< /font> Scopriamo chi é Franco Turra e chi sono i suoi cuori esagerati!
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"P.I.A.N.G.O."
(Progetto Itinerante Amore Non Guaribile Ordinariamente)

Piango perché non mi hai conosciuto mai dietro la mia maschera in viaggio per le nuvole. Piango perché volo coi tuoi angeli, volevo farti ridere, ti ho visto sempre piangere. Piango perché hai sparato a raffica. Affondo in occhi candidi, ti bacerei l'anima. Piango perché non ho amato tanto mai e il sogno di una lucciola dura giusto un attimo. No, non é scattata quella fiammella che soltanto i bimbi vedono a colori. Hanno deciso che non va più via e resta qui con me la mia analisi, psicolabile. Hanno finito di ridere. Ora che sto con te non mi vedi più, ero un angelo. Piango perché tu non mi hai mai detto sai voglio farti correre libero nei miei sogni. Piangi con me : che vale una lacrima? Bisogna saper perdere, anche se si sta per vincere. Piango così, che non é possibile vivere in un attimo e dormire un secolo. Piango per te che sei proprio come me: vivi in una favola, l'orco e la sua bambola. Ci siamo mancati per una virgola o per l'universo che ho nel cuore. Che bella cosa morire se ad asciugarmi c'é la tu a bocca che dice é tutto ok. Che buffa storia, nata così! Il mio spettacolo pirotecnico a cui manca un quid... Non ti voltare, bado io a te se poi tu badi a me. Mi fa piangere il troppo ridere. Forse la luce accesa in me é troppo forte per te. Sento un brivido che su te scivola... Piango perché chiuso nel mio angolo urlo in un triangolo : qui si rischia il k.o.!

"PER UN OMBRA UCCIDEREI"

Un pretesto, un pretesto qualsiasi per far luce sul mio buio, per dipingere le tenebre di un bel rosso. Rosso come te. Una scusa, un occasione qualunque per cavalcare un lampo e affiancare il tuo sguardo, sospeso, tra tinte di troppi co lori. Ovvio che per la tua ombra ucciderei. Frugherei tra le sbarre cercandoti. Occhio che non c'é prigione che mi tenga lontano da te. Evaderei soffiando ogni mio palpito (uno, due, tre). Una leggenda, una storia qualunque per introdurti i miei sogni, per attendere la scura compagna che mi illumina di immenso buio. Un flash, una lama qualsiasi non potrà abbagliare me. La tua ombra la precederà, custode del nostro segreto. Ovvio che per la tua ombra ammazzerei il cielo che, sbaglia colore per fottermi. Gocce di sole viaggiano nel mio sangue. Cenerentola sul seno mi rifugerò. Help, oddio! Per la tua ombra ucciderei. Crederei, per un momento, che mi hai dato la luce again. L'ombra che ho indosso sì fa il monaco. Luce non fa, ma illumina il mio mondo da laggiù. Ovvio che della tu a ombra (io) mi innamorerei...

"DOPA CENERENTOLA"

Non c'è Dio, vino od oceano che possa arginare la mia sete. Non c'è carne al fuoco se non la mia e non c'è droga : quella sei tu. Non c'è nemico più duro e non c'è suono più puro. Violento sussurro di una nota di una notte che per una sera non vuole far tardi. Cenerentola sul tuo seno eseguirò innesti d'amore. Ogni cielo che sbaglia colore vorrebbe cuocermi l'anima. Gocce di sole nella carne viaggiano libere nel sangue. L'assedio dell'assenza, vano vincitore. E' sottinteso l'amore a trazione interiore. Gocce di sole nella carne viaggiano libere nel sangue. L'assedio dell'assenza, vano vincitore. E' sottinteso l'amore a trazione interiore.

"REGINA DO-RE-MI"

Silvia lo vuoi questo petalo di loto? Tanto sai che dura poco... come me... Silvia li fai I dispetti alla luna sillabando la fortuna quando c'é? Come in un ellepi sei rockeggiante, poi suadente, buffa quando vuoi... che canzone sei? A zig zag tra i tuoi solchi io esploro, mi innamoro, rumino baci in hi-fi, verde più che mai... Silvia, ma dai! Quella cosa così bella, che non sta in cielo, non sta in terra, ce l'hai te!! Silvia semmai, non riuscissi a star da solo, la mia vita p rendo al volo e vengo da te. Corri sul mio CD. Insegui l'onda, o mia Gioconda. Pizzicami dai, o sogno resterai... Noi due note così ingarbugliate, sparpagliate. Su un pentagramma che é un non-ti-scordar-di-me! Regina Do-Re-Mi, dipingi un suono, un semitono limpido per me, bello come te... Non mi accontento più di insinuarmi e ascoltarmi tra le labbra tue. Tenera agonia...

"TUTTA COLPA DI SILVIA"

Silvia! Chiamo a testimone Silvia! Lei sola ha le prove, Silvia! Per scagionarmi ancora Silvia! Prova a dirmi dove eri quelle notti che non c'eri. Ho il sospetto fossi tu a inguaiarmi ancor di più. Pensa invece all'altra sera, quando sembravi sincera. L'ancora hai gettato tu e io sprofondo ancor più in giù. Vostro onore, lo so, il mio destino é appeso ad un capello di... Silvia! Chiamo a testimone Silvia! E un alibi che ha un nome: Silvia! E' lei che fa l'amore Silvia! Giuro non l'ho fatto apposta, anzi avevo detto basta. Lo sguardo é salito su e non mi son ripreso più. Chi ha sparato l o so, ma certo io non lo dirò (che é tutta colpa di...) Silvia! Chiamo a testimone Silvia! Cuore tutto colore! Silvia! In quel sorriso attore, Silvia! Studia tutte le maniere per far breccia nel mio cuore. Io non so se ci é o ci fa ma é una splendida realtà (la colpa é solo di Silvia!) Non so, non mi ricordo, boh! Se, e perché l'ho fatto. Rischio l'impiccaggione, ma l'amore é anche omertà. Io so che tu sai che io so e spero dir ai che io no, non posso esser io il solo colpevole... Complici forever... Condannati a far l'amor! Silvia! La bomba a megatoni Silvia! Vittime fa a milioni Silvia! Poi tutti son più buoni, Silvia! Se é un virus, non so. Ma mi prende proprio un tot. Questa voglia di Silvia!!

"NON MI PASSA PIU'"

Solo la data slitta sul calendario mentre il battito balbetta all'indietro. Non ho presente il passato e il mio futuro non é passato. Solo un orologio implacabilmente fermo mi scorterà nel covo del tempo perso. E lei continua la sua vita, e come potrebbe fare altri menti? Rullo compressore di migliaia di sospiri disattesi e anche semiaccesi. In quel rogo di passi avanti e indietro, avanti e indietro. Lei prosegue una partita, e come potrebbe perderla dato che non l'ha mai giocata? Non mi passa più, non mi passa più.... Non ti guardare mai indietro, non svestire le carcasse dei miei futili pensieri. C'é da svuotare il mio passato ed evitare di passare per il tuo futuro. Sono un orologio sarcasticamente guasto. Mi lascerai nel gorgo dei senza tempo? Okay, facciamola finita, e come potrei non fare altrimenti? Guardate le mie ore! Senza più minuti, né secondi, sono senza denti!! Ha un solo tasto la mia vita, l'avanti veloce, l'avanti veloce. Lei fischia che é finita, e l'arbitro é lei di questa mia atroce pagliacc iata... Non mi passa più, non mi passa più.... Non mi, non mi passa più, non mi passa più!

"CONTO I GIORNI CHE MI SEPARANO DA TE"

Non rispondo più di me, cucù, un altro caffé. Non é una virtù, macché, cucù e coccodé... Pari quel che é dispari, brucia quel che é fradicio. Urla quel silenzio che strappo da me e butto oltre quel muro. Coi raggi X ti ho esplorato. E ho scoperto il significato. Io non credevo di averti turbata, ma ora sto qui, chiuso qui, al riparo, ma non é così... Conto i giorni che mi separano da te. Sotto i ponti che ti rimbalzano da me. Sbarre intorno a me, pazzia, non é che così va via. Sempre ammesso che lo sia, vabbé, che terapia!!! Seminari subdoli, esche e pescivendoli, eccoli che tornano stan tutti qui, dentro la mia testa. Diavoli cleptomani, foreste di anime. Penso sempre solo a lei e ai fiori che mi crescono nelle ossa. Dimmi cosa farai domani e anche i mesi di anni lontani se non ci sarò a tenerti la mano? E' l'amour fou che abita in me e non voglio sfrattarlo perché... Conto i giorni che mi separano da te. Riempio il vuoto che hai lasciato dentro me. Scappa via con me dal grigiore che qui c'é. Sciogli il nodo che incatena quel che ho in me. Conto i giorni che mi allontanano da te. Sotto i ponti che ti dividon o da me. Scappa via con me dal malessere che c'é. Conta fino a tre e poi canta insieme a me. Tieni in pugno me: estasi e scacco al Re! E poi canta... Conto i giorni che... mi separano da te, mi separano da te, mi separano da te, mi separano, separano, separano, separano da te.

"SPINA NEL FIANCO"

Gira la voce che io e te ci siamo fatti del male, pur di non dare retta a quel frivolo pezzo di carne che ognuno pensa di controllare. Che ognuno tenta di imbrogliare. Qualcuno dorme per non pensarci. E io mordo il freno. Da saltimbanco a cantante io mi arrabatto a cambiare. Sono rotella fragile di un meccanismo irreale. Eri la stella che in cielo non c'é, quella che ai dadi ho perso, e ora sei spina nel fianco. Mi uccide l'idea di dimenticare. Ero un arteria fluente di te. Ora un paciugo di cartilagine. Spada di Damocle, mi rode di più stare a guardare... Ho smesso di pensare a te e a quell'altro ingrediente della ricetta d'amore : é roba per altri sommeliers! Rido cantando per non pia ngere. Stono soltanto per sfuggire a te. Spina nel fianco il tuo cuore a nolo ha preso il volo. Strade ribattezzate malinconia. Vuoti che mai provai in vita mia. Stridio di denti di predatori, ma non mi lamento! Folti ricordi in giungle unisex. E l'imbarazzo a far finta che niente scalfisse il bambino che in me corre da sempre. Spina nel fianco ora logori me che ti ho lasciato vagare dentro e ora mi pento ma so anche che fu sangue ben speso... Se fossi in te sprofonderei, ma siccome tu non lo sei, ti mando un bacio e spero che qualcuno legalizzi l'amore che é in te.

"EDIZIONE STRAORDINARIA"

Straordinario, ma non può finir così. In un notiziario tutto scoop e titoli. Rivoluzionario. Me ne frego dei tuoi flash! In equilibrio precario, in prima pagina io e te. Annego in un caffè ad immaginarmi che vesto di nebbia per te.... Ti guarderò invecchiare, che è quello che non so fare. Insegnami. Dipingerò i tuoi sguardi, travolto da tinte e ricordi alla follia. Il mio oroscopo: acquario dice peste e corna di te! E' un annuncio mortuario trasparente come me. Calendario al contrario. Il vuoto riempie le mie idee. Sicario immaginario, non mi puoi lasciar così... Due righe in cronaca e intervista a un cuore che suda sangue, onde per cui... Ti lascerò comandare, ma non sarò io ad obbedire, Signorsì. Imparerai ad amare. Non ci sarò io a festeggiare. Scusami. Sei l'unica che può incendiarmi, senza neanche scottarsi. Dillo che vuoi ubriacarmi con le sinfonie delle tue armi giocattolo. Tu che rinasci più tardi mi troverai tra i bastardi. Parole come petardi, salmi, ectoplasmi in un valzer di sgorbi, ballano…

"LA BELVA E' LA BESTIA?"

Sono triste perché, mi son svegliato che ho la faccia di uno che muore. Ma tanto che mi frega del perdono ? Oh... Sono allegro perché sono rimasto che io trattavo alla pari col sole e sgraffignavo alle stelle il bagliore. Oh... La belva che è in me uccide anche te. Facciamola fuori, è meglio a priori. Insano com'è mi squarcia in due. Il vuo to che ho dentro si riempie nel centro e sale più su, dove graviti tu che sgomiti tanto e rompi l'incanto. E il morto chi è se la bara non c'è? Niente di personale: nessun funerale... Sono triste perché io non chiedevo che a riportarmi a galla il dolore non fosse una sciagura, ma l'amore. Eh... Non son contento, dovrei? Per lavare via lei ci ho rimesso il vestito migliore. Sto male, faccia qualcosa Dottore! Eh... La bestia che è in me scatena anche te, ululando agonia, che non viene più via. Azzanna chiunque non venga al dunque. Strage in altalena, notte di lunapiena. Senz'anima sì, mi vuole così... L'angoscia mi frena, un sorriso da jena. Il sole muore con gran dolore. Fà tutto più brutto, fà dare di matto. Non basta alla bestia che io dica basta. Che io resti in pista a costo della testa e che lei, abbia dilaniato i sogni miei, lì per lì... La belva é la bestia, in divieto di sosta. Pronostica mesta una sorte funesta per me, il mio battito lo scandisce lei, bum bum din don dan. Mi resta soltanto una crosta dolciastra. Che mi sposta il cuore da destra a sinistra. Ci sei? Non hai cuore, io risponderei... Sfumami...

"SAN VALENTINO"

Si spegnerà quest'abitudine d'amore, per quanto sia romantico. Lo pedinerà come un ombra in un cimitero, dannatamente pallido. Strabuzzerà i suoi occhi di cera stanchi, inconscio stato ipnotico. Il dolore cresce dentro di lui. Nebbia alle pareti, macchi e gemiti. Il suo nome era niente per lei. Solo lettere in laghi di virgole. Troppo in fretta date in pasto all'apatia. Stramazzerà al suolo per alzarsi bianco come un lenzuolo candido. Ammuffirà avvolto in quel sorriso storpio, imprigionerà le lacrime. E ruberà il suo ultimo respiro a un bacio, felice di esser fradicio. Acqua senza pesce sempre sarà. Specchio che fa male e lei lo sa il perché. Sangue che si mesce per la libertà. Spirito divino in un eutanasia. Che neanche a lavarla si può mandar via. Lo inseguirà o resisterà e non lo fumerà affatto: ipotesi plausibile. Racconterà al suo cuore di panna inta tto, di quanto era morbido. E chi piangerà, no, non avrà capito un cazzo dei loro amori strabici. Calano le stelle, l'oscurità. Vortice di immagini invisibil i. Solo le più belle memorizzerà. Troppo bello vivere con l'anima. E sfondare il cielo con il pollice. Esclamare: scusate il ritardo! Sobbalzerà vedendo chi gli dorme al fianco, e non sarà simpatico. Sospirerà scoprendo quel che le è mancato, in un momento topico. Non si sa mai: se c'è qualcosa oltre la vita, sovvertirà il pronostico! Quello che fuoriesce non è più lui. Incoerente ospite vuol andar via. Freddo nella morsa della sua abulia. Erotico e statico...

"NINNA NINNA, NANNA NANNA"

Dormi giglio, fà un regalo a chi vuoi te. Fà la ninna, stappa un incantesimo. Vuoi le ali di Peter Pan? Se incolli bene staranno insieme, vabbé… Sogna bimba che il drago esca dalla tv. Meraviglia, non vorrei svegliarti più. Io entrerei nei sogni tuoi solo per far casino nel tuo destino. Il tuo supereroe dov'è? Quando hai bisogno non c'è! St upida stella indosso a me! Mostri di pongo e bambole un pò zoccole. Sbagli sogno, soffoco in quell'incubo! La fata sa a chi darà un chicco d'amore: a chi ti sta a cuore di più. Ninna ninna, nanna nanna-oh.

 

Image Credits (in order of appearance):
Mariangela Tomba/Marco Lambertini/Palledigiuda, Francesco Buttafava.


 


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