non perdona
né l'acqua né le alghe neanche il sale
Non è l'alba che
c'è già Miguel
sulla sua barca
Dammi un bacio e poi
aspetta calma
qui sulla spiaggia
Coll'onda grida forte il mare:
-Vigliacco pescatore!
La devi salutare,
Perché tutto per me voglio il suo amore-
Lacrimò lacrimò lacrimò per lui
E aspetto E aspetto E aspetto che poi
sulla riva tornasse Miguel
E Ana diventò
a poco a poco bianca roccia.
Se le guarderai ci scoprirai
di pianto una traccia
Non stare qua bimba di pietra
Miguel non tornerà
Il mare se l'è preso
così lui solo ti carezzerà
Lacrimò lacrimò lacrimò per lui
E aspettò E aspettò E aspettò che poi
sulla riva tornasse Miguel
Ma ora c'è gente che assicura
che se tempesta c'è,
è lui senza paura
che sta lottando a morte contro il mar
Lacrimò lacrimò lacrimò per lui
E aspettò E aspettò E aspettò che poi
sulla riva tornasse Miguel
Lacrimò Lacrimò Lacrimò per lui
Lacrimò Lacrimò Lacrimò per lui.

Una rosa è una rosa
E per colpa di una donna
se sto diventando scemo
io non vivo insieme a lei
senza lei però nemmeno
Se per questo mal d'amore
m'infilassi in una tomba
non avrei nemmeno un fiore
come dice questa rumba:
Raccolsi un fiore tenero
perché pensai
che in quanto tenero
non può ferirmi mai
ma mentre mi ferivo
io capii una cosa
che una rosa è una rosa è una rosa...
E quando aprii la mano
per butarlo via
cadde del sangue rosso
della pelle mia
Ma con i suoi petali
lei mi curò affettuosa
che una rosa è una rosa è una rosa...
Se mi cura più di prima
fa più male a questo cuore,
perché amore ha la sua riva
che si bacia con dolore
Una menzogna ed un credo
ogni spina del suo ramo,
sono inserti tra le dite
e la rosa è già un rosario
Raccolsi un fioe tenero
perché pensai
che in quanto tenero
non può ferirmi mai
ma mentre mi ferivo
io capii una cosa
che una rosa è una rosa è una rosa...
E quando aprii la mano
per butarlo via
cadde del sangue rosso
della pelle mia
Ma con i suoi petali
lei mi curò affettuosa
che una rosa è una rosa è una rosa...

Tu
Tu, solo un perchè
tu, che baci me
tu, da fascia mi userai
sul taglio che tu hai
Tu, la calce che
umida è mortale
tu, m'imbiancherai finché
verró nel tuo guanciale
Tu
Tu, cavalchi me
io non ho difese
tu, coi piedi abbracciami
io leccherò l'arnese
Tu
Tu e senza io no
tu, senza non so
tu, in te mi annullerò
e anche io mi chiamerò:
Tu

Dalai Lama
Nato nel paese vietato,
sperduto sulle pendici di un monte
dicono sia un dio rincarnato
Ne mistero del gran monastero,
i lama preparano il viaggio
vanno a cercare il futuro gran signore
Secondo il vaticinio di un oracolo speciale
in mezzo alle montagne
un bambino si trovò
La saggia memoria gli fece ricordar
quale fu il rosario, la campana
ed anche l'emissario
Ay Dalai Lama Dalai Lama Dalai
Ay Dalai lama Ay Dalai Dalai
Ay Dalai
Presto il cielo diventò un vespaio
e volava un sciame giallo verso terra
nel timore che precede l'invasione
Come foglie mille stelle rosse
scesero sulla valle di lhasa
per liberar la folla della religione
In nome del progresso e della rivoluzione,
bruciaron tradizioni e calpestarono l'onore
i re delle montagne dovette scappar,
comme un mendicante
l'anima avvolta fra gli stracci
Ay Dalai Lama Dalai Lama Dalai
Ay Dalai lama Ay Dalai Dalai
Ay Dalai
Mancando il petrolio nel mare amici non trovò,
così la sua barchetta via via naufragò.
Nobel en la guerra
Nobel della paz
Ay Dalai Lama Dalai Lama Dalai
Ay Dalai lama Ay Dalai Dalai
Ay Dalai